E così, mentre le borse si avviano al rally di natale, recuperando in poche sedute quanto avevano perso in un tempo pressoché doppio, il mercato dei cambi è tornato laterale, dopo che ieri il dollaro sembrava potesse nuovamente attaccare le resistenze chiave.
Da un punto di vista macro, la situazione appare molto chiara, ovvero la Fed accelererà probabilmente il tapering, in attesa di alzare il costo del denaro, che qualcuno ipotizza a fine primo trimestre 2022. I tempi non li conosciamo ma la tendenza potrebbe essere questa. Ora, si tratta di capire se e quando, anche altre banche centrali, seguiranno l’esempio della autorità monetaria più importante al mondo, ma a giudicare dai dati sull’inflazione nelle diverse aree, non è così automatico che tale politica venga replicata in altre zone del mondo. Per questo motivo, quindi, nel corso del 2022 il mercato potrebbe muoversi in modo decisamente più impulsivo di quanto visto sino ad ora.
La Cina, per esempio, con una inflazione all’1.50% non alzerà il costo del denaro, che oggi è già a +3.85% con un UsdYuan che continua lentamente a scivolare, con l’ultimo supporto chiave a 6.3530 che è sotto pressione. La crisi immobiliare costringe la Pboc a mantenere un approccio leggermente più dovish della Fed e molto probabilmente l’atteggiamento resterà quello attuale fino a quando l’inflazione non dovesse rialzare la testa.
La Bce, attraverso i commenti di Miss Lagarde, ha già lasciato intendere che non alzerà il costo del denaro per tutto il 2022 e, a meno di impennate dell’indice dei prezzi al consumo in paesi come Francia e Italia, dubitiamo che tale scenario possa cambiare. Restiamo più possibilisti per un rialzo dei tassi in Uk con la Boe che sembrava orientata già ad un rialzo due settimane orsono, anche se poi i timori della variante Omicron, poi rivelatasi meno preoccupante del previsto, l’avevano fatta desistere. Non pensiamo che la Boj, con un’inflazione allo 0.10%, che non raggiunge in alcun modo gli obiettivi delle autorità monetarie di Tokyo, possa alzare i tassi.
Tra le altre banche centrali del primo mondo, la sola Rbnz ha alzato i tassi, mentre la Rba ha mantenuto i tassi invariati nonostante il Qe termini il prossimo febbraio, e ci si aspetti una congiuntura più favorevole nei prossimi due trimestri. Infine la Snb che non ha alcuna intenzione di muovere i tassi, con un’inflazione che resta inchiodata a +1.5%, inferiore anche a quella dell’Eurozona. Tra i paesi emergenti segnaliamo il Messico, con tassi al 5% e un’inflazione al 6.24%, il Brasile con tassi al 7.75% e inflazione al 10.67% e l’India che ha questa notte lasciato i tassi di riferimento al 4% con un’inflazione al 4.48%. L’andamento dei tassi in questi paesi appare decisamente più vicino alla teoria economica che vede un legame tra tassi di interesse e inflazione, aspetto che nei paesi del primo mondo sembra essere stato assolutamente dimenticato, con i tassi a zero che hanno cambiato tale scenario.
Tornando al fronte cambi, assistiamo ad una decorrelazione temporanea tra il dollaro, che nelle ultime ore sta correggendo al ribasso, e i listini azionari, che, a meno di qualche evento che riproponga il risk off come predominante, sembrano avviati al rally di Natale.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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