Nelle ultime sedute, i mercati si sono convinti oramai, che i rialzi del costo del denaro proseguiranno imperterriti nelle settimane a venire e un po’ tutte le autorità monetarie si stanno adeguando alla prospettiva di aumentare i tassi al solo scopo di avere la possibilità futura di riabbassarli quando la congiuntura globale arriverà a trasformarsi in recessione.
Anche il Giappone, paese in cui l’inflazione era sotto all’1% fino a due mesi orsono, si comincia ad arrendere all’evidenza che l’aumento dei prezzi comincia ad accelerare, avendo raggiunto il 2.5% anche nel paese del sol levante. L’Asia, che fino ad ora era rimasta indenne all’aumento dei prezzi, mostrando peraltro i segni di un rapido decadimento dei principali aggregati macro, sta rapidamente sperimentando l’aumento dell’inflazione in un contesto di rallentamento economico e dovrà ben presto agire sulla falsariga di quanto avviene già in occidente.
E i mercati azionari hanno cominciato a ripiegare al ribasso anche nei diversi paesi del sud est asiatico. Sembra quindi configurarsi, uno scenario di rialzo dei tassi preventivo, chiamiamolo così, anche se di fatto le banche centrali sono in deciso ritardo e avrebbero dovuto avere questa aggressività nel maggio 2021, quando l’inflazione era intorno al 5%. Ora sembra tardi ma non possono fare altrimenti. Sanno benissimo, i banchieri, che si arriverà ad un rallentamento e probabile recessione, ma insistono comunque nell’affermare che il rialzo del costo del denaro non porterà alla recessione globale.
Sul fronte dei mercati, l’azionario sembra confermare un ribasso più strutturale e obiettivamente ha ancora molto spazio di discesa. E se scende l’azionario, anche gli altri mercati cominceranno ad avere paura.
Sul fronte del nostro mercato, quello valutario, il dollaro l’ha fatta da padrone, ma ora sembra ripiegare. Si tratta di capire se questa correzione del biglietto verde, sia solo temporanea oppure se partirà un movimento di risk off reale, in cui le valute a basso tasso, Euro, Jpy e Chf in testa, torneranno ad assumere quel ruolo classico di valuta rifugio che dovrebbero avere, oppure se il biglietto verde, unica valuta rifugio in caso di guerra, manterrà da solo questo status schiacciando le divise concorrenti.
Se osserviamo le nuove posizioni del Cot, ovvero dei futures a Chicago, gli istituzionali sono rimasti short 9 miliardi di sterline la settimana precedente a quella scorsa, diminuendo solo di 500 milioni, le posizioni short valuta britannica, che peraltro ha guadagnato circa 250 270 pips nella settimana appena conclusa. Sul fronte dell’Euro, le posizioni sono invece long di 2.5 miliardi e mezzo, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Colpisce il fatto che i big players restino short sterline, dato che la Boe ha prospettive di rialzo dei tassi superiori alla Bce e i dati sui prezzi del Regno Unito sono di gran lunga superiori a quelli europei. Ma tant’è, queste sono le posizioni a martedì scorso. Bisogna vedere se la prossima settimana vedrà un cambiamento delle posizioni (che si riferiranno ai giorni mercoledì giovedì e venerdì della scorsa settimana) alla luce dei movimenti che abbiamo avuto la settimana scorsa sulle principali coppie valutarie. A rigor di logica, la salita del Cable dovrebbe aver alimentato qualche chiusura di posizioni short dei big sulla valuta britannica. Interessante anche il fatto che il mercato degli istituzionali sia ancora long dollar index per circa 4.4 miliardi e sia short Aud e Nzd rispettivamente di 5.5 e 2.2 miliardi. In ogni caso, al di là di questo, segnaliamo il fatto che il mercato pare correggere contro dollaro ma non sappiamo ancora se si tratta di una correzione passeggera e di breve durata oppure di una inversione.
Anche sulle commodities, petrolio che ha provato in settimana a scendere ma si è scontrato con supporti invalicabili per il momento in area 102 tornando a 109, anche se sotto le resistenze chiave a 112. UsdCad però non cede più di tanto e rimane sopra 1.2800 a ridosso delle resistenze chiave a 1.2860 70. Ci piace osservare un mercato che offre sempre grandi spunti sui cross, in particolar modo GbpCad che sembra invertire di medio termine e l’eventuale rottura di 1.6070 80 aprirebbe la strada ad un movimento anche verso 1.6450. Attenzione anche allo Jpy perché una discesa delle borse farebbe partire un sell off su UsdJpy di quelli da ricordare con target che onestamente sono aperti a qualsiasi obiettivo. Usare Fibonacci sui ritracciamenti della salita da 102.50 del gennaio 2021, potrebbe darci gli obiettivi potenziali, che sono oggettivamente molto ambiziosi. Ci piace anche osservare CadJpy così come gli altri cross della sterlina GbpAud e GbpNzd, molto interessanti tecnicamente nel medio termine.
Sul fronte dati, questa è la settimana delle minute della Fed, unitamente alla decisione sui tassi della Rbnz. Infine, non dimentichiamo che un’eventuale termine del conflitto Russia Ucraina, le cui diplomazie lavorano sotto traccia, potrebbe ulteriormente modificare tale scenario.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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