Il panorama economico europeo si tinge oggi di un cauto ottimismo grazie a segnali positivi provenienti dall’Italia e dal mercato obbligazionario della zona euro. Vediamo nel dettaglio i fattori che stanno contribuendo al rafforzamento dell’euro.
Mercato del Lavoro Italiano Inaspettatamente Positivo
Un calo inaspettato della disoccupazione in Italia, scesa dal 7,1% al 6,9% ad aprile rispetto alle previsioni di un aumento al 7,3%, sta dando slancio all’euro. Questo dato si aggiunge al calo del tasso di disoccupazione nell’intera zona euro, passato dal 6,5% al 6,4%.
L’economia italiana ha mostrato molte sorprese, superando le grandi economie di Germania e Francia, tutte impegnate a fermare il declino delle loro attività economiche, eliminare il sentiment negativo e ripristinare la crescita. Queste economie necessitano di un supporto reciproco per sostenere questa tendenza.
Attività Manifatturiera e Domanda Interna
Ad esempio, l’attività manifatturiera in Italia non è riuscita a mantenere la stabilità registrata ad aprile ed è tornata a contrarsi questo mese, a causa delle condizioni della domanda interna e della debolezza degli ordini di esportazione, secondo il rapporto PMI di S&P Global.
Il Mercato dei Titoli di Stato
Un sostegno fondamentale per la moneta unica è il mercato obbligazionario della zona euro, che ha affrontato condizioni di domanda difficili a causa della superiorità dei rendimenti dei Treasury statunitensi, sia a livello reale che nominale. I rendimenti dei titoli di Stato italiani a dieci anni, aggiustati per l’inflazione locale o regionale, sono i più alti tra i loro omologhi nella zona euro e superano quelli dei Treasury statunitensi.
Aste dei Titoli di Stato
Oggi abbiamo assistito alla migliore performance delle aste dei titoli di Stato italiani a dieci anni da gennaio, con un rapporto di copertura di 1,5. Questo risultato arriva una settimana dopo che i titoli tedeschi con la stessa scadenza hanno registrato la loro migliore asta dell’anno con un rapporto di copertura di 2,8.
Questo miglioramento della domanda per i titoli nella zona euro si verifica mentre i mercati anticipano un possibile taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che potrebbe iniziare il prossimo giugno. Pertanto, gli investitori potrebbero approfittare dei rendimenti relativamente alti di questi titoli in circolazione.
Tasso di Disoccupazione
Oggi abbiamo anche assistito a un calo inaspettato del tasso di disoccupazione in Italia dal 7,1% al 6,9% lo scorso aprile, contrariamente alle aspettative che prevedevano un aumento al 7,3%. Nella zona euro, la disoccupazione è scesa inaspettatamente dal 6,5% al 6,4%.
Prospettive Future
D’altra parte, il principale fattore negativo che affronta l’euro rimane l’incertezza riguardo ai tassi di interesse elevati. I mercati sono ancora divisi nelle aspettative su un possibile taglio o mantenimento dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, secondo il CME FedWatch Tool.
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