Duro colpo per l’Euro nella settimana in cui si è riunita la BCE. Le previsioni sulle decisioni di Mario Draghi non hanno stupito gli invertitori, anzi come previsto i tassi di interesse sono rimati invariati anche questa volta, ma quello che ha pesato in maniera negativa sulla moneta unica è stato l’annuncio del prolungamento del Quantitative Easing fino a fine 2017 ma con acquisti ridotti a 60 miliardi da aprile. Una decisione che ha subito mostrato i sui effetti sul mercato dei cambi con l’Euro/Dollaro che dopo aver raggiunto i massimi a 1,08710 è scivolato giù fino ai minimi a 1,05310.
Quale sarà il destino dell’euro nel breve periodo?
Dal grafico del cambio Euro/Dollaro degli ultimi giorni si può notare la vicinanza di un livello di supporto molto importante. Il futuro dell’euro è infatti legato a questo supporto e se dovesse essere oltrepassato le prospettive di un euro dollaro in parità sarà reale.
In attesa della Fed
La prossima settimana, precisamente mercoledì toccherà alla FED parlare e di certo scuoterà i mercati. Gli analisti danno ormai per scontata la manovra di politica monetaria restrittiva, la probabilità su un aumento dei tassi è ormai certa. Una mossa che darebbe grande forza al dollaro e un conseguente deprezzamento del tasso di cambio tra Euro/Dollaro.
Se le previsioni saranno confermate sarà difficile se non impossibile vedere l’euro scendere sotto il livello di supporto indicato in precedenza.
Vedremo quindi il cambio euro/dollaro sulla parità entro fine anno? Una ipotesi non scontata ma nemmeno impossibile, quello che è certo è che mercati offriranno grandi opportunità.
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