
L’oro e l’argento sono tornati protagonisti dei mercati finanziari e una delle più grandi banche d’investimento al mondo, UBS, ha rivisto al rialzo le sue previsioni. Scopri i motivi dietro questa svolta e cosa significa per chi vuole investire nei metalli preziosi.
Perché oro e argento stanno attirando sempre più attenzione?
Il rialzo dei prezzi dell’oro e dell’argento non è frutto del caso, ma il risultato di dinamiche economiche e geopolitiche che stanno ridisegnando le strategie di investimento a livello globale. La banca svizzera UBS, tra le principali istituzioni finanziarie mondiali, ha aggiornato per la terza volta le proprie stime, indicando un potenziale di crescita superiore rispetto alle previsioni precedenti.
La domanda che molti investitori si pongono è: perché le previsioni sull’oro e sull’argento vengono continuamente riviste al rialzo e quali opportunità possono offrire questi metalli preziosi a chi decide di inserirli nel proprio portafoglio?
Le nuove previsioni di UBS su oro e argento
Gli analisti di UBS hanno fissato nuovi target decisamente più ambiziosi. Secondo la banca, l’oro potrebbe raggiungere i 4.200 dollari l’oncia entro la metà del 2026, mentre l’argento potrebbe toccare una fascia compresa tra 52 e 55 dollari l’oncia nello stesso periodo.
Queste revisioni rappresentano un salto significativo rispetto alle precedenti stime che indicavano 3.800 dollari per l’oro entro il 2025 e 47 dollari per l’argento. Le nuove proiezioni rispecchiano una tendenza chiara: la crescente pressione sui mercati spinge sempre più capitali verso asset considerati beni rifugio.
I fattori che sostengono il rialzo dei metalli preziosi
Secondo UBS, esistono diversi elementi che spiegano le nuove previsioni su oro e argento:
Politiche monetarie più accomodanti
La Federal Reserve e altre banche centrali si avviano verso un ciclo di riduzione dei tassi. Rendimenti reali più bassi e un dollaro meno forte rendono l’oro e l’argento alternative sempre più interessanti per gli investitori.
Squilibri fiscali e debito in crescita
Gli Stati Uniti e altre grandi economie come la Francia stanno affrontando deficit strutturali e livelli di debito pubblico sempre più elevati. In questo contesto, l’oro diventa un mezzo efficace per proteggersi dal rischio sistemico.
Domanda record da parte delle banche centrali
Secondo le stime, nel corso del 2025 gli acquisti di oro da parte delle banche centrali raggiungeranno tra 900 e 950 tonnellate, un livello vicino al massimo storico. Questo flusso costante di domanda istituzionale fornisce una base solida al mercato.
Tensioni geopolitiche
Dalle incertezze legate alle guerre commerciali fino alle instabilità politiche in Medio Oriente e Asia, lo scenario internazionale contribuisce ad aumentare la ricerca di asset rifugio. Oro e argento sono i primi candidati in questo tipo di scenario.
Oro e argento: due metalli con caratteristiche diverse
L’oro ha già raggiunto nuovi massimi storici, consolidando il suo ruolo di strumento di protezione in fasi di instabilità economica. L’argento, pur condividendo lo status di metallo rifugio, possiede anche un forte legame con l’industria, in particolare nei settori dell’energia solare, dell’elettronica e della transizione tecnologica.
Questa duplice natura rende l’argento più volatile ma anche con un potenziale di crescita superiore. UBS ha evidenziato che il metallo grigio ha “maggiori margini di sorpasso” rispetto all’oro, soprattutto se il rapporto oro/argento dovesse tornare ai valori storici. Attualmente il rapporto è intorno a 80, molto distante dai 33 registrati nel 2011 e dai 16 del 1980, periodi caratterizzati da rally eccezionali.
Grafico dell'Oro
Grafico dell'Argento
Rischi e opportunità per chi investe in oro e argento
Chi valuta di investire in oro o in argento deve considerare non solo le prospettive di crescita ma anche i possibili rischi. Le fasi di consolidamento sono fisiologiche e possono creare temporanee correzioni di prezzo. Tuttavia, negli ultimi mesi, i cali si sono rivelati di breve durata, lasciando spazio a nuove accelerazioni.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la possibilità di manipolazioni di mercato. Alcuni analisti ritengono che previsioni troppo ottimistiche possano spingere gli investitori ad acquistare in eccesso per poi generare correzioni improvvise. Per questo motivo, la gestione del rischio e la visione di lungo periodo sono elementi fondamentali per chi sceglie di accumulare metalli preziosi.
In questo contesto, anche l’acquisto di frazioni di oro (come lingotti di piccolo taglio o monete) può rappresentare una strategia utile per entrare sul mercato senza esporsi eccessivamente.
Perché le previsioni restano positive
Nonostante la volatilità, i fondamentali di oro e argento restano solidi: domanda istituzionale in crescita, aumento degli acquisti delle banche centrali, debito pubblico in espansione e instabilità politica.
Tutti questi fattori spingono UBS a mantenere una visione rialzista, sottolineando che il ciclo positivo per i metalli preziosi potrebbe proseguire ancora a lungo. Per chi desidera diversificare e proteggere il proprio capitale, investire in oro e argento si conferma una scelta strategica.
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