
Negli ultimi anni i mercati azionari hanno vissuto fasi di volatilità estrema, caratterizzate da cicli rialzisti rapidi seguiti da correzioni altrettanto brusche. Questo scenario porta molti investitori a domandarsi se non sia meglio restare liquidi, in attesa di tempi migliori.
La realtà è che nessuno può prevedere con precisione quando arriverà un vero crollo dei mercati. Proprio per questo motivo diventa fondamentale avere una strategia di investimento chiara, che non si basi su previsioni ma su principi solidi. Uno di questi è il value investing, un approccio che punta a selezionare aziende sottovalutate con fondamentali stabili, capaci di generare utili e dividendi anche nelle fasi difficili.
Questo metodo non solo riduce il rischio di perdite permanenti, ma consente di trasformare le correzioni in un’occasione per rafforzare il portafoglio.
Restare investiti al 100%: il valore della disciplina
Molti investitori commettono l’errore di uscire dai mercati quando temono un ribasso, rimanendo però esclusi dai rimbalzi successivi. Chi applica il value investing tende invece a mantenere il capitale costantemente allocato in aziende selezionate, accettando la volatilità a breve termine per beneficiare della crescita a lungo periodo.
Un portafoglio costruito con questa logica non si basa su scommesse di breve periodo, ma su titoli con multipli contenuti, spesso con un rapporto prezzo/utili vicino a 10 e dividendi sostenibili. Anche in caso di forte correzione, queste società continuano a generare utili, distribuire dividendi e creare valore reale per l’azionista.
La disciplina è ciò che distingue un approccio speculativo da una vera strategia di investimento. Restare esposti non significa sottovalutare i rischi, ma affrontarli con strumenti concreti e con la consapevolezza che il tempo è alleato di chi investe con metodo.
Il ruolo del portafoglio diversificato
Una parte fondamentale di questa filosofia è la diversificazione. Avere un portafoglio composto da più titoli consente di ridurre l’impatto negativo di eventuali crisi settoriali o aree geografiche instabili.
Nella pratica, questo si traduce in:
- esposizione bilanciata tra più comparti economici;
- inserimento di aziende con dividendo attraente e prospettive di crescita stabili;
- gestione attiva della liquidità disponibile, utilizzata per incrementare le posizioni quando emergono valutazioni più convenienti.
In un portafoglio ben strutturato, i ribassi non diventano una minaccia ma un’occasione per aumentare l’esposizione su titoli di qualità a prezzi più interessanti.
Cosa succede se arriva un crash di mercato?
La domanda chiave per ogni investitore resta sempre la stessa: cosa fare se il mercato dovesse crollare?
L’approccio del value investing offre tre risposte concrete:
- Titoli solidi: aziende acquistate con multipli bassi continueranno a generare flussi di cassa anche in fase di ribasso, mantenendo intatto il valore di lungo periodo.
- Reinvestimento dei dividendi: il flusso costante di cedole permette di acquistare nuove quote a prezzi più bassi, accelerando il compounding.
- Strumenti di copertura: inserire hedge sulla volatilità consente di bilanciare temporaneamente il portafoglio e ridurre l’impatto di correzioni violente.
Questo significa che non serve temere un crash, ma piuttosto prepararsi a gestirlo con metodo, trasformando la paura in un’occasione.
Come investire oggi: la logica del rendimento atteso
Un altro aspetto fondamentale di questa strategia è la definizione di criteri di acquisto basati sul rendimento atteso.
Se le prospettive indicano un ritorno vicino al 10% annuo, si apre una posizione intermedia.
Se il rendimento stimato sale al 15%, la posizione diventa completa.
Questa regola consente di evitare decisioni impulsive, mantenendo sempre un legame diretto tra il prezzo pagato e il potenziale valore generato. Non è la previsione del mercato a guidare le scelte, ma la convenienza dell’investimento rispetto ai fondamentali.
Perché il value investing resta vincente
Parlare di investimenti significa anche distinguere tra strategie di breve periodo e approcci che hanno dimostrato la loro validità nel tempo. Il value investing è una di queste: si concentra su dati concreti, non sulle emozioni.
Chi adotta questo metodo non insegue i rialzi momentanei, ma costruisce ricchezza solida attraverso aziende reali, dividendi e reinvestimenti. In sintesi, è la strategia che permette di restare investiti oggi senza timore di ciò che accadrà domani.
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