Sui mercati sta tornando la paura del tapering da parte della Fed

Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, sul mercato sta tornando la paura del tapering da parte della Fed, specialmente dopo i dati di ieri che, a sorpresa, sono usciti decisamente migliori delle attese. L’adp, ovvero il numero sugli occupati del settore privato, ha fatto registrare a maggio un incremento di 978 mila unità contro un consensus che sarebbe dovuto rimanere in una forchetta compresa tra 600 e 650 mila nuovi occupati, ovvero in linea con il dato precedente di 654 mila unità. Anche i dati sulla disoccupazione settimanale hanno evidenziato un deciso miglioramento con 385 mila nuove richieste di sussidio di disoccupazione, ben inferiori ai 400 mila attesi e ai 405 mila della settimana scorsa. Ricordiamo che un dato che scende sotto le 400 mila unità storicamente rappresenta un significativo miglioramento del mercato stesso. Ma ieri sono stati anche pubblicati i dati sull’Ism e quelli sul Pmi dei servizi e composite, usciti tutti migliori delle attese anche nelle varie componenti, dei prezzi, dei nuovi ordini e dell’occupazione. Insomma, dati che evidenziano un miglioramento importante della congiuntura e che erano inattesi, considerati i numeri usciti nelle ultime due settimane, che sembravano lasciar presagire un consolidamento ma non miglioramento rispetto ai dati precedenti. E se oggi i payrolls dovessero in qualche modo confermare questa tendenza, beh allora sarebbe altamente probabile che nella prossima riunione della Fed, tra due settimane, Powell farebbe qualche accenno al tapering.

Il mercato ha ovviamente reagito con chiusure negative dei listini azionari e un aumento dell’avversione al rischio che ha aiutato nuovamente il dollaro a respingere gli assalti delle valute concorrenti, allontanandosi ancora dai supporti chiave. Tra le altre cose, nella notte è uscita la notizia secondo la quale la Rba passerà da un Qe fisso ad uno flessibile il che, secondo gli analisti, significherebbe un tapering mascherato, perché le aspettative sono per una riduzione dei 5 miliardi di Aud di acquisti settimanali.

La reazione del biglietto verde, dicevamo, non si è fatta attendere e contro Euro abbiamo assistito ad una discesa di un centinaio di pips con il mercato che pare aver rotto il precedente supporto a 1.2130 e potrebbe anche essere pronto ad un test dell’area di 1.2050-60. Anche il Cable è tornato sotto quota 1.4100 e potrebbe spingersi fino al supporto psicologico di 1.4000. AudUsd ha rotto i supporti ed è tornata a 0.7650-60 area da 0.7740 di ieri così come NzdUsd, sceso al test di 0.7120. Anche il UsdCad, sicuramente nell’ultimo periodo il dollaro più’ debole, ha recuperato quota 1.2100 ed è arrivata vicino al test dei livelli chiave di 1.2140 50. Se violati potremmo parlare finalmente di possibile inversione di breve termine.

Certamente, se la ripresa del dollaro si associa ad un calo dei mercati azionari, c’è sicuramente qualcosa che non quadra, nel senso che la ripresa della divisa americana potrebbe avere vita breve, ma se la Fed cambierà strategia e finalmente parlerà di tapering, beh allora a quel punto il biglietto verde potrebbe riassumere lo status di valuta da investimento (perché a tendere i tassi dovrebbero salire) e a quel punto iniziare a salire.

Oggi, aspettiamoci una giornata spenta fino alle 14.30 e poi vedremo se si scateneranno le danze. La #volatilità comunque resta sufficientemente interessante e le possibilità sul mercato non mancano.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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