Le scelte delle Banche centrali non cambiano gli equilibri sui mercati

Se neppure la Fed o la Boe, la settimana scorsa, sono state in grado di cambiare la natura dell’attuale price action di mercato, ci chiediamo cosa possa realmente modificare lo status quo odierno.

Se neppure dichiarazioni anche importanti, come quelle di Jerome Powell sono riuscite a scalfire il trading range attuale, facciamo fatica a credere che questo 2021 possa riservare ancora molte sorprese sul fronte valutario, ma anche su quello azionario, che rimane sostanzialmente non lontano dai massimi, in una fase di correzione controllata che dimostra quanto l’equity sia fondamentalmente sempre rialzista.

La sensazione che abbiamo è che neppure dati eclatanti, in un senso o nell’altro, siano capaci di modificare la condizione attuale, che pare voluta e ricercata proprio dai banchieri centrali che, mai come in questo momento, hanno bisogno di stabilità ed equilibrio per evitare che le loro azioni abbiano ripercussioni pesanti sui prezzi. In fondo se ci pensiamo, le banche centrali sembrano intrappolate in un vicolo senza via d’uscita, nel senso che debbono prima o poi prendere delle decisioni che potrebbero avere ripercussioni significative, specialmente se la ripresa non si consolidasse, e in particolar modo se la congiuntura rallentasse in presenza di un’inflazione che in questo momento è una inflazione da costi. E’ vero che nessun rappresentante delle principali autorità monetarie crede ad un’inflazione strutturale, ed è forse questa l’unica chiave per capire se i mercati si muoveranno oppure no.

Sul fronte delle price action segnaliamo la discesa di UsdCad in area 1.2600 spinto al ribasso dalla forza del dollaro canadese, legata al petrolio che è salito (Wti) intorno ai 76 dollari al barile, il livello più alto dal mese di gennaio. Le ragioni sono legate alle preoccupazione sull’offerta e al generale aumento della domanda. L’uragano Ida, che ha colpito la costa del Golfo degli Stati Uniti, ha portato ad una riduzione delle scorte, scese di quasi 3.5 milioni di barili a 414 milioni la scorsa settimana, il livello più basso dal 2018. UsdCad che ha rotto i supporti di medio e che potrebbe tornare anche in area 1.2450, primo target significativo. Goldman Sachs ha aumentato le previsioni di 10 dollari al barile, portando il target di fine anno a 90 dollari. Sul fronte cambi EurUsd che oscilla intorno a 1.1700, così come il Cable si muove tra 1.3680 e 1.3750. Niente di che, quindi, in un mercato che resta laterale e incapace di violare supporti e resistenze significative. In questa fase di risk on anche il UsdJpy ne beneficia, con il ritorno sopra 111.00 e CadJpy che è esploso al rialzo e che sembra voler testare la resistenza chiave di 88.50. Si fa interessante anche il movimento di EurJpy e GbpJpy trascinate al rialzo dalla debolezza della valuta nipponica. Oceaniche sempre al palo, ma significativo movimento di AudNzd tornata sopra 1.0400 con obiettivi a 1.0440-50 e 1.0530-40. EurGbp resta a ridosso di 0.8500 e per ora non sembra schiodarsi da tali livelli, dovendo superare quota 0.8585-90 per tornare rialzista.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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