3 Dicembre, 2025
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    Conto aziendale: confronto neobank e banche tradizionali

    Conto aziendale: confronto neobank e banche tradizionali

    La scelta di un conto business è un passo fondamentale per qualsiasi attività. Oggi, il mercato offre alternative digitali innovative accanto alle tradizionali soluzioni bancarie. Ma come orientarsi nella scelta del conto business più adatto?

    • Finom
    • Qonto
    • Revolut Business
    • Wise Business
    • Intesa Sanpaolo BusinessInsieme
    • UniCredit Imprendo Start
    • BNL Imprese

    In sintesi: come scegliere

    • Per iniziare (freelance, ditte individuali): i conti aziendali digitali a canone zero o basso (come Finom Start) riducono i costi fissi e offrono IBAN e fatturazione elettronica immediati.
    • Per crescere (PMI): servono più utenti, integrazioni contabili e pagamenti esteri competitivi. Soluzioni come Finom Premium, Qonto Smart o Wise Business coprono queste esigenze.
    • Per imprese strutturate (Corporate): gestione del contante, finanziamenti e API per ERP diventano centrali. Le banche tradizionali (Intesa Sanpaolo, UniCredit) si affiancano a servizi digitali custom come Finom Corporate.

    Nota metodologica: canoni e soglie riportati sono stati rilevati a giugno 2025 (IVA esclusa dove applicabile). Le condizioni promozionali possono cambiare; verifica sempre le informazioni ufficiali prima di aderire.

    Banca tradizionale, Neobank o EMI: una distinzione importante

    Non tutti i provider operano con la stessa licenza, ed è fondamentale capirne la differenza per tutelare il proprio conto aziendale:

    • Banca tradizionale: possiede licenza bancaria completa, aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) che protegge i fondi fino a 100.000 € per depositante e offre una gamma completa di servizi, inclusi prestiti e mutui. Esempi: Intesa Sanpaolo, UniCredit.
    • Neobank con licenza bancaria: banca a tutti gli effetti ma operativa principalmente online; i depositi sono protetti dal FITD o schema equivalente europeo.
    • Neobank / Fintech (EMI – Istituto di Moneta Elettronica): non può erogare credito con fondi propri e non aderisce al FITD. I fondi dei clienti sono tenuti in conti segregati, separati dal patrimonio aziendale, e restano protetti anche in caso di insolvenza dell’istituto. Esempio: Finom.

    1. Liberi professionisti e micro‑imprese

    Per attività individuali e start‑up in fase iniziale l’esigenza principale è contenere i costi fissi, avere un IBAN operativo in tempi rapidi e, se necessario, strumenti di fatturazione elettronica per l’Italia. L’utilizzo di contante è in genere ridotto, quindi la presenza di sportelli fisici conta meno. I piani gratuiti o a basso costo sono spesso la scelta vincente, a patto di verificare le soglie operative incluse per bonifici e prelievi.

    Provider Tipologia Canone mensile* Tempo rilascio IBAN Carte incluse E‑invoicing Cashback Altri aspetti rilevanti
    Finom Start Neobank (EMI) 0 € ann. / 5 € mens. 24 h 1 fisica + virtuali illimitate Fino 2 % Sub‑conti con IBAN dedicato; app spese+fatture; moduli per S.r.l.
    Qonto Basic Neobank 9 € Stesso giorno 1 fisica + 2 virtuali Upload fatture 30 bonifici SEPA inclusi
    Revolut Business Basic Neobank 10 € Immediato Carte illimitate No 25+ valute; limiti FX 1 000 €/mese al tasso interbancario

    2. Piccole e medie imprese (PMI)

    Crescendo di dimensione aumentano il numero di utenti, la necessità di integrare il conto con software di contabilità e l’interesse per pagamenti esteri frequenti. L’uso di contante rimane secondario; prevale l’operatività digitale. Le integrazioni con gestionali come TeamSystem, Fatture in Cloud o Zucchetti diventano un fattore chiave per automatizzare la riconciliazione.

    Provider Tipologia Canone mensile Utenti inclusi Sub‑conti / multi‑IBAN Integrazioni contabili Condizioni pagamenti esteri** Elementi distintivi
    Finom Premium Neobank (EMI) 17 € 5 Sì (>30 integrazioni) 0,9 % + 5 € Permessi di ruolo; cashback 3 % su pagamenti con carta
    Qonto Smart Neobank 19 € 2 1 sotto‑conto 0,8 % + 5 € Firme elettroniche; 60 bonifici SEPA/mese inclusi
    Revolut Grow Neobank 30 € 3 IBAN multivaluta CSV/API FX interbancario fino 15 000 €/mese Pagamenti multipli; carte Metal incluse
    Wise Business (pay‑per‑use) Fintech MSB 0 € Illimitati Conto multivaluta CSV/API Da 0,47 % sul cambio Coordinate locali in 9 valute; nessun abbonamento fisso

    **Costi indicativi per bonifico internazionale in valuta principale (es. USD/GBP) oltre al cambio.

    3. Medie‑grandi imprese e corporate

    In questa fascia diventano importanti cash‑management avanzato, API per ERP e – per alcuni settori – la disponibilità di sportelli per versamenti in contanti o incassi POS su larga scala.

    Provider Tipologia Canone / pricing Rete filiali API / ERP Gestione contanti / POS Altri servizi
    Finom Corporate Neobank (EMI) Su preventivo Sì (API REST) Account manager dedicato; pagamenti SEPA massivi inclusi
    Intesa Sanpaolo BusinessInsieme Banca tradizionale Da 19,50 € (promo) ≈4 300 Sì (Inbiz) Finanziamenti; servizi POS integrati
    UniCredit Imprendo Start Banca tradizionale 16 € ≈2 000 Sì (MyBank/CBI) 50 operazioni trimestrali incluse; multicanale evoluto
    BNL Imprese (MyHub) Banca tradizionale Modulare ≈800 Sì (API via MyHub) Consulenza corporate; rete BNP Paribas globale

    Come orientarsi

    1. Digitale o filiale: se non hai flussi di contante, un servizio online riduce costi e tempi; viceversa la rete fisica resta utile per versamenti o consulenza personalizzata.
    2. Volume di transazioni: con oltre 500 bonifici SEPA/mese, conviene un pacchetto che includa operazioni illimitate o tariffe flat.
    3. Pagamenti internazionali: Wise e Revolut offrono tariffe FX competitive; Finom e Qonto applicano fee fisse più percentuale.
    4. Integrazioni software: Finom, Qonto e Intesa dispongono di connettori/API utili per l’allineamento con ERP o gestionali di contabilità.
    5. Gestione dei permessi: per team estesi verifica ruoli e limiti di spesa granulari (presenti, ad esempio, nei piani Finom Premium/Corporate e nei servizi di corporate banking tradizionali).

    Conclusione

    Scegli analizzando non solo le esigenze attuali ma anche quelle future. Valuta la struttura dei costi, i flussi di pagamento (nazionali/esteri) e il grado di automazione che desideri. Il conto aziendale migliore è quello che cresce con la tua impresa, riducendo i tempi operativi senza imporre funzionalità superflue.

    Doveinvestire
    Doveinvestire
    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 25 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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