3 Ottobre, 2025
Scarica ora l'ebook Trading per TuttiScarica ora l'ebook Trading per Tutti
Altro
    Mercati finanziariSui mercati persistono le difficoltà di interpretazione

    Sui mercati persistono le difficoltà di interpretazione

    Sui mercati persistono le difficoltà

    Doveva essere la settimana delle banche centrali, nel senso che le decisioni della Fed, Bce e Boe avrebbero dovuto in qualche modo chiarire il quadro macro e quello relativo alle politiche monetarie, offrendo spunti per nuovi movimenti del mercato.

    Se dovessimo però commentare le price action in relazione a quanto abbiamo ascoltato e visto però, quel che dobbiamo dire è che, se possibile, l’incertezza verso quel che accadrà nel prossimo futuro è aumentata, e l’interpretazione di quanto sta avvenendo è non facile.

    Siamo partiti con un Jerome Powell decisamente ottimista verso il futuro, con dichiarazioni relative al fatto che non vi sarà recessione, ma solo un tenue rallentamento della crescita, mentre l’inflazione scenderà lentamente pur rimanendo ancora lontana dagli obiettivi di medio termine della banca centrale. E fin qua tutto abbastanza bene, se non fosse che il mercato ha reagito in modo neutrale con rialzi e ribassi sia dei listini che sulle valute.

    Ma poi sono subentrate Bce e Boe che hanno alzato entrambe di 0.50% con due sensibilità differenti però rispetto ai problemi annessi e connessi, ovvero crescita e sostenibilità di tassi alti in un contesto, ugualmente di rallentamento, seppur non troppo marcato.

    La Boe ha parlato di possibile recessione nonostante l’inflazione resti elevata e necessiti ancora di aumento dei tassi, mentre la Bce ha spiegato che non vi sarà che un leggero calo della congiuntura, in linea con la Fed, e contestualmente altri rialzi per riportare l’inflazione nel proprio alveo, ancora più falco quindi rispetto alla banca centrale Usa.

    Poi, nel pomeriggio di venerdì, ecco il dato che produce ancora più incertezza e caos, se vogliamo dirla tutta, in ragione del fatto che i dati sui Non Farm Payrolls sono usciti totalmente al di fuori delle previsioni, con un +517 k che avrebbe fatto impallidire anche i più ottimisti e un tasso di disoccupazione ancora in calo al 3.4%.

    Ma, sempre nel pomeriggio, abbiamo letto svariati commenti e uno di questi così recitava letteralmente: “Note that the entire gain was due to seasonal adjustments as unadjusted we lost 2.5 Million jobs particularly services which were almost 400k of the 517k gains but lost 1.85M”. Cioè in buona sostanza ci sarebbero stati aggiustamenti legati alla stagionalità che avrebbero portato a questi numeri, ma la realtà sembrerebbe diversa perché senza questi aggiustamenti stagionali, gli Usa avrebbero perso 2.5 milioni di posti di lavoro di cui 400 mila nel settore non agricolo, e quindi in realtà 517 mila meno 400 mila porterebbe ad un risultato reale destagionalizzato di +117 mila, che sarebbero, secondo tali commenti, un incremento ben inferiore a quanto effettivamente rilevato.

    Non sappiamo dove sia il vero, ma il risultato dei numeri pubblicati è stato quello di far schizzare il dollaro al rialzo, mentre i listini americani hanno ripiegato e chiuso leggermente in rosso rispetto alle chiusura del giorno precedente. Ma quel che risulta di difficile comprensione, ora, a nostro avviso, sono le correlazioni in atto e la logica che sta dietro ad ogni movimento.

    Proviamo a riflettere su una questione, ovvero, se i dati americani escono positivi, ciò significa, in termini di reazione dei mercati finanziari, un azionario in ribasso in ragione delle aspettative di continuazione di una politica monetaria restrittiva, e un dollaro in rialzo legato al fatto che, in un contesto simile, sarebbe considerato l’unica valuta rifugio degna di questo nome. In realtà potrebbe anche esserci un’altra interpretazione che vorrebbe evidenziare come la salita del dollaro sarebbe dovuta al fatto che aspettative di rialzo ulteriore del costo del denaro, renderebbero il biglietto verde più appetibile in ragione di un delta tasso, rispetto ad Euro e Sterlina, ancora decisamente favorevole alla divisa Usa. E in questo contesto non dovrebbe esserci avversione al rischio (concomitante con borse in discesa) ed infatti è così se osserviamo i vari indici di rischio (Vix e indice fear and greed).

    Pertanto perché scendono le borse nelle ultime ore se siamo ancora in appetito al rischio? Per questa ragione non dovremmo meravigliarci se le correlazioni intermarket si ribaltassero, ovvero dollaro in ripresa e in concomitanza di borse che terrebbero i guadagni o viceversa.

    Ma la difficoltà a comprendere i mercati in questa fase, crediamo sia non solo nostra, ma generalizzata, proprio perché è anomala la situazione, ovvero rialzo del costo del denaro in presenza di rallentamento economico, seppur per ora modesto. Si tratta di qualcosa che a nostra memoria, non ricordiamo e si deve forse andare indietro agli anni 70 per ritrovare un periodo simile.

    Che succederà quindi in tale contesto? Sul fronte valutario, la forza delle valute concorrenti il biglietto verde sembra scemare e la divisa Usa sta recuperando contro tutte le altre con un EurUsd sceso sotto 1.0800 dopo aver toccato un massimo mercoledì scorso (quindi due sedute orsono) a 1.1033 e prospettive di ribasso anche fino a 1.0750 60 area. Ugualmente la sterlina, che risente anche di prospettive di un Pil in calo (in uscita i dati venerdì prossimo), tornata sotto 1.2050 in due sedute, rispetto ai massimi di 1.2450 di mercoledì scorso. UsdJpy che è schizzato sulla notizia dei Nfp con 300 pips di rialzo e possibilità di test della prima resistenza chiave a 131.58, massimo del 18 Gennaio scorso. Da non sottovalutare anche la discesa dei cross AudCad e NzdCad che segnalano la possibilità di una inversione di medio termine.

    La settimana che inizia oggi ci porta in dote i dati sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, e sulla bilancia commerciale a stelle e strisce, mentre per quanto riguarda le banche centrali, attenzione alla decisioni sui tassi della Rba. Nel fine settimana invece saranno i dati sul Pil Inglese i veri catalizzatori.

    Saverio Berlinzani per ActivTrades.

    Fai Trading con il Broker numero uno al Mondo

    Profilo dell’analista

    Saverio Berlinzani

    Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

    In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

    Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.

    Chi è ActivTrades

    ActivTrades (www.activtrades.eu/it) è un Broker specializzato nella negoziazione di Forex e CFD. Fondata nel 2001, è oggi una delle società leader del settore.
    Il suo obbiettivo è quello di massimizzare le attività di trading dei propri clienti, offrendo ad essi una combinazione unica di elementi quali una vasta gamma di strumenti finanziari, spread competitivi e un eccezionale servizio di assistenza.

    Dal suo quartier generale, situato nella City di Londra, ActivTrades offre i suoi servizi a una vasta clientela globale che, negli anni, ha potuto apprezzarne l’innovazione continua, l’eccellente ambiente di trading e un’efficace gestione del rischio.

    Il Servizio di assistenza ai clienti di ActivTrades è disponibile 24 ore al giorno, da domenica sera a venerdì sera, in 14 lingue tra cui Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Cinese e Arabo.

    ActivTrades Europe SA è autorizzata e regolata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo. ActivTrades Europe SA è una società registrata in Lussemburgo, numero di registrazione B232167. ActivTrades Europe SA è una sussidiaria di ActivTrades PLC, autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority, con numero di registrazione 434413. ActivTrades PLC è una società registrata in Inghilterra e Galles, numero di registrazione 05367727.

    Per conoscere in dettaglio i prodotti e i servizi offerti visita il sito www.activtrades.eu/it. Vedi qui la nostra recensione e opinioni su ActivTrades.

    I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 63% di investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD con ActivTrades. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
    Doveinvestire
    Doveinvestire
    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
    ARTICOLI CORRELATI

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento!
    Per favore inserisci il tuo nome qui

    Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

    Crea l'esperienza MetaTrader 5 (MT5) definitiva
    Investing Roma 2025
    Fai trading con IG a zero commissioni
    XTB, Dove i soldi lavorano per te
    Segui Doveinvestire su Telegram

    Ultimi articoli

    Da non perdere

    Investire in AI: Le Migliori Azioni di Intelligenza Artificiale per il Futuro

    Investire in AI: Le Migliori Azioni di Intelligenza Artificiale per il Futuro

    Scopri le 4 migliori azioni di intelligenza artificiale: Nvidia, Microsoft, TSMC e Broadcom, titoli chiave per investire in AI a lungo termine
    Le 10 Migliori Azioni da Comprare Oggi per Costruire Ricchezza nel Lungo Termine

    Le 10 Migliori Azioni da Comprare Oggi per Costruire Ricchezza nel Lungo Termine

    Scopri le 10 migliori azioni e fondi da comprare oggi per sfruttare la rivoluzione AI e costruire un portafoglio vincente.
    I 5 Migliori ETF a Dividendo per Ogni Tipo di Investitore

    I 5 Migliori ETF a Dividendo per Ogni Tipo di Investitore

    Scopri i 5 migliori ETF a dividendo: crescita, reddito passivo e stabilità. Analisi completa di DGRO, DGRW, VYM, SCHD e JEPQ per investitori.
    Azioni da Dividendo. Classifica delle Migliori Azioni Italiane

    Azioni da Dividendo. Classifica delle Migliori Azioni Italiane

    Scopri le migliori azioni italiane da dividendo: rendimento solido, crescita costante e opportunità per chi vuole investire oggi
    Bastano Solo 4 ETF per Costruire un Portafoglio Solido e Diversificato

    Bastano Solo 4 ETF per Costruire un Portafoglio Solido e Diversificato

    Vuoi un portafoglio efficiente con soli 4 ETF? Ecco come combinare azioni, S&P 500, dividendi e tecnologia per il massimo rendimento
    Le Migliori Azioni da Dividendo in Italia. Dove Investire per una Rendita Passiva

    Le Migliori Azioni da Dividendo in Italia. Dove Investire per una Rendita Passiva

    Investire oggi nelle azioni italiane da dividendo: analisi delle migliori opportunità per una rendita stabile e sostenibile nel tempo

    MIGLIORI BROKER

    PepperstoneXTBIGAvaTradeMigliori Broker