L’Europa è entrata in una fase di recessione tecnica. Questo significa che il Prodotto Interno Lordo (PIL), ovvero il valore dell’economia, ha registrato una diminuzione dello 0,1% per due trimestri consecutivi. Tuttavia, nonostante le difficoltà economiche che l’Europa sta affrontando, la situazione potrebbe non essere così drammatica come sembra.
L’effetto frusta
Per comprendere meglio la situazione attuale, è utile esaminare un fenomeno noto come “effetto frusta“. Questo fenomeno descrive come un aumento della domanda si propaga lungo l’intera catena di fornitura, dall’acquirente al rivenditore, al distributore e infine al produttore. Questo avviene con un effetto ondulatorio, simile a quello che si verifica quando si schiocca una frusta.
Nel 2020, la catena di fornitura globale è stata bloccata a causa del lockdown mondiale. Nel 2021, dopo il lockdown, è iniziato quello che in inglese viene definito “Revenge shopping“, ovvero un periodo in cui le persone hanno iniziato a comprare tutto ciò che potevano permettersi, spesso spendendo i risparmi accumulati durante il 2020. Questo ha portato a un aumento significativo della domanda, che si è propagato lungo l’intera catena di fornitura, portando i produttori a iniziare a produrre come se non ci fosse un domani.
L’impatto sull’economia
Tuttavia, cosa succede se dopo quel picco di domanda, la domanda rallenta un po’? Ovviamente, tutto si riduce. Infatti, la catena di fornitura agisce come un amplificatore di questi fenomeni di fluttuazione della domanda. Quindi, dopo un 2022 in cui l’economia è cresciuta in modo abbastanza deciso, il 2023 vede un forte rallentamento dell’economia.
Questo effetto ondulatorio, descritto con il nome di effetto frusta, non è solo un principio teorico. Troviamo conferma di esso anche negli indicatori economici. Ad esempio, l’indice dei direttori degli acquisti (PMI) mostra un fenomeno oscillatorio. Quando l’indice è sopra 50, abbiamo un’economia in espansione. Quando è sotto 50, l’economia è in contrazione.
L’Europa e la recessione tecnica
Nonostante l’Europa sia entrata in una fase di recessione tecnica, ciò non è necessariamente devastante. Infatti, molti ricorderanno che a metà del 2022 anche gli Stati Uniti sono entrati in una recessione tecnica, poiché il PIL dei primi due trimestri del 2022 si è leggermente contratto. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno chiuso il 2022 con una crescita del 2,1%.
Lo stesso si prevede per l’area euro. Nonostante una crescita economica non particolarmente entusiasta per il 2023, la stima è di una crescita dello 0,3%. Per quanto riguarda l’Italia, le stime sono in aumento, con una crescita prevista dell’1,2% nel 2023 e dell’1% nel 2024.
L’impatto sull’inflazione e sui tassi di interesse
Se l’economia rallenta, c’è una buona notizia: l’inflazione sta diminuendo più del previsto nell’area euro. Infatti, l’inflazione è passata dal 7% nel mese di aprile al 6,1% nel mese di maggio, al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano un 6,3%. Questo significa che l’inflazione sta diminuendo più velocemente di quanto gli analisti si aspettassero.
Se l’area euro entra in recessione, la Banca Centrale Europea (BCE) dovrà essere molto più cauta riguardo all’aumento dei tassi di interesse. Infatti, si prevede che ci saranno uno o due aumenti dei tassi di interesse, ma molti analisti stanno già scontando una diminuzione dei tassi di interesse verso il primo trimestre del 2024, nel caso in cui ci sia un ulteriore rallentamento dell’economia e la BCE debba stimolarla rendendo il denaro più economico.
Conclusioni
Nonostante l’Europa sia entrata in una fase di recessione tecnica, la situazione potrebbe non essere così drammatica come sembra. Infatti, nonostante le difficoltà economiche che l’Europa sta affrontando, ci sono segnali positivi, come la diminuzione dell’inflazione e la previsione di una crescita economica, seppur modesta, per il 2023. Inoltre, l’Italia sembra essere in una posizione leggermente migliore rispetto ad altre economie, con stime di crescita in aumento e un debito pubblico che, nonostante sia cresciuto rapidamente, dovrebbe diminuire in modo altrettanto deciso.
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