I mercati cercano di resistere alle dichiarazioni bellicose dei grandi

Nessuno fa’ un passo indietro, purtroppo, nella crisi attuale e ogni attore più o meno protagonista persegue la propria intenzione senza ascoltare le ragioni altrui. E’ un periodo decisamente difficile, quello che stiamo vivendo a livello geopolitico, e ci accorgiamo sempre di più come le dichiarazioni bellicose siano ormai prassi quotidiana.

Ieri Biden ha sostenuto la tesi a favore di un ulteriore supporto da parte della Nato all’Ucraina, attraverso l’aumento di truppe sul fronte orientale, e nei paesi dell’ex blocco sovietico, oltre al continuo invio di armi antimissile che già avviene da qualche settimana. Il Ministro degli esteri russo ha risposto che il continuo supporto all’Ucraina dimostra la volontà americana di non voler ricercare la pace. Dell’evoluzione della guerra e delle povere vittime, non si parla quasi più, mentre continua il rimpallo di responsabilità a livello di propaganda mediatica. Impossibile uscirne, almeno nel breve, se non vi sarà una decisa sterzata delle diplomazie, al fine di scongiurare una ulteriore escalation militare.

I mercati, come abbiamo ribadito nei giorni scorsi, continuano a tenere molto bene i supporti chiave e per ora restano tranquilli, specie i mercati azionari che non sembrano risentire degli avvenimenti, ma in generale anche gli altri mercati stanno reagendo con senso di responsabilità rispetto agli accadimenti.

Sul fronte materie prime assistiamo ad un consolidamento del petrolio tra 110 e 115, senza che vi siano le condizioni per un ulteriore ribasso, legato ovviamente alle sanzioni che aumentano la domanda riducendo l’offerta. Dall’altra parte l’oro ha recuperato quota 1960, circa il 38% del ribasso precedente ma per ora si è fermato.

Sul fronte cambi l’EurUsd tiene meglio del Cable con l’EurGbp salito in area 0.8350. Pressione su UsdCad al ribasso con 1.2500 sotto attacco mentre il UsdJpy esplora ogni giorno nuovi massimi con obiettivi che non possiamo escludere possano raggiungere area 125.00 126.00. Per ora l’area di 122.50 ha tenuto e stanotte lo Jpy ha recuperato circa 100 pips sul dollaro, ma nel medio termine ciò non sembra inficiare la possibilità di raggiungimento dei livelli appena richiamati. Da segnalare che lo Jpy sta perdendo quota contro tutte le valute, anche le oceaniche, che mantengono un tono di forza anche contro la divisa americana.

Sul fronte macro ieri sono usciti i jobless claims, al livello migliore dal 1.969 ad oggi, con le richieste di sussidi ai minimi a 187 mila unità. La ripresa Usa però evidenzia un primo segnale di rallentamento, con l’uscita degli ordini di beni durevoli, che nel mese di marzo hanno fatto registrare un -2.2% contro attese di -0.6% mentre il dato core ha evidenziato un calo dello 0.6% contro attese di +0.6%. I dati sui Pmi sono usciti buoni in Germania e stati Uniti mentre in Uk sono apparsi misti, con il settore manifatturiero in calo.

Ritornando all’analisi tecnica, segnaliamo la tenuta di EurUsd che nel caso di violazione dell’area di 1.1130 40, riproporrebbe uno scenario di accumulazione rialzista a minimi crescenti con target almeno in area 1.1450 1.1500. Ciò equivarrebbe ad un dollar index che dovrebbe scendere a 97.65, punto chiave, che se violato, spingerebbe i prezzi almeno a 95.50. La sterlina sembra più debole della moneta unica, come detto, e almeno in questa fase, ma il superamento di 1.3340 sarebbe il viatico per una accelerazione con target nuovamente in area 1.3650. Sui cross segnaliamo GbpCad, arrivato su eccessi interessanti con la possibilità di ritorno verso 1.6725 nel caso di superamento dell’area di 1.6620 primo obiettivo.

Oggi è venerdì e negli ultimi giorni prima del week end, durante le settimane scorse, abbiamo sempre assistito ad una salita del dollaro, per i timori che durante il week end potesse accadere qualcosa a livello militare. Segno che le posizioni sul mercato erano per lo più short dollari. Chissà se anche oggi rivedremo lo stesso tema ripetersi. Potremmo avere interessanti informazioni sul posizionamento del mercato.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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