Prosegue il trend rialzista del petrolio spinto dalla decisione del taglio della produzione concordato dai principali produttori Opec e non-Opec.
Le quotazioni del petrolio (Wti) nelle ultime ore hanno superato i 53,60 dollari per barile e con buone probabilità i prezzi continueranno a salire anche nel primo trimestre del nuovo anno.
Alcuni analisti, compresa la Goldman Sachs, prevede che il prezzo del petrolio possa arrivare ai 59 dollari al barile nei primi mesi del 2017, quando ci sarà realmente il taglio della produzione.
Dalle previsioni della Goldman Sachs però si legge una nota importante che, nonostante le prospettive siano rialziste nel breve periodo, difficilmente i prezzi si manterranno a lungo sopra ai 50 dollari in quanto nei prossimi mesi si porterebbe assistere ad un incremento della produzione del petrolio da scisto statunitense e di quella di altri produttori a basso costo.
Al momento il grafico del petrolio parla chiaro, il trend è rialzista e l’obbiettivo di prezzo indicato il precedenza a 59 dollari per barile è reale.
Questi i livelli operativi di breve periodo
Durante le ore di trading di ieri, il prezzo del petrolio ha aumentato il suo valore da 53,18 a 53,49 dollari per barile. Questa mattina le quotazioni si trovano a quota 53,68 dollari.
Se il petrolio dovesse continuare a salire e rompere il livello di resistenza a 53,90 dollari, il prossimo obiettivo sarà quello di raggiungere e testare zona 54,30 dollari e se il trend continua, il prossimo livello importante è a 54,88 dollari al barile.
Se i prezzi dovessero invece scendere sotto il supporto 53 dollari, cercherà di raggiungere il prossimo supporto a 52,42 dollari e in caso di ulteriore rottura, il trend al ribasso continuerà verso 52 dollari al barile.
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