I mercati attendono le decisioni della Bce e delle altre banche centrali

La sessione di ieri, in ragione della festività americana del Martin Luther King’s day, si è rivelata insignificante, con i prezzi delle piattaforme Forex che si sono mossi solo per una ventina di minuti in mattinata per poi stabilizzarsi e rimanere immobili durante tutto l’arco della sessione europea. Stamani li ritroviamo agli stessi livelli di ieri mattina e finalmente potremo operare in condizioni di normalità.

Il dollaro resta sugli scudi, specie il dollar index che si trova sulla resistenza di 97.30-35 area, un vero e proprio spartiacque tra un rialzo ancora più importante, ed un ritorno invece verso i supporti. Qui si decide a nostro avviso, la partita relativa ai movimenti del biglietto verde per le prossime tre quattro settimane. A livello macro non c’è ancora nulla che faccia pensare che il dollaro crollerà in questo 2020 pieno di incognite, perché i dati evidenziano un’economia Usa ancora brillante, con il mercato del lavoro ai massimi storici di sempre, e un settore manifatturiero che sembra riprendersi dopo gli ultimi dubbi che avevano fatto pensare ad una correzione ben più profonda.

Ma questa è anche la settimana della Bce e vedremo se il cambio della guardia Draghi-Lagarde, avrà sortito qualche effetto nel sentiment dei banchieri centrali verso il Qe e quindi se dovremo attenderci una rivincita dei falchi, in questi anni emarginati di fronte all’evidenza di una Europa che cresce in modo asfittico. Da segnalare che il Pil Cinese ha raggiunto, a livello nominale, quello del vecchio continente intorno ai 13.300 miliardi di dollari, e anche se questo sembra un qualcosa di inevitabile alla luce del fatto che i Cinesi superano il miliardo di persone contro i 350 milioni di europei, quello che deve far riflettere è il ritmo di crescita e la capacità di gestire l’economia del grande paese asiatico. Se poi analizzassimo il Pil reale, ovvero depurato dei livelli di tassi di cambio attuali, ma considerando il tasso di cambio ideale (fair value), molto probabilmente ci accorgeremmo che, data la sottovalutazione strutturale dello Yuan, il Pil Cinese è in realtà almeno un 20% cento superiore a quello nominale, proprio per questo effetto di non poco conto che troppi sottovalutano nel Vecchio Continente. E la ragione è che per non dare adito a coloro i quali pensano che la flessibilità dei cambi sia ancora un mantra e quindi per non favorire il pensiero di un ritorno alle vecchie monete nazionali, si preferisce omettere il fatto che un tasso di cambio sottovalutato può aiutare un paese a riprendersi quote di mercato verso l’estero, salvo poi sperare persistentemente che l’Euro si deprezzi nei confronti delle principali valute.

Tornando al mercato, ci stiamo avvicinando alle decisioni delle banche centrali e quelle che sembrano vicine ad una riduzione del costo del denaro, anche se probabilmente temporaneo, sono la Bank of England a fine mese e la Rba a inizio Febbraio. Questo ci dicono le percentuali allo stato attuale dei sentiment degli analisti. Il che necessariamente non significa che taglino, anche in ragione del fatto che i tassi sono già accomodanti e probabilmente le autorità monetarie vogliono tenersi cartucce in canna per poter evitare problemi legati alla trappola della liquidità in futuro. Pertanto Gbp e Aud tentano di andare al test dei supporti mentre le restante valuti restano nel range. C’è da segnalare però che questi tentativi di ribasso per ora sono stati frustrati dalla presenza di ordini di acquisti che hanno riportato sempre i prezzi ai livelli precedenti. Oggi è il giorno dei dati inglesi sull’occupazione. Vedremo quel che accadrà.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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