Filippo Diodovich, rinomato Senior Market Strategist di IG Italia, fornisce una riflessione dettagliata sui prossimi incontri della Federal Reserve (Fed) e della Banca Centrale Europea (BCE).
La Fed e le aspettative future
Il team di dirigenti della Federal Reserve si radunerà per la prossima sessione del FOMC dal 13 al 14 giugno. La priorità massima sarà l’atteso annuncio in merito alla futura decisione sui tassi d’interesse. Questo sarà accompagnato dal lancio delle proiezioni economiche e del dotplot.
In seguito all’incontro di maggio, la Federal Reserve aveva osservato un livello d’ “inflazione ancor alto”. Anche se i principali dati pubblicati nel mese di maggio indicavano un lieve abbassamento delle tensioni inflazionistiche, l’inflazione core si attesta ad un livello persistente. Il mercato del lavoro mantiene la sua forza. I non farm payrolls hanno segnato un incremento mai visto negli ultimi quattro mesi, sorpassando ampiamente la stima di 190.000.
Da marzo 2022, la Federal Reserve ha sistematicamente aumentato i tassi d’interesse a ogni incontro, provocando un incremento cumulativo record di 500 punti base. Tuttavia, dopo la sessione del FOMC di maggio, Jerome Powell, presidente della Fed, aveva suggerito una possibile interruzione in questa inarrestabile sequenza di rialzi dei tassi. Pensiamo che tale interruzione potrebbe essere decisa nel prossimo incontro per valutare gli effetti delle politiche monetarie restrittive sull’economia reale statunitense.
Crediamo che sia altamente plausibile che la FED possa optare per un nuovo aumento dei tassi a luglio, nel caso in cui le pressioni inflazionistiche non dovessero continuare a diminuire, come hanno già suggerito molti membri del FOMC. Escludiamo che nel 2023 la FED possa considerare di ridurre il costo del denaro. I tassi d’interesse rimarranno superiori al 5% almeno fino alla prima metà del 2024.
Prospettive per la Zona Euro
Per quanto riguarda la Zona Euro, a dispetto dei dati macroeconomici non incoraggianti (Eurozona in recessione tecnica, produzione industriale fortemente in ribasso), la BCE manterrà la sua posizione “hawkish“. Riteniamo che l’istituto centrale di Francoforte prevederà almeno due rialzi dei tassi d’interesse di 25 punti base sia a giugno che a luglio.
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