Nelle ultime 24 ore è in atto una correzione del dollaro contro le principali valute. Ci soffermiamo sulla divisa americana ormai da tempo ma la ragione è chiara. La Fed rimane infatti la protagonista assoluta, quella banca centrale a cui tutti guardano come punto di riferimento, perché è quella su cui si concentra l’attenzione degli investitori e dei grandi investimenti e in ragione del fatto che l’economia americana rimane quella a cui tutti guardano Le altre aree, bene o male, vanno a ruota e la stessa economia cinese, mantiene comunque delle fragilità importanti.
In ogni caso ad oggi, la tendenza delle banche centrali è quella di controllare i rendimenti dei titoli decennali, una tendenza partita dal Giappone anni fa e che ormai ha preso piede tra i principali protagonisti delle politiche monetarie dei vari paesi. Il controllo dei rendimenti ha però provocato un inevitabile aumento dell’inflazione che è esplosa soprattutto in ragione degli stimoli fiscali, che sono stati erogati quasi esclusivamente negli Usa (3 trilioni di stimoli fiscali + 2 trilioni di stimoli infrastrutturali). Questa è una delle ragioni della preponderanza di un mercato dollarocentrico, nel quale sono sempre stati gli Usa e la Fed a dettare le regole e ad influenzare i movimenti. E fino a quando questa liquidità sarà sul mercato, potrebbe essere estremamente difficile assistere a crolli di borsa, sebbene da un punto di vista grafico, qualunque persona di buon senso, ai livelli attuali, farebbe estremamente fatica a chiudere gli occhi e comprare. Eppure è così da almeno 3-4 anni, con i mercati azionari che salgono un centimetro alla volta, ma salgono, e il resto del mercato che oscilla alternando fasi di rialzo o ribasso del dollaro a seconda della qualità della divisa americana come valuta rifugio o da investimento, di volta in volta.
Il mercato dei cambi si muove sulle aspettative legate ai tassi di interesse, ma con tassi di interesse evidentemente manipolati, specie sulla parte della curva a lungo periodo, diventa più difficile capire quando il dollaro sale perché è valuta rifugio o valuta da investimento, proprio in ragione di tale manipolazione. Ed è per questa ragione che stiamo vivendo una fase ripetuta di oscillazioni laterali che appaiono significative per chi opera comunque di breve termine, ma insignificanti per gli investitori di lungo termine che, specie su valute, non riescono ad avere rendimenti significativi.
Se oggi chi opera sul Forex vuole avere rendimenti a doppia cifra, deve necessariamente o usare la leva (con i rischi annessi e connessi nel caso di flash crash ed esplosione della volatilità) oppure deve aumentare il numero dei trades a corto raggio e con obiettivi decisamente più limitati, che talvolta, non arrivano ai 10-12 pips per trade. I volumi sono decisamente aumentati, e le forze in campo si neutralizzano, con gli algo traders che lavorano per i 2-3 pips a trade e influenzano le price actions di breve, salvo poi sparire se la volatilità, per qualche ragione, aumenta.
Questa tendenza, a nostro avviso, rimarrà ancora per qualche tempo, ovvero fino a quando le banche centrali, non usciranno definitivamente dal Qe, ma questo accadrà solo quando la pandemia sarà stata definitivamente sconfitta e purtroppo, a giudicare da quel che si legge, non avverrà tanto presto.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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