27 Luglio, 2024
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    Analisi dei mercatiL'Immobiliare Europeo rischia di crollare

    L’Immobiliare Europeo rischia di crollare

    Scopri come il calo del settore immobiliare europeo potrebbe causare un crollo del mercato bancario e quali sono le conseguenze per l'economia reale. Monitora attentamente le condizioni del mercato del credito in un contesto di recessione economica

    Immobiliare Europeo rischia di crollare

    Il mercato immobiliare europeo è in difficoltà e questo potrebbe causare ulteriori problemi per il settore bancario.

    I temi trattati nell’articolo in breve:

    • Il settore immobiliare europeo è in calo e potrebbe crollare a causa di maggiori costi di finanziamento e di una possibile stretta del credito nel settore bancario europeo.
    • Le attività immobiliari rappresentano una voce fondamentale nei bilanci delle banche e quindi un fattore chiave della trasmissione del credito all’economia reale.
    • La Svezia sarà il primo banco di prova per valutare gli impatti negativi sul mercato immobiliare e bancario in un contesto di recessione economica.
    • È necessario monitorare attentamente le condizioni del mercato del credito, poiché potrebbero peggiorare in un contesto di recessione economica e causare ulteriori problemi per il settore immobiliare e bancario.

    Secondo i principali report previsionali, l’economia statunitense potrebbe scivolare in una recessione nei prossimi mesi. In tal caso, bisognerà osservare le condizioni dell’accesso al mercato del credito in possibile deterioramento, come possibile conseguenza dell’attuale crisi bancaria. Maggiori costi di finanziamento e probabili aumenti di capitale nel settore bancario europeo insieme ad una stretta del credito, potrebbero provocare il crollo del settore immobiliare europeo che è nuovamente in calo in questi giorni. La Svezia sarà il banco di prova di come questo settore indebolito potrà avere un impatto sull’economia e sulle banche.

    Un senso di sollievo prima che l’attenzione torni sul settore immobiliare europeo

    I titoli bancari, dell’energia e dei trasporti hanno guidato i guadagni ad inizio settimana sul mercato azionario anche grazie alla conferma che First Citizens ha completato l’acquisizione della Silicon Valley Bank (SVB).

    Il governo americano, attraverso la FDIC (agenzia che gestisce fondi del bilancio federale), ha fornito un forte incentivo a First Citizens per l’acquisizione, oltre ad un notevole sconto. Questo incentivo include una linea di credito di 70 miliardi di dollari e la copertura di perdite superiori a 5 miliardi di dollari sui suoi prestiti commerciali nei prossimi cinque anni.

    Il governo ha inoltre garantito un prestito di 35 miliardi di dollari alla banca. Sembra che una priorità per le autorità di regolamentazione statunitensi sia stata quella di evitare che SVB fosse rilevata da una delle grandi banche USA, cosa che invece dal punto di vista del mercato sarebbe stata la soluzione migliore.

    Ora l’attenzione si sposta sui titoli immobiliari in Europa. Emblematico il caso di Aroundtown, la terza più grande società immobiliare quotata in Borsa, che ha guidato i ribassi ad inizio settimana con un calo del 10%, aumentando le speculazioni riguardo ad una imminente ristrutturazione. La società possiede proprietà immobiliari nei Paesi Bassi, a Londra e in Germania, con un’esposizione patrimoniale di circa il 44% su edifici per uffici e del 31% su immobili residenziali.

    L’importanza delle attività immobiliari per le banche

    Le dinamiche intorno alle attività immobiliari sono importanti perché rappresentano una voce fondamentale nei bilanci delle banche e quindi un fattore chiave della trasmissione del credito all’economia reale.

    Le attività immobiliari e di private equity sono in gran parte quelle che vengono chiamate attività di 2° e 3° livello, ovvero che non hanno un prezzo ufficiale di negoziazione in Borsa in base al quale possono essere valorizzati e devono pertanto essere dedotti da valori esterni o da confronti con i prezzi di attività similari. Inoltre, gli asset più illiquidi sono quelli di 3° livello, prezzati utilizzando un modello matematico statistico. Molti asset immobiliari e di private equity rientrano in queste due categorie e di conseguenza l’impatto su questi livelli dovuto da un aumento dei tassi arriva con un ritardo significativo. Tuttavia, quando le valutazioni cambiano, si possono verificare impatti drammatici sul mercato.

    Le società immobiliari quotate in Borsa sono ora valutate a soli 0,66 volte il rapporto prezzo/valore di libro: questo implica che il mercato sta adeguando al ribasso le prospettive di profitti e che sta svalutando le attività immobiliari. Le dinamiche che si sono evolute durante la crisi bancaria sono incentrate su costi di finanziamento più onerosi, una ricerca di depositi a tassi più elevati, costi di rifinanziamento più alti sul capitale AT1 e più emissioni di azioni se i rendimenti AT1 dovessero rimanere ai livelli attuali.

    Il fattore ritardo e la necessità di monitorare il credito

    Il calo dei valori immobiliari amplificherà tutte le dinamiche sopra descritte e la Svezia sarà il primo banco di prova. Da lì si capirà cosa ci si potrà aspettare in altri Stati. La Svezia è infatti il Paese scandinavo in cui le famiglie accendono più mutui ipotecari su immobili rispetto a qualsiasi altro Paese, e quindi la sensibilità al ribasso di variazioni dei tassi di interesse è più elevata.

    Condizioni di credito più restrittive saranno il risultato naturale delle dinamiche spiegate sopra e saranno anche il fattore chiave di una possibile recessione economica che appare potenzialmente più probabile. L’indice principale del Conference Board degli Stati Uniti è sceso a livelli mai visti dal secondo trimestre del 2018 e il calo dal suo picco è vicino al 7%, leggermente superiore a quello osservato durante il dicembre 2007, quando l’economia statunitense entrò in recessione.

    Se diamo un’occhiata al sottocomponente dell’indice, chiamato Leading Credit Index, possiamo notare che oggi mostra condizioni di credito più restrittive (più alto è il valore, più le condizioni di credito sono restrittive) dai tempi della Grande Crisi Finanziaria. Pertanto, diventa necessario monitorare da vicino le condizioni del mercato del credito, poiché potrebbero peggiorare in un contesto di recessione economica e causare ulteriori problemi per il settore immobiliare e bancario.

    Report curato da Simone Di Biase, Head of Relationship Management per BG Saxo. Altre informazioni su www.bgsaxo.it

    Nessuna delle informazioni e analisi qui contenute costituisce un consiglio di investimento o un’offerta o sollecitazione ad acquistare o vendere qualsiasi valuta, prodotto o strumento finanziario, effettuare investimenti o partecipare a una particolare strategia di trading. L’investitore si assume la responsabilità di valutare, in modo indipendente, la precisione e la completezza delle informazioni e il relativo utilizzo. La presente comunicazione di marketing non è assimilabile ad alcuna forma di produzione o diffusione di ricerca in materia di investimenti e pertanto non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca. Eventuali informazioni riportate che si riferiscano a rendimenti, non devono essere interpretate come indicazioni di rendimenti futuri o di garanzia di conservazione del capitale investito ma come indicazioni di rendimenti realizzati in passato. Con strumenti finanziari “più negoziati in piattaforma” si fa riferimento al controvalore nominale negoziato su tutte le piattaforme del Gruppo Saxo.
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    Amministratore e CEO del portale www.doveinvestire.com, Simone Mordenti è anche analista finanziario, trader con oltre 20 anni di esperienza. Classe 1974, si avvicina al mondo del trading, ed in particolare agli investimenti su indici di borsa e azioni, grazie all’affiancamento di esperti del settore. Una forte passione per le scienze statistiche e l’analisi tecnica sui mercati finanziari, da diversi anni si occupa di giornalismo finanziario in diversi portali del settore, in veste di analista tecnico e trading advisor.
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