27 Luglio, 2024
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    Analisi dei mercatiRiuscirà la Bank of England a frenare il crollo della Sterlina?

    Riuscirà la Bank of England a frenare il crollo della Sterlina?

    Riuscirà la Bank of England (Boe) a frenare il crollo della Sterlina? Analisi di Federico Vetrella, Market Strategist presso IG, broker leader nel trading online e turbo24.

    Domani la Bank of England dovrà decidere sull’intensità del rialzo dei tassi di interesse. La decisione della BoE sarà sotto i riflettori a causa delle difficoltà economiche del Regno Unito e dell’andamento della sterlina.

    Le possibili decisioni della BoE

    La morte inaspettata della regina Elisabetta II ha ritardato di una settimana la riunione dell’MPC (Monetary Policy Committee) che sarà quindi tenuta domani a metà della seduta di Borsa.

    Il consensus stima un aumento da 50 punti base anche se l’effettiva intensità del rialzo del tasso di riferimento (che per la BoE è il tasso REPO) è ancora fonte di dibattito. A complicare la situazione rispetto alla scorsa riunione dei primi di agosto, vi è la nuova Premier Liz Truss che ha in programma un piano di calmieramento delle bollette che fissa un tetto a circa £2500, per un esborso totale da parte del governo di ben £150 miliardi.

    Il piano porterà l’inflazione a scendere nel breve termine anche se questa continuerà a rimanere elevata nel medio periodo.

    Di conseguenza, i trader stanno scommettendo su un rialzo molto aggressivo da parte della BoE che segue l’aumento della scorsa riunione di 50 punti base, il più ampio da 27 anni, e che ha portato i tassi fino al livello dell’1,75%. Infatti, alcuni credono che la BoE sia pressata su più fronti per un aumento da 75 punti base che porterebbe il tasso REPO fino al livello del 2,50%.

    A supporto di ciò vi è anche una questione di reputazione. Infatti, un eventuale aumento dei tassi di minore entità lascerebbe la banca centrale inglese dietro a tutte le sue controparti (in termini di livello dei tassi). Infatti, la BCE ha aumentato i tassi di interesse di 75 punti base e la FED, molto probabilmente, seguirà la stessa direzione nella decisione di questa sera.

    Il rischio di una scelta sui tassi di interesse troppo accomodante è che il mercato affossi la sterlina inglese che venerdì scorso ha già toccato un minimo di 37 anni contro il dollaro a 1,1350, alimentando ulteriormente le pressioni inflazionistiche.

    Questo potrebbe dunque indurre la BoE a mantenere una certa aggressività nonostante i fondamentali macroeconomici britannici mostrino una particolare debolezza.

    Alcune indiscrezioni mostrano tuttavia come la maggioranza dei membri dell’MPC sia favorevole ad un aumento da 50 punti base mentre solo un membro, Silvana Tenreyro, ha preso una linea più accomodante e propone un aumento da “soli” 25 punti base.

    Inoltre, sarà interessante capire se la Bank of England continuerà a proporre il suo piano di quantitative tightening che potrebbe mettere ulteriore pressione ai rendimenti dei titoli di stato britannici.

    Andamento GBP

    La sterlina sta ormai patendo da circa un mese il mix di effetti generati dall’inflazione galoppante (+9,9% a/a nel mese di agosto), da un dollaro molto forte e da un deterioramento dei fondamentali macroeconomici nel Regno Unito. Il cambio GBP/USD si è dunque ormai stabilmente portato sui minimi da 37 anni a 1,1344.

    In particolare, la causa principale rimane il super-dollaro, guidato dalle manovre di politica monetaria della Federal Reserve, che non accenna a diminuire il suo rafforzamento, previsto in ulteriore accelerazione verso la fine dell’anno in corso.

    Riguardo all’outlook sulla sterlina, molto potrebbe dipendere dalle decisioni di domani della BoE. Infatti, un aumento da 75 punti base, allineerebbe l’aggressività della banca centrale britannica con quella delle sue controparti statunitense ed europea. Questo potrebbe spingere il cambio GBP/USD oltre la prima resistenza di breve periodo fissata a 1,14, ulteriori allunghi solo dopo il target strategico di 1,1462.

    Al contrario, un atteggiamento più da “colomba” da parte della banca centrale britannica porterebbe al cedimento dei supporti a 1,13, verso obiettivi short ipotizzabili a 1,1150.

    Commento a cura di Federico Vetrella, Market Strategist di IG Italia

    Su IG

    IG è uno dei broker più importanti e affermati nel trading online. Offre accesso a oltre 17.000 mercati e conta 400.000 clienti a livello globale. Il Gruppo, presente sul mercato dal 1974, è quotato al FTSE 250 del London Stock Exchange ed è autorizzato dalle maggiori autorità di regolamentazione (CONSOB, BaFin e FCA) in tutti i mercati in cui opera. Presente in 16 paesi, IG è attiva in Italia dal 2006 ed è stata il primo operatore ad offrire CFD (i .c.d. “contratti per differenza”) sul mercato locale. Oggi è guidata da Fabio de Cillis, Country Manager per l’Italia.

    Nel 2019 la BaFin ha approvato e autorizzato il prospetto di base dei Turbo24 e la creazione di Spectrum Markets, il primo sistema multilaterale di negoziazione (“MTF”) pan-europeo per lo scambio di certificati Turbo di IG quotati 24 ore su 24. Il Gruppo è dotato di una piattaforma innovativa, efficiente e sicura, disponibile anche su app per smartphone e tablet, con possibilità di fare trading direttamente dai grafici. IG offre inoltre analisi e news in tempo reale e un’offerta formativa molto ampia. I clienti possono negoziare sui principali mercati finanziari globali, che includono indici, valute, azioni, criptovalute e materie prime, utilizzando un’ampia gamma di strumenti a leva, tra cui i certificati Turbo24, i CFD, le barrier e le vanilla options. Nel 2020 IG è stata premiata agli Italian Certificate Awards, risultando prima classificata nella categoria “Premio alla capacità di innovazione”.

    Fare trading comporta dei rischi. I certificati sono strumenti finanziari complessi ad alto rischio di perdita di capitale. Le perdite dei clienti professionali possono eccedere i loro depositi. IG è un nome commerciale di IG Europe GmbH. IG Europe GmbH (società costituita nella Repubblica Federale di Germania e iscritta al Registro delle Imprese di Francoforte al n. HRB115624, con sede legale a Westhafenplatz 1, 60327 Francoforte) è autorizzata e regolamentata nella Repubblica Federale di Germania dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht e dalla Deutsche Bundesbank al n. 148759 ed è iscritta al Registro delle Imprese di Investimento Comunitarie con Succursale tenuto dalla CONSOB al n. 170. P. IVA 10372620962. IG Europe GmbH Filiale Italiana ha sede in Via Paolo da Cannobio 33, 20122 Milano, Italia. IG presta servizi di “execution-only” ovvero di mera esecuzione di ordini senza consulenza. Le informazioni presenti in questo documento non contengono (e non si deve in alcun modo supporre che contengano) raccomandazioni o consigli in ambito di investimenti, né uno storico dei nostri prezzi di negoziazione, né un’offerta o un sollecito a intraprendere un’operazione su un certo strumento finanziario. Le informazioni fornite non devono essere intese quali raccomandazioni personalizzate a un cliente, riguardo a una o più operazioni relative ad un determinato strumento finanziario in quanto diffuse ad un pubblico indifferenziato mediante canali di comunicazioni di massa. IG non può essere ritenuta in alcun modo responsabile per l’uso che si possa fare delle informazioni qui contenute e degli eventuali risultati che si potrebbero generare in base all’impiego di tali informazioni. Non si assicura inoltre l’accuratezza e la completezza delle suddette informazioni, che pertanto vengono usate e interpretate a proprio rischio. La ricerca inoltre non intende rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non è stata condotta in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e pertanto deve essere considerata come una comunicazione in ambito di marketing.
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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 20 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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