Le banche centrali continuano ad allentare la pressione sui tassi di interesse, mentre prosegue l’ottimismo verso il picco sui rialzi del costo del denaro. Sui mercati il dollaro continua lentamente a perdere terreno nei confronti delle principali valute concorrenti, mentre oggi l’attenzione è sui numeri sul Pil Usa del quarto trimestre.
Anche la Bank of Canada riduce la pressione sul tassi
La Bank of Canada è la seconda banca centrale ad alzare il costo del denaro di “soli” 25 punti base, dopo quella australiana qualche settimana orsono. Il tasso ufficiale di sconto ora è al 4.5%. Il Governatore Macklem ha dichiarato che se gli sviluppi economici dovessero essere in linea con le aspettative, l’autorità monetaria terminerà il proprio ciclo di inasprimento dei tassi. Ma per ora, l’inflazione, secondo il Governatore, resta una preoccupazione ed è assolutamente prematuro parlare di taglio del costo del denaro.
La riapertura della Cina dovrebbe permettere alle materie prime di riprendere quota, e ciò secondo Macklem dovrebbe favorire la ripresa futura nel secondo semestre del 2023. In ogni caso i tassi rimarranno fermi intorno a questi livelli per qualche tempo, perché bisogna avere le conferme su quali saranno gli effetti dei precedenti, sulla congiuntura. Così ha concluso il Governatore della Banca centrale del paese nordamericano.
Il dollaro continua lentamente a perdere terreno nei confronti delle principali valute concorrenti
Il UsdCad, dopo un tentativo di risalita a 1.3440, è tornato sotto quota 1.3400 chiudendo a 1.3380, pressoché invariato. Le borse, dopo una iniziale discesa hanno ripreso quota chiudendo in positivo. L’ottimismo verso il picco dei tassi rimane e di conseguenza il dollaro continua lentamente a scivolare senza soluzione di continuità, nonostante abbia perso circa il 15 20 per cento contro le principali valute concorrenti negli ultimi 4 mesi. Ma sembra che non sia finita e continua a manifestarsi la forza di Euro, Sterlina, accompagnate pure dalle oceaniche che hanno ripreso a macinare guadagni rispetto alla divisa statunitense.
Lo Jpy resta forte sul dollaro con UsdJpy a 129.30, incapace di restare sopra quota 130. EurUsd a ridosso della resistenza chiave a 1.0940, la cui rottura aprirebbe la via per 1.1120 40 area, primo obiettivo sensibile. Il cable deve violare 1.2440 per poter fare altrettanto anche se sulla sterlina potrebbero pesare i dati decisamente negativi sulle vendite al dettaglio usciti ieri. AudUsd è a ridosso del massimo di agosto scorso a 0.7136 mentre NzdUsd è rimasta indietro a 0.6490, sotto le precedenti resistenze già violate da AudUsd. Di conseguenza il cross AudNzd sembra puntare ormai a 1.1040. Interessanti gli eccessi che si stanno evidenziando su AudCad che sale ormai da ottobre scorso con un guadagno di oltre l’11%. Si profilano probabilmente interessanti occasioni per qualche correzione/inversione dai livelli attuali.
Calendario economico
La giornata di oggi non prevede dati interessanti fino a questo pomeriggio quando dagli Usa usciranno i numeri sul Pil del quarto trimestre (atteso al 2.6% contro un dato precedente del 3.2% su base trimestrale), oltre ai beni durevoli, attesi in ripresa e i jobless claims settimanali.
Nella notte i listini asiatici hanno proseguito la propria corsa, nonostante i dati in Corea del Sud abbiano evidenziato un rallentamento del Pil, il primo dal 2020. In Giappone la Boj ha dichiarato di voler mantenere una politica monetaria accomodante.
Altre conferme per vedere rialzi dell’azionario e discesa del dollaro? Visto il mantra e le correlazioni di questo ultimo periodo, sembrerebbe proprio di si.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società Broker Forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività Forex attraverso una chat e un webinar live.
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