Mercato Forex. Il Dollaro cerca di reagire sugli attacchi delle altre valute

Ancora una volta il dollaro ha tenuto i supporti chiave, messi sotto attacco per l’ennesima volta durante la sessione di ieri. Nelle ultime sedute i dati Usa sono apparsi in fase di consolidamento, leggermente peggiori delle attese e ciò era bastato per far scendere ancora la divisa americana su tali livelli. Specialmente contro Euro, sembrava che l’area di 1.2260 alla fine avrebbe ceduto di fronte alla pressione della moneta unica, sostenuta anche dai buoni dati sui Pmi pubblicati ieri in giornata, usciti migliori per le attese per le tre grandi economie del vecchio continente, incluso il nostro paese. Ma alla fine l’area di 1.2250-60 ancora una volta ah respinto i prezzi facendoli ritornare appena sopra i primi supporti chiave a 1.2210. E’ già la quarta volta nel giro di circa un mese che restiamo ancorati a questo trading range di 100 pips e nulla sembra per ora scalfirlo.

Anche per la sterlina la condizione sembra molto simile, solo con maggiore #volatilità visto che il box entro cui ci stiamo muovendo è di 200 pips, ovvero tra 1.4050 e 1.4250. Ma il dollaro che sembrava veramente rompere i supporti ieri è stato l’UsdCad avvicinatosi più volte alla soglia di 1.2000 per poi improvvisamente reagire in serata e chiudere con un rimbalzo di circa 60 pips dai minimi. La ragione sembra essere legata al prezzo del petrolio, salito ieri fino quasi ai 69 dollari al barile, anche se poi l’Opec ha ribadito la volontà di aumentare la produzione per calmierare i prezzi. UsdCad ha poi chiuso in area 1.2070, creando le condizioni tecniche per una inversione o correzione anche importante.

Quindi, il dollaro ha sette vite, rimane vivo nonostante gli attacchi si facciano più insistenti e per ora non cede. Certamente viene messo sotto pressione dal fatto che, almeno per ora, i dati macro sembrano dare ragione a Jerome Powell che parla di temporaneità dell’inflazione, ma sappiamo anche come alcuni rappresentanti della Fed la pensino in modo diverso e chiedano a gran voce il tapering prima che la banca centrale rischi di trovarsi eccessivamente “dietro la curva” come si dice in gergo. Bisogna poi ricordare che anche i dati delle altre aree non brillano in modo particolare, al di là dei Pmi che però rappresentano dei sondaggi pressi i direttori di acquisto delle grandi e medie aziende, e la fase che stiamo vivendo pare proprio di consolidamento dopo un periodo di euforia legata alla ripresa economica e all’uscita dalla pandemia in conseguenza delle massicce campagne vaccinali. Noi abbiamo ribadito la nostra idea, ovvero che il mercato resterà ancora in trading range, nonostante tutto.

Anche le oceaniche vivono una condizione simile con AudUsd che stanotte ha provato a tirare su la testa dopo la pubblicazione del Pil del primo trimestre 2021, uscito a +1.8% contro attese di +1.5%, ma è stato nuovamente respinto da quota 0.7770-75 per poi tornare verso i primi supporti di 0.7750. Il box in questo caso resta compreso tra 0.7700 e 0.7820 area. La settimana propone ancora tante notizie interessanti e soprattutto commenti da parte dei banchieri centrali. Oggi sarà la volta di Miss Lagarde e poi a seguire Evans e Bostic della Fed. Alle 20.30 poi sarà la volta della pubblicazione del Beige Book che presenta il quadro generale relativo all’economia Usa, analizzando le performance dei vari distretti economici. Da domani poi si comincerà a fare sul serio con i dati sulla bilancia commerciale australiana, i dati cinesi sul Caixin Pmi, i Pmi composite e dei servizi per Eurozona Uk e Usa, ma soprattutto i dati sull’Adp relativi al settore privato del mercato del lavoro, anticipatore dei payrolls che usciranno venerdì. L’incognita è sempre la stessa, riuscirà il dollaro a tenere i supporti? Lo scopriremo insieme cari amici. La nostra idea è che non siamo lontani da qualche interessante inversione a favore del biglietto verde, anche se non sappiamo quando accadrà.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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