Tassi e Quantitative Easing invariati, le scelte di Draghi danno forza all’Euro

Nella riunione di ieri sulla politica monetaria della Bce, il presidente Mario Draghi conferma le previsioni della vigilia e prosegue il suo orientamento ultra-accomodante e lasciando invariati i tassi di interesse e il Quantitative Easing.

Al centro della politica monetaria della Bce è proprio il Quantitative Easing; il piano di acquisti proseguirà fino alla scadenza di marzo al ritmo di 80 miliardi di euro al mese e da aprile fino al dicembre del 2017  (o anche oltre), se necessario verrà scalato a 60 miliardi di euro al mese.

Le parole di Draghi sono chiare:

“Non intendo speculare su un rialzo dei tassi prima della fine del Qe”

La reazione sui mercati finanziari non si è fatta attendere con l’Euro in forte salita dopo le parole di Draghi.

Il cambio euro/dollaro ha da subito accelerato al rialzo fino a raggiungere i massimi intraday a 1,0615 per poi ritracciare ma rimanendo in prossimità dei 1,0600.

La salita dell’Euro potrebbe non durare molto

Dopo la BCE, il focus di oggi è per il dato disoccupazione Usa, che se i dati confermeranno le attese, già alla prossima riunione della FED di marzo, ci si aspetta un rialzo dei tassi (il primo dei tre previsti nel 2017) che darà certamente forza al Dollaro nei confronti delle contro-valute, euro compreso.

Report Euro/Dollaro di oggi 10 marzo

Questa mattina la coppia di valute si trova a quota 1,0600 USD. Se l’euro dovesse continuare a salire e rompere il livello di resistenza a 1,0630 USD, l’obiettivo sarà quello di raggiungere e testare zona 1,0643 USD.

Se l’euro dovesse invece scendere sotto il supporto a 1,0525, cercherà di raggiungere il prossimo supporto a 1.0513 e in caso di ulteriore rottura, il trend al ribasso continuerà verso 1,0490 USD.

Questo il grafico Euro/Dollaro in tempo reale

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