3 Ottobre, 2025
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    Che cos’è in realtà il denaro, da dove proviene e chi ha il diritto di crearlo?

    Si tratta di domande fondamentali, che influenzano la nostra vita quotidiana. Le teorie ufficiali generalmente accettate a tale riguardo sono in realtà insufficienti e non corrispondono alla realtà. Nelle facoltà di economia gli studenti imparano infatti una teoria completamente avulsa dalla realtà: la banca centrale statale (ora la Banca Centrale Europea o BCE) crea il denaro necessario, che viene poi messo in circolazione grazie allo Stato e alle banche commerciali. Secondo tale teoria, quindi, le banche avrebbero solo una funzione intermediaria, cioè raccolgono il denaro dei risparmiatori, prestandolo poi in maniera corrispondente.

    Tutti gli esperti che, nel passato, hanno osato confutare tale teoria e cercato di informare la collettività sulla realtà dei fatti riguardante la pratica della creazione del denaro sono stati sistematicamente esclusi dalle comunità scientifiche e/o messi a tacere grazie alla complice gogna mediatica a cui il mainstream-media li ha sistematicamente sottoposti, etichettandoli come “complottisti” o “teorici della cospirazione”.

    Il denaro governa il Mondo, ma chi governa oggi il denaro?

    Indice dei contenuti

    Creazione di nuovo denaro scritturale con un click

    C’è una moltitudine di prove scientifiche che dimostrano chiaramente che oltre il 90% del nostro denaro viene creato dalle banche commerciali, quindi anche dalle nostre banche locali, quali la Popolare, la Cassa di Risparmio e la Raiffeisen. Congiuntamente alla concessione di un finanziamento, queste creano con un click nuovo denaro, il cosiddetto “denaro girale” anche denominato “denaro scritturale” tramite un’operazione nota come “espansione (o allungamento) del bilancio (ovvero un rigonfiamento della somma totale)”, con la scrittura contabile “crediti a debiti”. Ciò significa che nessuno crederà più né alla fiaba che la banca ha bisogno del denaro dei risparmiatori per concedere crediti, né che la banca giace nel cosiddetto “blocco creditizio” per via dei depositi mancanti all’appello. Non esiste di fatto titolo o norma alcuna che autorizzi la banca a creare denaro dal credito concesso (cfr Regolamento di Basilea – regole I e III – riserva minima, quota di capitale proprio, ecc.). Se poi si osservano i fatti nudi e crudi, la maggior parte degli analisti arriva a una copertura massima col capitale proprio del 2,8%, dati confermati anche dagli esperti del movimento Moneta Positiva (http://monetapositiva.blogspot.it). Ciò significa che, se una banca “presta” 100 euro (in senso stretto si tratta di credito bancario solo in caso di cosiddetta “promessa di prestito”), di tale somma neanche il 3% è coperto con capitale proprio. Da questa consuetudine origina un’infinità di fenomeni economici patologici: garanzie unilaterali a favore delle banche, interessi su prestazioni fittizie delle banche, mancanza di denaro e concorrenza (le banche producono solo il denaro atto a “coprire” il capitale, mai quello per gli interessi), e via dicendo.

    Conseguenze del sistema del “denaro debito”

    Le conseguenze disastrose di tale sistema debito/denaro sono:  la necessità di una continua crescita commerciale, la concorrenza forzosa e la nascita di corporation globali, la sovrapproduzione, la mancanza di liquidità, le insolvenze, la disoccupazione, la riduzione del potere d’acquisto, l’espropriazione di interi Stati, lo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali, le guerre, ecc., come già trattato in diversi convegni e pubblicazioni (v. libro del congresso, link a fine pagina*).

    Teorie e realtà del sistema debito/denaro erano anche il tema centrale del congresso “Banche e creazione di moneta: un sistema insostenibile?”, che ha avuto luogo il 4 novembre 2016 a Roma nell’aula dei gruppi parlamentari presso la Camera dei Deputati. Oltre ai due parlamentari Alessio Villarosa e Carlo Sibilia, altri cinque esperti economici e legali sono arrivati al punto: lo Stato ha di fatto perso il proprio monopolio della creazione di denaro a favore delle banche private. Le misure politiche monetarie sono destinate a fallire, poiché oltre il 90% del denaro viene generato dalle banche private. Allo Stato sfuggono centinaia di miliardi di euro di introiti fiscali e di signoraggio (il profitto delle banconote, che nasce dall’emissione di denaro da parte delle banche centrali). La politica si è lasciata andare alla lunga mano dell’alta finanza. Mostruose manipolazioni in borsa appartengono ormai alla quotidianità – denunce e procedimenti giudiziari a riguardo sono già in corso.

    Intervento dell’economista Antonino Galloni

    Intervento del prof. Antonino Galloni alla conferenza del M5S sulla creazione di danaro bancario – Roma, 4 novembre 2016.
    Testi di riferimento: Il futuro della banca. Lineamenti di teoria bancaria e finanziaria. Ediz. Eurilink italiana e inglese, 2014

    L’economista Antonino Galloni disegna un quadro cupo della situazione. Il patrimonio reale degli uomini (aziende, immobili, ecc.), che viene dato in garanzia alle banche per i crediti concessi, viene poi svenduto a prezzi irrisori. Secondo quanto egli dice, lo scenario potrebbe presentarsi così: la BlackRock, la più grande società di investimenti del mondo, acquisirà i crediti in sofferenza delle banche italiane al 15% del loro valore, per poi smerciare l’autentico patrimonio reale, che sta a garanzia del credito, ad investitori al 25% del loro valore, tramite procedimenti esecutivi giudiziari. A fronte quindi del fallimento finanziario di imprese e di individui, BlackRock, speculatori, curatori fallimentari e consulenti vari si arricchiscono a dismisura.

    Nonostante fossero stati invitati, è interessante notare che né i rappresentanti di Bankitalia e dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), come pure quelli delle grandi banche private (Popolare di Milano, Intesa San Paolo), abbiano potuto intervenire a tale congresso. Tutti quanti hanno dato forfait poco prima dell’inizio, a causa di “impegni importanti”.

    Un momento culminante della manifestazione si è avuto grazie all’intervento dell’avv. Marco Della Luna. L’avvocato e autore ha riferito in relazione ad un reale procedimento giudiziario che è in corso presso il Tribunale provinciale di Bolzano, dove lui opera in qualità di difensore dei debitori. In tale causa, la Banca Popolare dell’Alto Adige (creditrice) ammette che essa non presta il denaro dei risparmiatori, bensì che crea ex novo il denaro per i prestiti. La disposizione del giudice esecutivo, Dr. Werner Mussner, conferma la prassi della creazione del denaro girale e imbocca quindi una via sinora inesplorata dalla giustizia. E’ pertanto qui evidente la constatazione della legittimità di tale pratica: la creazione di denaro girale è consentita, poiché nessuna norma legale esplicitamente la vieta.

    Intervento dell’avv.Marco Della Luna

    Intervento dell’avv.Marco Della Luna alla conferenza del M5S sulla creazione di danaro bancario – Roma, 4 novembre 2016.
    Testi di riferimento: Sistema Bancario: Fine dello Story Telling Istituzionale

    “La prassi di creazione monetaria da parte delle banche di credito è stata ammessa ultimamente dalla Banca Popolare dell’Alto Adige nel procedimento esecutivo immobiliare 216/2014 avanti al Tribunale di Bolzano, il quale, nell’ordinanza del 6 settembre 2016, afferma che le banche possono creare moneta bancaria in Euro, e lo fanno, perché questo non è proibito da nessuna disposizione. Fino a prima, la tesi dei giudici era che la banca, nel prestare, non crei e non dia denaro al mutuatario, ma gli dia disponibilità giuridica di denaro (salvo poi esigere una restituzione reale). Oggi si ammette che invece crea e dà denaro, da essa creato. Si noti il viraggio di 180°.”

    Tale ammissione della Banca Popolare e il verdetto legale, ancora in sospeso, sono estremamente scottanti ed importanti.

    Se è vero che non esiste legge alcuna che vieta alle banche di creare denaro, sulla base del principio di uguaglianza tale diritto deve essere garantito anche a ciascun essere umano. Potremmo quindi anche noi (ed anche le aziende e gli enti pubblici) emettere il nostro denaro, per estinguere i nostri debiti.

    Questa è la strategia seguita dall’avvocato difensore, e in tal modo si è proposto il debitore della banca di saldare i propri debiti: con denaro “auto-generato”. Abbiamo quindi motivo di essere ansiosi, nell’attesa di vedere come la giustizia verrà fuori da questo groviglio.

    Fino a che punto il sistema monetario influenzerà realmente la nostra vita quotidiana, questo riguarderà sempre più un numero esiguo di uomini e decisori. Esistono a riguardo tutte le informazioni e le analisi ed esiste una moltitudine di modelli risolutivi semplici e praticabili.

    Quando noi, come team di Human Economy, pensiamo a questa apatia collettiva, spirituale, ci appare di fronte un’immagine:

    Siamo di fronte a un enorme tsunami. Gli animali si sono già rifugiati nell’entroterra e in zone sopraelevate. Noi, in coma vigile, guardiamo uomini là fuori in mare aperto e osserviamo come l’acqua si ritira. La paralisi è così forte da farci ignorare tutti i vari segnali d’allarme. Consideriamo tutto questo come un fenomeno naturale del tutto neutrale…. ma una cosa è assolutamente certa: il ritorno dell’acqua, e questa volta sotto forma di un’enorme onda anomala, che spazzerà via tutto e che causerà un disastro senza precedenti. Cari lettori, risvegliatevi, il tempo è terribilmente stretto!

    Intervento del CTU Alessandro Govoni

    Intervento del CTU Alessandro Govoni (aderente all’AssoCTU) alla conferenza del M5S sulla creazione di danaro bancario – Roma, 4 novembre 2016.
    Testi di riferimento: Derivati killer, con uscita euro Italia libera da controllo banche straniere.

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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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