Indiscutibilmente i risultati del referendum italiano non potevano che condizionare l’apertura delle principali borse europee, che hanno però reagito in modo intelligente, ordinato, disciplinato.
Nella diretta di ieri sera dagli studi di Londra abbiamo osservato l’apertura dei principali futures americani (Usa550. Usa Ind, Usa Tec) e si era vista già una buona tenuta nella prima ora della nottata. Il rimbalzo dell’euro su dollaro e anche sulla valuta rifugio dello yen ha poi completato un quadro che in apertura delle contrattazioni è stato giustamente abbastanza volatile verso il basso, ma che a differenza degli altri eventi cui immeritatamente il referendum italiano viene paragonato (Brexit, Trump) ha fatto in modo che la perdita non vistosa sui mercati americani e asiatici venisse interpretata come occasione di acquisto su precisi livelli tecnici.
A 10.420 di Ger 30 passava e passa il pivot s1 di supporto, area di prezzo coincidente con i minimi di venerdì. Qualche trader retail investitori ha magari pensato di poter infrangere questo livello, mentre invece molti operatori che avevano aperto ribassi a chiusura hanno usato l’area per prendere profitto, perché comunque si notavano divergenze rialziste fra prezzi e indicatori (macd ad esempio) su time frame interessanti (da uno a quattro ore) e quindi gli operatori tecnici e più preparati hanno visto il quadro generale delle correlazioni e hanno anche essi comperato.
Qualcuno ha comperato perché era una buona occasione, altri lo hanno fatto per necessità di ricopertura, altri ancora l’hanno fatto per chiudere degli short aperti in guadagno. La conseguenza è che si è vista una pressione di acquisti importante con volumi della prima ora di contrattazione pari al doppio della media, e ovviamente assai superiori a quelli recenti. Nel momento in cui scriviamo a metà mattina il mercato sta lavorando su una pausa di riflessione, che mi porta a identificare supporti da non perdere di vista in zona 10.620-10.596-10.580-10.560. A rialzo il più sembra fatto, e al di sopra dei massimi raggiunti finora di zona 10.740 gli operatori intraday farebbero bene a essere il più possibile prudenti.
Giovanni Lapidari per ActivTrades