Tesla +65% in un mese: ecco cosa c’è dietro il rally esplosivo

L’universo di Elon Musk è tornato al centro della scena, ma non per le ragioni più rassicuranti. Tra dati deludenti, tensioni politiche e fallimenti spaziali, l’ecosistema creato dal visionario imprenditore sembrava destinato a un momento di riflessione. Eppure, Tesla corre inarrestabile a Wall Street, spinta da nuove prospettive e da un rinnovato entusiasmo degli investitori.

Notizie negative su più fronti per Elon Musk

Negli ultimi giorni sono emerse criticità significative che avrebbero potuto minare la fiducia del mercato:

• Vendite in caduta libera in Europa: ad aprile 2025, Tesla ha registrato un crollo del 49% nel Vecchio Continente, un dato che pesa sulla reputazione commerciale del brand.
• Scontro con l’amministrazione Trump: Musk ha criticato apertamente il “Big Beautiful Bill”, un piano governativo che a suo dire penalizza gli sforzi per l’efficienza della spesa pubblica. Le tensioni con il potere politico statunitense si sono quindi inasprite.
• Fallimento di Starship: il lancio della navetta spaziale di SpaceX, fiore all’occhiello dell’impero Musk, si è concluso prematuramente dopo soli 30 minuti, fallendo l’obiettivo di completare un volo di 90 minuti.

Nonostante questo contesto apparentemente sfavorevole, le azioni Tesla hanno guadagnato il 65% in poco più di un mese, partendo dai minimi di 220 dollari del 21 aprile fino a toccare 367,57 dollari nella giornata di ieri.

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Cosa alimenta davvero il rally di Tesla?

Il catalizzatore principale è stata la decisione di Musk di tornare a tempo pieno alla guida di Tesla, lasciando l’incarico presso il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE). Un messaggio chiaro: il focus dell’imprenditore sarà completamente rivolto all’innovazione tecnologica e allo sviluppo della mobilità elettrica. Musk ha promesso di “lavorare 24 ore su 24” in vista di un evento cruciale: il lancio del primo robotaxi previsto per fine giugno ad Austin, Texas.

Questa mossa ha rassicurato gli investitori, sempre più preoccupati dal coinvolgimento politico e dall’apparente dispersione delle energie del CEO.

Robotaxi: la nuova frontiera della crescita

Il progetto robotaxi rappresenta un vero punto di svolta. Se Tesla riuscisse a rispettare i tempi annunciati, diventerebbe la prima azienda automobilistica a commercializzare un servizio completamente autonomo su larga scala. Secondo molti analisti, questa innovazione potrebbe cambiare radicalmente il business model dell’azienda e aprire nuove fonti di redditività.

Non mancano però i concorrenti: Waymo (Google), Zoox (Amazon) e Apollo (Baidu) sono pronti a dare battaglia. La corsa è serrata e sarà la capacità di esecuzione a determinare il vincitore.

Rinvio dei dazi USA-UE: respiro per il mercato

Un altro elemento che ha spinto il titolo è stata la scelta di Donald Trump di rinviare al 9 luglio l’introduzione di dazi del 50% sulle importazioni europee. La tregua temporanea ha ridato fiato ai mercati, allentando le tensioni commerciali e favorendo una rotazione positiva su titoli ciclici e tecnologici, tra cui spicca proprio Tesla.

Il quadro tecnico: rialzo esplosivo e prossime soglie da monitorare

Dal punto di vista grafico, il titolo Tesla ha mostrato una forza impressionante nelle ultime quattro settimane. Dopo il minimo di 220 dollari del 21 aprile, i prezzi hanno inanellato una serie di sedute positive fino a toccare quota 367,57 dollari, segnando un rialzo del 65%.

La struttura tecnica rimane costruttiva e orientata al rialzo. Un superamento stabile dei massimi recenti potrebbe aprire la strada verso nuovi target tecnici tra 380 e 400 dollari, soglie che rappresentano livelli chiave per il sentiment di breve.

Un primo segnale di debolezza arriverebbe invece con la rottura del supporto a 342,46 dollari. In quel caso, si potrebbe assistere a una fase di consolidamento o a prese di profitto più marcate.

Conclusioni operative

Nonostante una tempesta mediatica e operativa che avrebbe potuto affondare qualunque altro titolo, Tesla continua a sorprendere. Il ritorno diretto di Elon Musk, l’imminente debutto del robotaxi e il contesto geopolitico più disteso stanno alimentando una rinnovata ondata di fiducia tra gli investitori. Resta ora da capire se questo slancio potrà reggere alla prova dei fatti — e, soprattutto, della trimestrale di Nvidia, prevista in serata, che potrebbe avere ricadute anche su Tesla e sull’intero comparto tech.

Profilo dell’Analista

Filippo A. Diodovich, Market Strategist per IG, è un esperto di analisi fondamentale e tecnica, applicata ai mercati finanziari (azionari, valutari, obbligazionari, delle commodities e dei derivati).

Dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l’ufficio studi di una delle maggiori banche d’affari statunitensi per poi passare nel 2003 a lavorare per un’azienda italiana specializzata nell’utilizzo delle metodologie dell’analisi tecnica per valutare l’andamento delle piazze finanziarie. È entrato a far parte del team di IG nel 2012.

Queste informazioni sono state preparate da IG Markets Limited e IG Europe GmbH (di seguito “IG”). Il materiale presente in questa pagina non contiene uno storico dei prezzi di trading, né alcuna offerta o incentivo a operare nell’ambito di qualsiasi strumento finanziario. IG declina ogni responsabilità per l’uso che potrà essere fatto di tali commenti e per le conseguenze che ne potrebbero derivare. Non forniamo nessuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o la completezza delle presenti informazioni, di conseguenza, chiunque agisca in base ad esse, lo fa interamente a proprio rischio e pericolo. Eventuali ricerche fornite non intendono rispondere alle esigenze o agli obiettivi di investimento di un soggetto in particolare e non sono state condotte in base ai requisiti legali previsti per una ricerca finanziaria indipendente e, pertanto, devono essere considerate come una comunicazione di ambito marketing. Anche se non siamo sottoposti ad alcuna limitazione specifica rispetto alla negoziazione sulla base delle nostre stesse raccomandazioni, non cerchiamo di trarne vantaggio prima che queste vengano fornite ai nostri clienti.

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