La Bce non ritocca i tassi di intere (per ora). L’Euro schizza al rialzo

Abbiamo vissuto, ieri, sul mercato valutario, una giornata d’altri tempi, con oscillazioni che non vedevamo da tempo immemore, specie sull’Euro che, in seguito alle parole di Miss Lagarde durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla decisione di tassi invariati, ha di fatto ammesso che l’inflazione comincia a diventare un problema. Ciò, nei fatti, evidenzia una sostanziale modifica nell’approccio alla politica monetaria, da parte della banca centrale, perché da un atteggiamento estremamente accomodante tenuto fino a ieri, che non prevedeva alcun rialzo dei tassi nel 2022, si è passati improvvisamente ad un approccio che potrebbe costringere la Bce ad alzare il costo del denaro se l’inflazione rimanesse tale e se i dati, prossimamente, continuassero a mostrare una crescita simile a quella vista sino ad ora. Quindi la Bce adatterà la politica monetaria ai dati macro di breve che però, bisogna ammetterlo, sono molto diversi a seconda che si tratti della Germania oppure dell’Italia. E qui risorgeranno i vecchi problemi di un’area valutaria sostanzialmente inefficiente che non unisce, ma forse divide, e i cui problemi, ad oggi, sono stati mascherati dalla pandemia che ha di fatto contribuito allo sforamento dei parametri di Maastricht senza che vi fosse conseguenza alcuna sul piano disciplinare.

Detto questo e tornando agli eventi di ieri, alcune banche di investimento hanno pronosticato almeno due rialzi del costo del denaro entro l’anno da parte delle autorità monetarie europee, uno a settembre e l’altro a dicembre 2022. In ogni caso nello statement si legge che il tapering è in atto, attraverso la riduzione degli acquisti di titoli all’interno del programma App (Asset purchese programme) mentre il Pepp (Pandeemic Emergency Purchase Programm) terminerà a fine marzo. Il Presidente Lagarde ha continuato poi, in conferenza stampa, a battere il chiodo sul tema inflazione, ricordando che è una inflazione da costi che sarà destinata a scendere, ma che sta perdurando oltre le aspettative. Ci sono quindi ancora rischi al rialzo nel breve termine.

L’EurUsd, che alle 14.30, appena prima che iniziasse la conferenza stampa, quotava 1.1280 con un minimo realizzato a 1.1265, è letteralmente schizzato al rialzo con un movimento che nell’arco di 3 ore ha raggiunto quota 1.1450, 185 pips di movimento che non si verificavano da molto tempo, e più precisamente dal 19 marzo 2020 all’apice della tensione legata allo scoppio della pandemia quando l’Euro scese da 1.0960 a 1.0660 in una sola seduta operativa. Tutti i cross dell’Euro hanno vissuto una giornata di gloria con l’EurGbp in particolare, che, in ragione anche del rialzo dei tassi in Uk, è salito da 0.8285 a 0.8420.

Venendo proprio alla Bank of England, il rialzo della valuta britannica è stato causato non tanto dal rialzo dei tassi di uno 0.25%, che era scontato, ma in relazione al fatto che sui 9 membri del board dell’Istituto centrale inglese, ben 4 hanno votato contro perché avrebbero desiderato un rialzo più significativo, ovvero dello 0.50%. E’ chiaro che all’interno del comitato della Bank of England, ora quindi, si respiri un tono hawkish che dovrebbe portare ad almeno 3 rialzi dei tassi nel 2022. Nello statement si legge che l’inflazione potrebbe raggiungere un picco del 7.25% nel prossimo mese di aprile per poi tornare al 2% solamente tra due anni. E se l’economia continuasse con questo ritmo di crescita, un ulteriore inasprimento del costo del denaro si renderebbe necessario. La sterlina è salita inizialmente in modo dirompente, per poi fermarsi in seguito all’accelerazione del cross EurGbp, che ne ha limitato un ulteriore rialzo del Cable, anche se il trend di fondo sembrerebbe destinato a proseguire con obiettivi che potrebbero essere individuati in area 1.3740 50. Ma il dollaro ha ceduto anche contro oceaniche e dollaro canadese, mentre ha recuperato qualcosa contro Jpy, che ha risentito delle dichiarazioni della Boj su un possibile e nuovo allentamento monetario dopo che gli ultimi dati sul Pmi sono scesi sotto la soglia fatidica dei 50 punti.

Oggi è il giorno dei payrolls e se il dato fosse simile a quello visto per gli adp di mercoledì, allora potremmo vederne delle belle, con il dollaro che potrebbe affondare sotto i colpi di un Euro rinvigorito dalle parole della Bce. Ergo, oggi, elmetto in testa e pronti a battagliare, la vola potrebbe salire ulteriormente.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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