
Ogni investitore ambisce a vedere il proprio capitale crescere costantemente, ma la realtà è che la volatilità è parte integrante dei mercati. Nei periodi di calo, molti commettono l’errore di vendere per paura di ulteriori perdite. Questo approccio si rivela quasi sempre dannoso perché significa trasformare un ribasso temporaneo in una perdita definitiva.
I dati storici lo confermano: tra il 1995 e il 2014, chi si è perso soltanto i dieci giorni migliori di mercato ha visto i rendimenti scendere dal 9,85% medio annuo al 6,10%. Restare investiti rappresenta quindi una delle decisioni più efficaci per garantire investimenti sicuri nel lungo periodo.
6 Strategie Sicure per Difendere il Portafoglio Durante i Crolli

1. Evitare decisioni impulsive durante i crolli
Quando la borsa registra forti ribassi, vendere tutto per paura è l’errore più comune. La storia dei mercati mostra che ogni fase di crisi è sempre stata seguita da una ripresa.
Chi ha resistito al panico durante il 2000, il 2008 o il 2020 oggi si trova con risultati ampiamente positivi. La prima regola per proteggere i soldi è mantenere la lucidità ed evitare reazioni istintive che compromettono la crescita del capitale.
2. L’importanza dell’asset allocation
Un portafoglio equilibrato parte da una corretta asset allocation, cioè la distribuzione tra azioni, obbligazioni, liquidità e strumenti alternativi. Questo aspetto non riguarda solo la quantità di rischio che si decide di assumere, ma anche quanto si è in grado di sopportare emotivamente durante i ribassi.
Un giovane investitore con orizzonte temporale lungo può puntare su una quota maggiore di azioni, capaci di offrire rendimenti elevati nel tempo. Chi è più vicino al pensionamento dovrebbe invece orientarsi verso investimenti sicuri, come titoli di Stato, obbligazioni e oro, riducendo la volatilità complessiva del portafoglio.
3. Strumenti difensivi per stabilizzare il portafoglio
Non esistono strumenti finanziari capaci di eliminare il rischio, ma alcuni riducono sensibilmente la volatilità. Tra questi:
- Titoli di Stato a breve termine, che offrono stabilità
- Oro, considerato da sempre un bene rifugio
- ETF difensivi, legati a settori come beni di prima necessità e sanità
- Liquidità disponibile, utile sia per affrontare emergenze sia per cogliere opportunità in fase di ribasso
Questi strumenti permettono di bilanciare meglio le oscillazioni del mercato e rafforzano le strategie di lungo periodo.
4. Continuare con i piani di accumulo anche nei ribassi
Uno degli errori più gravi è interrompere i propri piani di accumulo (PAC) nei momenti di crisi. Proseguire con gli investimenti regolari permette di acquistare più quote a prezzi inferiori durante i ribassi.
Esempio pratico di PAC durante un ribasso
Immaginiamo un investitore che versi 200 € al mese in un ETF azionario:
- Mese 1: prezzo quota = 100 €, acquisto 2 quote
- Mese 2: prezzo quota = 80 € (borsa in calo), acquisto 2,5 quote
- Mese 3: prezzo quota = 60 € (ulteriore ribasso), acquisto 3,3 quote
- Mese 4: prezzo quota = 90 € (mercato in risalita), acquisto 2,2 quote
Totale versato: 800 €
Totale quote acquistate: 10
Valore finale delle quote (90 € × 10) = 900 €
Grazie al PAC, l’investitore ha guadagnato +100 € pur avendo attraversato un crollo del mercato. Senza disciplina, chi avesse smesso di investire al ribasso avrebbe perso l’occasione di comprare a prezzi più convenienti.
5. Ribilanciare periodicamente il portafoglio
Il ribilanciamento del portafoglio è un passaggio fondamentale per mantenere la giusta proporzione tra rischio e rendimento. Se, ad esempio, un portafoglio impostato su 60% azioni e 40% obbligazioni diventa 70/30 per via delle performance dell’azionario, è necessario riportarlo alla configurazione iniziale.
Questo processo consente di:
- Ridurre il rischio di concentrazione su una sola asset class
- Mantenere costante la propria strategia di lungo periodo
- Evitare decisioni emotive legate ai trend di mercato
Il ribilanciamento è quindi una forma di disciplina che rafforza la coerenza delle strategie di investimento.
6. Guardare al lungo periodo e non alle oscillazioni di breve
I mercati nel breve termine possono apparire caotici, ma sul lungo periodo tendono a premiare chi resta costante. L’indice S&P 500, ad esempio, ha offerto un rendimento medio intorno al 10% annuo nelle ultime decadi, nonostante le crisi cicliche.
Chi mantiene una prospettiva di 20 o 30 anni non dovrebbe lasciarsi condizionare dai ribassi settimanali o mensili. La pazienza e la coerenza sono gli strumenti più potenti per chi desidera costruire investimenti sicuri e duraturi.
Sintesi operativa
Difendere il proprio capitale nei momenti di forte volatilità non è questione di fortuna, ma di metodo. Le sei strategie analizzate rappresentano una vera guida pratica per trasformare i ribassi in occasioni di crescita patrimoniale.
Restare investiti, costruire un’asset allocation coerente, inserire strumenti difensivi, mantenere attivi i piani di accumulo, procedere con il ribilanciamento del portafoglio e concentrarsi sul lungo periodo sono azioni concrete che consentono di aumentare la solidità degli investimenti.
Chi sceglie di applicare con costanza queste regole non solo riduce i rischi, ma prepara il terreno per risultati superiori rispetto a chi si lascia guidare dall’emotività. La storia dimostra che i mercati premiano la disciplina: chi mantiene la rotta durante i ribassi è spesso colui che raccoglie i migliori rendimenti nella fase successiva.
Adottare oggi queste strategie significa dare forza e stabilità al proprio percorso finanziario, trasformando la paura dei crolli in un entusiasmo consapevole per le opportunità che il futuro riserva.
Domande e Risposte (FAQ)

Come proteggere i soldi quando la borsa crolla?
La strategia migliore è non vendere nel panico, ma mantenere investimenti diversificati e continuare con i piani di accumulo. In questo modo trasformi i ribassi in opportunità di acquisto.
Quali sono gli investimenti sicuri nei periodi di crisi?
Oro, titoli di Stato a breve termine e ETF difensivi sono strumenti che aiutano a ridurre la volatilità del portafoglio. Non eliminano il rischio, ma offrono maggiore stabilità.
Che cos’è l’asset allocation e perché è importante?
L’asset allocation è la distribuzione del capitale tra azioni, obbligazioni, liquidità e altri strumenti. Serve a bilanciare rischio e rendimento in base al tuo orizzonte temporale.
Conviene continuare con i piani di accumulo durante i ribassi di borsa?
Sì, perché nei ribassi acquisti più quote a prezzi inferiori. Quando i mercati risalgono, i guadagni potenziali aumentano sensibilmente.
Perché ribilanciare il portafoglio?
Il ribilanciamento del portafoglio ti permette di mantenere la strategia iniziale, evitando squilibri dovuti alle oscillazioni dei mercati. È un modo semplice per gestire il rischio in modo disciplinato.
Qual è l’orizzonte temporale migliore per investire in borsa?
Per ottenere rendimenti consistenti è consigliabile guardare al lungo periodo, almeno 10-20 anni. I dati storici dimostrano che chi resta investito beneficia di ritorni medi superiori.
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