Quando si parla di investimenti in borsa, si dice spesso che a un rischio maggiore corrisponde una ricompensa migliore. Tuttavia, è fondamentale conoscere il proprio livello di tolleranza al rischio, ovvero il grado di rischio che si è disposti ad accettare con i propri investimenti.
Per determinare la propria tolleranza al rischio, è possibile valutare il livello di comfort percepito nei confronti di specifici investimenti. Prima di iniziare ad investire, è importante imparare a selezionare i titoli che meglio si adattano alla propria tolleranza al rischio.
I profili degli investitori si possono suddividere in tre categorie, ciascuna caratterizzata da diversi gradi di tolleranza al rischio. Vediamo insieme quali sono e come adattare il proprio portafoglio alle diverse situazioni.
I profili dell’investitore
L’investitore conservativo
Questo tipo di investitore detiene nel proprio portafoglio il 100% di titoli in euro di soli emittenti italiani: Bot, Ctz, Btp, bond bancari e conti di deposito. Il suo portafoglio risulta eccessivamente esposto al rischio Paese. Anche se nessuno desidera che l’Italia possa fallire, è opportuno diversificare il rischio.
La raccomandazione per l’investitore conservativo è quella di puntare principalmente su fondi monetari in valuta estera e, in seconda battuta, su fondi di liquidità euro, alleggerendo le posizioni in Btp, bond bancari e conti di deposito.
L’investitore prudente
Questa tipologia di investitore possiede nel proprio portafoglio il 100% di titoli in euro, di cui un 10% di titoli di Stato tedeschi a 2 anni e un altro 10% di governativi francesi. In questo caso, il portafoglio finanziario risulta troppo esposto al rischio della zona euro.
Il consiglio per l’investitore prudente è di puntare principalmente su fondi monetari in valuta estera, ampliando la diversificazione del rischio e sfruttando la capacità dei fondi denominati in divise estere per ammortizzare eventuali nuove perdite di valore della moneta unica. Si potrebbe procedere con investimenti frazionati per arrivare, entro fine anno, a disporre di circa il 20-30% di fondi monetari in valute estere.
L’investitore dinamico
L’investitore dinamico possiede un portafoglio composto per l’80% da titoli a reddito fisso (60% in euro, 10% in dollari, 10% in sterline, yen e franchi svizzeri) e il 20% da azioni (10% Italia e area euro e 10% Wall Street). L’esposizione valutaria complessiva è al 70% in euro e al 30% in valute estere.
La raccomandazione per questa tipologia di investitore è di puntare principalmente sui fondi obbligazionari Paesi emergenti in valuta locale, che garantiscono una ulteriore e decorrelata diversificazione di portafoglio. Si dovrebbe prendere in considerazione l’investimento in fondi monetari in valuta estera, riducendo parallelamente l’esposizione al reddito fisso in euro.
Qual è la tua tolleranza al rischio?
Qui di seguito trovi una breve riassunto sulle diverse tolleranze al rischio:
Molto conservatore
- Super cauto
- Contro la perdita di denaro
- Avrà bisogno di denaro a breve termine, che in genere è definito come meno di cinque anni
Conservatore
- Disposto a investire in alcuni prodotti rischiosi ma non nella maggioranza
- Modesto livello di apprezzamento in portafoglio
- Volatilità minima
Moderare
- Discreto equilibrio tra portafoglio stabile e apprezzamento
- Felice con una quantità limitata di rischio e il ritorno imminente
- Investe principalmente in azioni e cerca di aumentare la diversificazione
Aggressivo
- Prevalentemente investito in azioni e titoli azionari
- Accetta i cali del mercato alla ricerca di guadagni a lungo termine
- Non userò denaro per almeno un decennio o più
Molto aggressivo
- Elevate aspettative di rendimento, con il 90% o più di investimenti in azioni
- Aspettarsi di utilizzare denaro in 15 anni o più
Conclusioni
Una buona strategia di investimento si basa su ciò che si sente a proprio agio nel contribuire e su ciò che si è disposti ad accettare in cambio.
Se l’idea di perdere denaro spaventa, è probabile che si abbia una tolleranza al rischio conservativa. Se, invece, si è disposti a cercare il massimo rendimento possibile, anche a costo di potenziali perdite, si avrà una strategia di investimento più aggressiva.
È importante ricordare che la propria tolleranza al rischio può cambiare nel tempo, variando in base a fattori come stipendio, disponibilità finanziaria e età. All’inizio della carriera, quando si dispone di pochi soldi da investire, si potrebbe essere moderati negli investimenti. Man mano che si guadagna più denaro, si potrebbe diventare più aggressivi. Tuttavia, avvicinandosi alla pensione, si potrebbe tornare a essere più conservatori.
Probabilmente cambierai la tua asset allocation in base alla tua tolleranza al rischio in continua evoluzione.
Domande e risposte (FAQ)
Ora risponderemo ad alcune delle domande più comuni riguardo alla tolleranza al rischio e agli investimenti.
Come posso determinare la mia tolleranza al rischio?
Per determinare la tua tolleranza al rischio, valuta attentamente le tue preferenze, obiettivi finanziari, orizzonte temporale e situazione finanziaria. Puoi anche considerare di completare un questionario sulla tolleranza al rischio per aiutarti a identificare il tuo profilo di investitore.
Posso cambiare la mia tolleranza al rischio nel tempo?
Sì, la tua tolleranza al rischio può cambiare nel tempo a causa di diversi fattori, come cambiamenti nella tua situazione finanziaria, obiettivi di vita o età. È importante rivedere periodicamente la tua tolleranza al rischio e apportare eventuali aggiustamenti al tuo portafoglio di investimenti di conseguenza.
Come posso adattare il mio portafoglio alla mia tolleranza al rischio?
Una volta che hai determinato la tua tolleranza al rischio, dovresti cercare di costruire o adattare il tuo portafoglio di investimenti in modo che sia coerente con il tuo profilo di investitore. Ciò potrebbe includere la diversificazione tra diverse classi di attività, settori e aree geografiche, nonché l’allocazione di risorse a titoli a reddito fisso e azionario in base alla tua propensione al rischio.
Qual è il rapporto tra tolleranza al rischio e rendimento degli investimenti?
In generale, esiste una relazione positiva tra tolleranza al rischio e rendimento degli investimenti. Gli investitori che sono disposti ad accettare un maggiore grado di rischio possono potenzialmente ottenere rendimenti più elevati nel lungo termine. Tuttavia, investire in asset più rischiosi comporta anche un maggiore potenziale di perdite. Pertanto, è importante trovare un equilibrio tra il desiderio di ottenere rendimenti elevati e la capacità di tollerare le fluttuazioni del mercato.
Cosa posso fare se la mia tolleranza al rischio è bassa, ma ho bisogno di un rendimento elevato?
Se la tua tolleranza al rischio è bassa, ma hai bisogno di un rendimento elevato per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari, potresti dover considerare di assumere un po’ più di rischio di quanto ti senti a tuo agio. Tuttavia, prima di farlo, è importante valutare attentamente la tua situazione finanziaria e capire se e come aumentare il livello di rischio del tuo portafoglio in modo appropriato.
Resta aggiornato sulle nostre notizie
Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguite Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter. Non esitate a condividere le vostre opinioni e/o esperienze commentando i nostri articoli.
Per restare aggiornati sulle notizie pubblicate sul nostro portale attiva le notifiche dal pulsante verde in alto (Seguici) o iscriviti al nostro canale Telegram di Dove Investire
“Dove Investire” ti aiuta a comprendere come investire i tuoi risparmi nel modo migliore
Le Nostre analisi sono puntuali e precise e ti permetteranno di districarti nel Trading, e i Pattern, nel capire come poter Diversificare i tuoi investimenti, come Investire nel lungo Termine e come capire la Fiscalità.
Non abbiamo la bacchetta magica ma cerchiamo di offrirti sempre informazioni dettagliate e reali per poter Investire in maniera informata conoscendo più a fondo i Mercati e le loro regole. “Dove Investire” è il tuo portale di approfondimento sugli Investimenti.