Oltre a sapere come e dove investire, prima di affrontare qualsiasi investimento finanziario è necessario sapere quali principi etici seguire.
Le attività finanziarie come noto sono a base laica e quindi i servizi di investimento offerti lasciano esclusivamente al risparmiatore la responsabilità di operare in accordo ai propri principi morali. Sia che si tratti di investimenti speculativi o meno, qualsiasi forma di investimento finanziario comporta dei rischi e come tale va affrontato con le adeguate conoscenze.
L’attività di investimento è effettuata in un’ottica di breve, medio o lungo periodo con l’obiettivo di ottenere una equa remunerazione tramite i dividendi senza azzardi sulle attese di rendimento sul capitale.
Come mantenere un profilo personale adeguato? Questi i principi etici da seguire prima di investire:
- investire il solamente quella parte di denaro che si può rischiare;
- investire in attività etiche;
- evitare lo studio e l’acquisto di qualsiasi strumento finanziario studiato per la ricerca del profitto a breve e brevissimo termine;
- evitare la ricerca del profitto tramite attività a breve e brevissimo termine in quanto attività speculative e non di investimento;
- evitare l’attaccamento psicologico all’idea di far denaro.
Detto questo è bene fare una riflessione su denaro e il peso che questo a in noi e nella vita di tutti i giorni.
Dalla prefazione del libro “il denaro in testa” di V.A.- Rizzoli, il denaro è “capace di riempire la testa dell’uomo come in una possessione”.
La vita delle persone ruotano intorno ai soldi, al desiderio di possederli, alla paura di perderli: l’ossessione, la dipendenza, l’angoscia, … si finisce per ridurre una società al denaro come misura del valore non solo delle cose, ma della stessa persona.
L’uomo a una sola dimensione. Nella follia da denaro si corre il rischio di sostituire le banconote agli affetti.
“La società del denaro non coglie la bellezza del mondo e neanche il suo affanno, riduce l’uomo a un salvadanaio che si può rompere troppo facilmente, lasciando solo dei cocci.
Questa è la follia, oggi talmente diffusa da sembrare normale. Ma non lo è”.
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