Aumenta ancora la tensione tra Russia e Ucraina, specie dopo il riconoscimento da parte della Russia, delle repubbliche separatiste del Donbass. Dall’altra parte, la giornata di ieri ha visto l’applicazione delle prime sanzioni contro Mosca. Tra queste misure, sanzioni contro banche, oligarchi russi e rappresentanti della Duma. La Germania sospende l’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Gli Stati Uniti, dall’altra parte parlano di invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Biden ieri in serata ha parlato di inasprimento delle sanzioni verso la Russia, a livello economico come sanzioni contro le banche russe negli Usa. Putin dal canto suo continua a chiedere la rinuncia all’adesione alla Nato da parte del paese limitrofo. Accuse reciproche provenienti da ogni parte con la Russia che in qualche modo si sente assediata, ma per ora regge l’urto e minaccia azioni unilaterali. Difficilissimo fare previsioni e ipotizzare scenari più o meno plausibili.
Molto più semplice, in fondo, risulta analizzare l’andamento dei mercati che, nonostante tutto reggono l’urto. Partendo dai listini azionari, segnaliamo ovviamente la discesa degli indici Usa con il Dow Jones, S&P e Nasdaq che mollano qualcosa ma non troppo. Tecnicamente il Dow deve ancora raggiungere il minimo precedente a 33.150 realizzato il 24 gennaio, mentre il Nasdaq lo ha già violato al ribasso correggendo però e ritornando sopra a tale minimo. L’S&P 500 invece deve ancora testare il minimo registrato a fine mese scorso a 4.219 punti. Il che evidenzia come, anche in presenza di una tensione ormai alle stelle, i mercati abbiano comunque una maggiore fiducia in una soluzione diplomatica, rispetto agli addetti ai lavori sul campo.
Sul fronte materie prime l’oro ha corretto dai massimi di 1.915 dollari a 1903, scommettendo evidentemente su un accordo mentre l’indice vix torna sopra 30 a 31.10. Il petrolio resta invece sui massimi intorno ai 92 dollari al barile dopo aver testato i massimi dal 2014 sopra i 93 dollari. E sui cambi ? Chi si aspettava il crollo dell’Euro, considerato il fatto che la crisi colpisce l’Europa (specie i trasferimenti di gas da est a ovest) più di altri, è rimasto deluso. La moneta unica, dopo una breve apparizione sotto 1.1300 è ritornata prepotentemente al rialzo andando al test di 1.1370 per poi retrocedere in serata a 1.1325 30 area, comunque in chiusura positiva. Sorprendente anche EurGbp ed EurJpy tornati in area 0.8340 50 il primo e 130.20 30, il secondo dopo aver visto anche massimi più alti. Il dollaro quindi non sfonda nonostante le notizie e a questo punto ci chiediamo cosa accadrà quando eventualmente si dovesse raggiungere un accordo diplomatico. Anche il UsdJpy che ieri notte era sceso a 114.60 ha corretto decisamente fino a risalire in area 115.25 da dove poi è tornato a ridosso di 115, ma comunque in chiusura positiva. Questo dimostra che i mercati non hanno paura di una escalation militare, almeno per ora e gli investitori sembrano maggiormente preoccupati delle decisioni della Fed che di altro. Dopo i dati sui pmi pubblicati ieri negli Usa, superiori alle attese, ci si aspetta un inasprimento delle dichiarazioni a favore di più rialzi dei tassi, dato che gli effetti sui prezzi, dell’aumento di questi giorni delle materie prime, si faranno sentire presto.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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