
Donald Trump torna a far parlare di sé con dichiarazioni che scuotono Wall Street. Con toni da venditore ottimista, ha affermato: “Meglio che usciate e compriate azioni ora, perché questo Paese sarà come un razzo pronto al decollo”. Ma vale davvero la pena seguire questo suggerimento e investire nel mercato azionario oggi?
Esaminiamo nel dettaglio il contesto macroeconomico, le variabili chiave e una strategia ragionata per chi desidera costruire ricchezza nel lungo termine.
Il precedente che ha fatto volare i mercati
Non è la prima volta che Trump lancia un’esortazione simile. Solo un mese fa, aveva definito il momento “perfetto per acquistare”. Poche ore dopo, la Casa Bianca annunciava una pausa di 90 giorni sui dazi commerciali, evento che ha provocato un rally del mercato con un'impennata vicina al 10% nell’arco di una sola giornata.
Il messaggio, allora come oggi, è chiaro: Trump lega il potenziale rialzista del mercato alle sue politiche economiche. Tuttavia, questa volta la situazione presenta alcune incognite che meritano un’analisi più attenta.
8 luglio: una data cruciale per i mercati
Il mondo finanziario guarda con apprensione all’8 luglio, giorno in cui scadrà la sospensione temporanea dei dazi. Le ipotesi sono due:
- Se i dazi verranno ridotti o non rinnovati, l’euforia potrebbe tornare a spingere gli indici.
- Se verranno ripristinati o aumentati, si rischia una nuova ondata di vendite.
Trump ha recentemente dichiarato che “l’80% di dazi alla Cina sembra corretto”, un valore elevato ma comunque inferiore rispetto all’attuale livello del 145%. La decisione finale sarà presa dal segretario al Tesoro, Scott Bent, e fino a quella data l’incertezza continuerà a dominare i mercati.
L’altra variabile chiave: i tassi d’interesse
Oltre ai dazi, gli investitori devono tenere sotto controllo l’orientamento della Federal Reserve. Contrariamente a quanto vorrebbe Trump, la banca centrale ha chiarito che non prevede tagli ai tassi a breve, preoccupata dall’effetto inflattivo dei dazi commerciali.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha parlato apertamente di rischi di stagflazione: inflazione alta, crescita in stallo e aumento della disoccupazione. Un mix pericoloso che rappresenta lo scenario più temuto dagli economisti.
Secondo Powell, mantenere i tassi alti è necessario per evitare una perdita di controllo sui prezzi. Trump, invece, sostiene che i costi sono già in calo e che l'inflazione è sotto controllo. Da qui la sua accusa diretta alla Fed: “Jerome Powell è un pazzo che non capisce nulla”, ha affermato senza mezzi termini.
Come dovrebbe muoversi un investitore?
Chi segue i mercati con regolarità conosce bene la tentazione di reagire d’impulso alle notizie. Ma fare trading basandosi sui tweet dei politici è una strategia fragile e pericolosa. La vera differenza la fa il tempo, non la reazione immediata.
Investire non significa prevedere cosa accadrà tra una settimana o un mese, ma puntare su asset solidi con orizzonti temporali di 10, 20 o 30 anni. Se si crede nella crescita strutturale dell’economia americana, allora ogni correzione dei mercati può rappresentare un’occasione di accumulo.
Strategie concrete per affrontare l’incertezza
Un approccio intelligente è quello della mediazione del prezzo nel tempo (dollar cost averaging), cioè investire a cadenza regolare, indipendentemente dall’andamento del mercato. È la filosofia dell’ABB: Always Be Buying.
Acquistare quote dell’indice S&P 500 o di ETF sul mercato totale consente di costruire nel tempo una posizione crescente in asset produttivi. E se il mercato scende? Ottimo, si acquistano quote a prezzi scontati. Se sale? Bene, si continua a investire con disciplina.
Chi desidera un coinvolgimento maggiore può seguire l’approccio tattico, analizzando dove sta fluendo la liquidità globale per identificare opportunità in settori di nicchia o in società specifiche, ma in tal caso è essenziale saper leggere i bilanci, valutare multipli e comprendere i trend di mercato.
Meglio investitore che trader
Il trading può sembrare eccitante, ma nella maggior parte dei casi porta a perdite sul lungo periodo. I dati parlano chiaro: la stragrande maggioranza dei trader perde denaro in un orizzonte decennale.
Chi sceglie la via dell’investimento paziente e consapevole tende a costruire ricchezza vera. È meno spettacolare, ma molto più efficace. In definitiva, se l’obiettivo è diventare ricchi, meglio smettere di inseguire il brivido del mercato e iniziare a costruire, un passo alla volta.
Conclusione: Trump ha ragione? Dipende da te
Le parole di Trump potrebbero rivelarsi profetiche oppure no. Ma la domanda giusta non è “comprare adesso?” bensì “sto seguendo una strategia coerente con i miei obiettivi?”. Se la risposta è sì, non servono consigli di nessun esperto, basta continuare a investire, con pazienza, disciplina e un orizzonte lungo.
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