L’inflazione Usa è tornata a ruggire segnando un nuovo massimo da quattro decenni e rafforzando la determinazione della Fed ad aumentare in modo aggressivo i tassi di interesse che rischiano di ribaltare l’espansione economica.
L’inflazione negli Stati Uniti è arrivata al 9,1% nel mese di giugno, questa è l’inflazione più alta nel paese dal 1981, secondo i dati del Dipartimento del lavoro, in aumento dal livello dell’8,6% registrato nel mese di maggio.
Gli economisti si aspettavano che l’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti raggiungesse un nuovo massimo pluriennale dell’8,8% a giugno 2022. Questo è stato il quarto mese consecutivo in cui la cifra annuale principale ha superato le stime degli analisti
Il cosiddetto Core Consumer Price Index (CPI), che misura le variazioni del prezzo di beni e servizi, esclusi cibo ed energia, è salito dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 5,9% rispetto a un anno fa, al di sopra delle previsioni.
L’indice S&P 500 ha aperto in ribasso mentre i rendimenti dei Treasury a breve termine sono aumentati e il dollaro Usa si è rafforzato.
Le cifre roventi dell’inflazione riaffermano che le pressioni sui prezzi sono dilaganti e diffuse in tutta l’economia e incidono maggiormente sui salari reali, che sono i più bassi mai registrati nei dati fino al 2007.
I dati sull’inflazione manterranno i funzionari della Fed su un percorso politico aggressivo per frenare la domanda. I responsabili politici della Fed hanno già segnalato un secondo aumento di 75 punti base dei tassi di interesse alla fine di questo mese in un contesto di inflazione persistente. L’inflazione costantemente elevata aveva spinto i funzionari della Fed a impegnarsi nella più rapida serie di aumenti dei tassi dalla fine degli anni ’80, nel tentativo di domare l’inflazione.
La Federal Reserve statunitense a giugno ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base, il più grande aumento degli ultimi 28 anni, per arginare un’impennata dell’inflazione. Il presidente della Fed Jeremy Powell, in una conferenza stampa il mese scorso, ha affermato e chiarito che la banca centrale vuole vedere ‘prove convincenti’ che l’inflazione sta rallentando prima di frenare i suoi aumenti dei tassi.
Molti esperti hanno anche affermato che l’elevata inflazione negli Stati Uniti ha giustificato un altro aumento dei tassi in occasione del prossimo incontro del Federal Open Market Committee (FOMC), che si terrà il 27 luglio. Il FOMC è un comitato della Federal Reserve che decide i tassi di interesse statunitensi. Gli analisti ritengono che quando il FOMC si riunirà alla fine del mese, aumenterà i tassi ufficiali degli Stati Uniti di almeno 75 punti base.
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