Il mondo dei mercati finanziari è un universo in costante evoluzione, un organismo vivente che non si limita a riflettere la realtà del presente, ma si proietta con determinazione verso il futuro.
Gli analisti, veri e propri oracoli dell’economia, si adoperano per formulare previsioni e stime, cercando di anticipare i risultati che le aziende potrebbero riportare nei prossimi bilanci. Queste previsioni, spesso criptiche e complesse, nascondono però informazioni di grande valore, capaci di influenzare l’andamento della borsa e di orientare le decisioni degli investitori.
Analisi Trimestrale dell’S&P500: Un Barometro dell’Economia
Per comprendere a pieno le dinamiche dei mercati azionari, è utile partire da un’analisi dettagliata delle previsioni per i vari trimestri dell’S&P500, uno degli indici più rappresentativi dell’economia globale. Queste stime si concentrano in particolare sugli EPS (Earnings Per Share), ovvero gli utili per azione, un indicatore fondamentale della salute finanziaria di un’azienda.
Nel primo trimestre dell’anno, gli EPS hanno registrato una flessione media del 2%. Per il secondo trimestre, le stime indicano un ulteriore calo, pari al -6,4%. Questi dati, pur essendo negativi, non devono però allarmare: il primo trimestre è ormai alle spalle, mentre il secondo trimestre del 2023 si è concluso a giugno, e le cifre definitive saranno presto disponibili.
La situazione, tuttavia, mostra segnali di inversione di tendenza nella seconda metà dell’anno. Nel terzo trimestre, infatti, si prevede un incremento dello 0,8%, mentre il vero e proprio “boom” è atteso per la fine dell’anno: nel quarto trimestre, gli EPS dovrebbero crescere dell’8,2%.
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I Settori Trainanti della Crescita
Non tutti i settori economici contribuiscono allo stesso modo alla crescita degli utili. Nove degli undici settori che compongono l’indice S&P500 prevedono una crescita positiva nel quarto trimestre del 2023. Tra questi, cinque settori – utilities, comunicazioni, beni di consumo discrezionali, tecnologie dell’informazione e finanza – prevedono una crescita a due cifre.
Il settore energetico, invece, mostra i dati più preoccupanti, con un forte calo degli utili. Questa flessione è però facilmente spiegabile se si considera l’andamento del settore alla fine del 2022, quando i costi dell’energia avevano raggiunto livelli stratosferici, con il petrolio a picco. Le aziende energetiche, in quel periodo, hanno registrato utili elevati, vendendo energia a prezzi esorbitanti senza dover affrontare aumenti significativi nei costi di produzione. Ora, con la situazione energetica che si è stabilizzata, queste aziende segnaleranno utili medi, non più ai livelli straordinari del passato.
Le Grandi Aziende al Comando della Crescita
Nonostante la varietà dei settori economici, sono poche le aziende che danno un contributo decisivo alla crescita degli utili. Se si escludessero dalla media due settori in particolare – quello delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione – l’aumento dell’EPS scenderebbe dall’8,2% al 3,9%.
Alcune aziende di grande dimensione hanno registrato performance straordinarie. Tra queste spiccano Apple, con un incremento di oltre il 50%, Microsoft, con un aumento di oltre il 40%, Meta, con un balzo del 140%, Nvidia, con un incremento del 200%, e Tesla, con un aumento del 110%. Queste poche aziende, grazie al loro elevato valore di mercato, hanno contribuito a innalzare la media dell’S&P500.
Le Ragioni di un Ottimismo Cautelato
Le stime ottimistiche e la buona performance in borsa possono essere ricondotte a due fattori principali.
Il primo è di natura stagionale. Con l’arrivo della fine dell’anno e del periodo natalizio, molte aziende lanciano offerte speciali. Aziende come Amazon, nel settore dell’e-commerce, o Meta, che raccoglie le pubblicità di vari attori che cercano di promuovere le loro offerte, vedono i loro profitti aumentare significativamente.
Il secondo fattore riguarda la politica monetaria della Fed e l’aumento dei tassi di interesse. Dopo dieci aumenti consecutivi del costo del denaro, la Fed ha fatto una pausa a giugno, lasciando intendere che potrebbero esserci ulteriori aumenti. Questo cambio di rotta, unito a segnali di un miglior controllo dell’inflazione, soprattutto negli Stati Uniti, ha permesso al mercato di vedere una luce in fondo al tunnel.
Conclusione
In questo articolo abbiamo parlato di stime e previsioni, ma presto avremo a disposizione i dati definitivi dei rapporti trimestrali. Questi ci permetteranno di avere un quadro più preciso di ciò che è accaduto nel secondo trimestre del 2023 e di ciò che ci si può aspettare per i periodi successivi. Di conseguenza, gli investitori e gli analisti potranno farsi un’idea più precisa della seconda metà dell’anno, e il mercato reagirà di conseguenza.
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