
Nelle ultime settimane avevamo richiamato l’attenzione dei nostri lettori sulla abilità di Jerome Powell di riuscire ormai a far passare qualsiasi decisione senza che vi fossero sostanziali modifiche alle price action di mercato. Negli ultimi 6-7 mesi la Fed, anticipando di fatto il tapering a Novembre, cioè di fatto ad oggi, aveva già ampiamente permesso ad analisti ed investitori di accettare il taglio degli acquisti di titoli come qualcosa di scontato e contemporaneamente necessario. Il risultato è quello che vediamo, ovvero mercati in euforia per quel che riguarda i listini azionari Usa, capaci di far registrare continuamente nuovi massimi, materie prime che iniziano finalmente a correggere, rendimenti dei titoli di Stato ampiamente sotto controllo e soprattutto un mercato dei cambi in assoluto trading range, privo di volatilità che per i banchieri centrali significa un successo senza precedenti.
Lasciamo perdere i discorsi legati alle probabili bolle speculative o alle questioni legate all’azzardo morale che le stesse autorità monetarie hanno messo in campo dal 2009 ad oggi. Di fatto queste sono le politiche adottate, in un momento storico particolarmente delicato, perché una pandemia come quella vista, che ha fatto oltre 5 milioni di morti in due anni, non è una cosa di tutti i giorni. Pertanto, dobbiamo attenerci ai fatti. Il mondo ad oggi sembra non essere lontano dallo sconfiggere la pandemia e sembra pronto a ripartire definitivamente, nonostante tutte le difficoltà incontrate, tra cui un aumento indiscriminato dei prezzi che sta generando non pochi problemi in alcune aree.
Il tapering arriva al momento giusto e quello della Fed è giunto ieri, con la decisione presa all’unanimità di lasciare i tassi invariati allo 0.25%, ma anche quella di tagliare l’asset purchase, ovvero gli acquisti di titoli, a partire da metà Novembre, per un ammontare di 10 miliardi di treasuries al mese e 5 di titoli garantiti da Abs. Nello statement si legge che l’ammontare di tale riduzione potrà, se necessario, anche essere aggiustato e/o modificato in corsa, così come la politica monetaria.
La Fed ha poi ribadito che l’inflazione è ampiamente transitoria ed entro la fine del 2022 potrebbe tornare al 2%. La ragione dell’aumento dei prezzi è dovuto agli squilibri tra domanda e offerta, generati dalla pandemia, in alcuni settori. Nella conferenza stampa Jerome Powell ha affermato che l’occupazione è diminuita anche se la crescita, nel 2021, rimarrà solida e tenderà a ripartire proprio nel quarto trimestre. Il tasso di partecipazione della forza lavoro resta sotto pressione e ci vorrà tempo prima di una sua stabilizzazione al rialzo. Powell ha anche dichiarato che gli strumenti in possesso della banca centrale non possono alleviare i limiti dell’offerta e i cosiddetti colli di bottiglia, ma il tempo aiuterà a far scendere i prezzi e a ritrovare una crescita che aggiusterà l’occupazione. Powell ha anche aggiunto che sarà assai difficile stimare il futuro impatto dei problemi dell’offerta sull’inflazione stessa, ma se l’inflazione dovesse persistentemente salire, la Fed sarà pronta ad intervenire. Il tapering però non ha alcun legame con il futuro eventuale rialzo del costo del denaro e questo, se da un lato era il momento di tagliare gli acquisti di titoli, non pare certo il momento di alzare i tassi.
Dopo tali dichiarazioni, ci aspettavamo onestamente, almeno sul mercato valutario, movimenti più importanti, mentre abbiamo assistito ad una price action quasi irrilevante, basti pensare che EurUsd, sulla dichiarazione e durante la conferenza stampa, ha oscillato all’interno di 30 pips di range, avendo fatto degli eccessi iniziali di altri 15-20 pips. Ed ora che succede? Il Forex resta in trading range anche se in leggera diversificazione valutaria verso quelle divise i cui paesi saranno i primi a rialzare il costo del denaro. Ma sostanzialmente resteremo così almeno fino a fine anno, per cui il famoso rally di natale delle borse sembra avviato e tutti vissero felici e contenti.
Sul mercato azionario, e relativamente ai listini Usa, ci preme ricordare come dal 2009 ad oggi, mentre il Dax ha guadagnato circa il 400%, il Nasdaq ha realizzato una performance del 1.600%. Sui cross invece, data la diversificazione valutaria in atto, qualche movimento interessante si è visto, a partire da CadJpy, che resta vicino ai massimi, oppure EurAud ed EurNzd, così come EurCad, che in una fase di risk on sappiamo scendere lentamente ma strutturalmente. Abbastanza interessante anche EurGbp che flirta con l’area di 0.8500-10 senza per ora riuscire a violarla. Supporti posizionati a 0.8450-55. UsdCad sopra 1.2400 ma sotto la resistenza chiave a 1.2450, mentre GbpJpy per ora ha tenuto il supporto in area 154.50-60. Risk on significa che le valute emergenti possono ancora tentare di salire contro Euro e dollaro, anche se ve ne sono alcune, come la lira turca, perennemente in fase di deprezzamento, e che non accennano al recupero. Ma le ragioni di questa caduta sono certamente legate ad altre questioni.

Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell'analista

Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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