Chi non ha mai investito in borsa fino ad oggi? Le azioni di borsa sono sicuramente uno degli investimenti più comuni utilizzati dai piccoli risparmiatori.
Ha far esplodere questo tipo di investimento da parte di persone comuni, è stata la bolla della new economy prima del 1999. In quegli anni la crescita straordinaria della borsa, in grossa parte dovuto all’era delle privatizzazioni dei colossi aziendali di stato e della conseguente loro quotazione ai listini milanesi, ha spinto molti piccoli e grandi risparmiatori ad investire nei titoli di borsa.
Purtroppo la salita non durò molto e nel 1999 è iniziato il processo di inversione di tendenza con una conseguente crisi delle borse. Negli anni a seguire molti risparmiatori hanno visto scendere il valore delle proprie azioni fino ad un decimo del loro valore.
Tutto questo ha in qualche modo allontanato molti risparmiatori dall’investimento azionario, fino a poco tempo fa, quando le borse hanno iniziato una fase di inversione riportando segni più nei principali listini.
Prendendo in esame l’indice della borsa italiana, negli ultimi anni ha fatto registrare performance di tutto rispetto: Performance 6 mesi: +14,68%; Performance 1 anno +21,66%; Performance 2 Anni +23,28% (dati aggiornati al 13 febbraio 2014).
Grazie a questo momento positivo delle borse, oggi l’interesse verso l’investimento azionario sta tornato ad essere forte e le possibilità di guadagno sono reali.
Ora per chi ha deciso di investire in borsa, il primo passo è quello di scegliere i titoli su cui investire. Una scelta non facile che si divide su diversi settori come bancari, assicurativi, petroliferi, farmaceutici, ecc. ecc.
Prima di fare qualsiasi scelta, è necessario esaminare con attenzione le azioni della società su quale investire. Bisognerebbe conoscerne la storia, i bilanci, le prospettive future, quella che in gergo si chiama analisi fondamentale. Un lavoro molto impegnativo che non sempre alla portata di tutti.Quello che conta per decidere su quali titoli su cui investire è la diversificazione. Una diversificazione che deve essere fatta in diversi settori, come per esempio quelli del mercato tradizionale e titoli del nuovo mercato (alta tecnologia o servizi).
Un buon portafoglio azionario è quello meglio diversificato; un esempio puntare su uno o due titoli petroliferi, un bancario, un titolo del nuovo mercato che abbia buone prospettive future. Spesso i titoli di borsa più comuni e chiacchierati sono soggetti a speculazioni che si traducono quasi sempre in performance deludenti.
Un consiglio per la scelta dei titoli su cui investire è quella di osservare il grafico dell’ultimo anno e capire se una buona propensione costante alla crescita. Se l’andamento è altalenante con alti e bassi molto ampi, meglio starci lontano, le fasi di entusiasmo si alterneranno con momenti di delusione.
Un ultimo consiglio ma sicuramente quello più importante è quello di osservare abbastanza costantemente le proprie azioni e nel caso si verificano delle performance negative, meglio vendere queste azioni limitando le perdite. Sperare che possano portare a risalire è l’errore più comune e più grande che un investitore può commettere.
La regola per guadagnare in borsa è “limitare le perdite e lasciare correre i profitti“.
Spero che questo articolo ti possa dare qualche indicazione giusta per investire nel miglior modo.