L’Euro sta vivendo un momento estremamente positivo. La posizione della valuta si è rafforzata soprattutto nei confronti del dollaro e il cambio ha toccato quota 1,20.
La crescita della moneta europea rispetto al dollaro non sembra incontrare difficoltà e gli analisti valutano che migliorerà ancora nei mesi a venire.
Dai primi giorni dell’anno ad oggi la valuta ha messo a segno un guadagno pari al 13% nei confronti della moneta d’oltreoceano. Broker, analisti, professionisti impegnati nel mondo del forex osservano con estrema attenzione l’andamento del mercato valutario.
Sotto la lente di ingrandimento finiscono vantaggi e svantaggi prodotti dal rafforzamento dell’euro.
Vantaggi sostanziosi come quelli che coinvolgono chi ha deciso di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti, difficoltà invece per le imprese dedite all’esportazione di beni.
La crescita dell’euro sul dollaro preoccupa le nostre imprese, che vedono nella realtà lo spettro di un impatto deludente in termini di competitività.
Di previsioni si è parlato recentemente in un sondaggio svolto da Reuters, che ha coinvolto oltre 60 strategists di valuta. Dalle valutazioni raccolte emerge che la moneta unica europea potrebbe chiudere il 2017 in sostanziale rialzo rispetto al dollaro e potrebbe mostrare i primi segni di indebolimento nel 2018.
Con lo sguardo rivolto alle produzioni italiane, a risentire del momento di rialzo dell’Euro potrebbe essere il settore della viticoltura. Le aziende produttrici di vino, che esportano un numero consistente di bottiglie all’estero, dovranno fare i conti con la concorrenza di altre realtà emergenti nel settore della produzione della bevanda alcolica come Argentina, Sudafrica e Cile.
Nel suo bollettino mensile la Banca centrale europea sottolinea che l’inflazione è ancora flebile e la crescita sta toccando un po’ tutte le aree dell’Eurozona per questo il livello di acquisto non subirà variazioni.
La forza dell’euro sul dollaro pesa sui listini europei
“La volatilità è bassa – ha ripetuto in diverse occasioni David Madden, analista di CMC Markets osservando l’andamento delle Borse europee.
Difficilmente i mercati azionari dell’Eurozona attireranno nuovi compratori, con i trader che percepiscono che la Bce sta per restringere la sua politica monetaria”.
“Il rafforzamento del cambio può rappresentare un problema perché fa perdere competitività alle nostre aziende – fa notare Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all’internazionalizzazione -.
La vicepresidente però sottolinea che non è bene fare allarmismo “Ci troviamo di fronte alle tipiche fluttuazioni dei mercati e non dimentico che l’anno scorso Goldman Sachs prevedeva un cambio bassissimo della nostra valuta”.
Il perdurare del livello attuale del cambio euro-dollaro potrebbe creare difficoltà sul lungo raggio “Ma non sono ancora sicura che la tendenza venga confermata – conclude la Mattioli – ci sono ancora numerose fluttuazioni e molta volatilità“.