
L’avanzata dell’AI continua a ridefinire le priorità degli investitori, spingendo il settore della tecnologia verso una fase caratterizzata da richieste di compute, infrastrutture dedicate e potenza energetica senza precedenti. In questo contesto, l’analista Dan Ives — tra i più influenti nell’ambito tech — ha delineato una tesi precisa: la “Fase 1”, dominata da Nvidia, ha creato le basi per un’espansione ancora più ampia.
Secondo Ives, stiamo entrando nella Fase 2 dell’AI, dove le vere opportunità di investimenti non risiedono solo nei chip, ma nell’intera architettura che permette lo sviluppo dei nuovi modelli generativi, dei servizi cloud avanzati e del calcolo ad alta intensità. Il mercato si è abituato alle performance straordinarie di Nvidia, capace per mesi di battere le stime e guidare i listini come nessun’altra azienda tech. Eppure, l’attenzione di Wall Street si sta spostando verso altre società che stanno crescendo con ritmi vertiginosi,
spinte da una domanda strutturale.
L’accumulo di capitali su data center ultra-performanti, cluster GPU pronti al deployment immediato e potenza elettrica garantita sta diventando una priorità assoluta. Aziende come Nebius, Iron Limited e IonQ stanno emergendo come nuove protagoniste di questa evoluzione, offrendo agli investitori una seconda finestra temporale dopo la straordinaria corsa di Nvidia.
- 1. La Fase 2 dell’AI secondo Dan Ives: un’evoluzione guidata da infrastrutture e compute avanzata
- 2. Nebius: l’infrastruttura AI che sta conquistando hyperscaler e Big Tech
- 3. IREN Limited: da miner a potenza globale nella compute verticalizzata
- 4. IonQ: il quantum computing come acceleratore della futura generazione AI
- 5. La prossima fase dell’AI apre nuove opportunità d’investimento
- 6. Come gli investitori dovrebbero muoversi
La Fase 2 dell’AI secondo Dan Ives: un’evoluzione guidata da infrastrutture e compute avanzata
La crescita dell’AI generativa, spinta dall’esplosione di modelli linguistici complessi e applicazioni di alto livello, richiede un’infrastruttura radicalmente diversa da quella utilizzata fino a pochi anni fa.
Gli attuali colli di bottiglia non riguardano solo la disponibilità di GPU, ma soprattutto l’assenza di energia, terreni, connettività e capacità ingegneristica per implementare cluster di calcolo a scala industriale.
Nvidia ha agito da catalizzatore, ma la sostenibilità della prossima fase dipenderà dalla capacità delle aziende di supportare l’intera filiera AI. È qui che si inserisce la tesi di Dan Ives: la leadership di Nvidia resta centrale, ma la crescita più accelerata arriverà dalle società che creano il “sottosuolo” dell’AI moderna.
All’interno di questo scenario emergono realtà che stanno riscrivendo i parametri del settore: Nebius sul fronte dell’infrastruttura energetica, Iron Limited nella compute verticale integrata e IonQ nel quantum computing, un ambito che potrebbe rivoluzionare la gestione dei modelli AI nelle prossime decadi.
Nebius: l’infrastruttura AI che sta conquistando hyperscaler e Big Tech
Nebius Group (NBIS) rappresenta il nuovo paradigma dell’infrastruttura AI.
Mentre altri provider lottano con ritardi, costi energetici e limiti fisici, Nebius sta ottenendo risultati sorprendenti. Nell’ultimo trimestre ha registrato una crescita dei ricavi pari al +355% su base annua, una performance rara persino nel settore tech ad alta intensità.
La pipeline commerciale ha raggiunto 4 miliardi di dollari, con un’accelerazione del 70% rispetto al trimestre precedente, segnale di una domanda che supera nettamente la capacità produttiva attuale.
Nebius si trova persino costretta a rifiutare nuovi clienti, circostanza che evidenzia la solidità e la velocità con cui si sta sviluppando il mercato AI.
Potenza energetica come vero vantaggio competitivo
Il consiglio di amministrazione ha aggiornato l’obiettivo di potenza contrattualizzata per il 2026, portandolo da 1 gigawatt a 2,5 gigawatt. L’azienda punta ad avere operativi
800-1.000 megawatt entro i prossimi dodici mesi, livelli che superano quelli dei provider
AI di nuova generazione, spesso limitati a 50-200 megawatt.
La rapidità con cui Nebius ottiene connessioni energetiche e avvia l’attività dei propri centri è uno dei fattori chiave che l’hanno resa un partner imprescindibile per Big Tech in piena espansione.
Un approccio verticale che anticipa le esigenze dell’AI moderna
Nebius progetta internamente rack, sistemi di raffreddamento, soluzioni di networking e pipeline di deployment, evitando dipendenze esterne e permettendo l’attivazione dei cluster GPU in tempi estremamente ridotti.
Proprio questa agilità ha attirato contratti pluriennali di valore enorme: Microsoft ha firmato un accordo compreso tra 17 e 19 miliardi di dollari, mentre Meta ha siglato un’intesa da 3 miliardi, chiedendo capacità superiore rispetto a quella disponibile.
Nebius si conferma così una delle realtà strategiche per supportare la crescita globale dell’AI, con prospettive di espansione capaci di interessare anche investitori orientati a medio-lungo termine.
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IREN Limited: da miner a potenza globale nella compute verticalizzata
IREN Limited (IREN) è la dimostrazione di come una società possa riposizionarsi completamente in un settore emergente e costruire una nuova identità. Nata come miner di riptovalute, l’azienda ha riconvertito le proprie competenze in ambito infrastrutturale e ingegneristico verso la compute AI ad alta densità, ottenendo risultati notevoli.
Il passo decisivo è stato l’accordo strategico con Microsoft dal valore di quasi 10 miliardi di dollari su un periodo di cinque anni. Questo contratto, dedicato alla fornitura di capacità computazionale avanzata, dovrebbe portare i ricavi ricorrenti annui dell’azienda verso un intervallo stimato tra 3,4 e 4 miliardi di dollari.
Compute completa: GPU, cluster e architetture ottimizzate
IREN Limited non offre solo strutture o superfici di hosting, bensì un modello integrato che include cluster GPU ottimizzati per addestrare LLM avanzati, sistemi progettati per configurazioni da 100 megawatt e architetture personalizzate per compute AI critica.
Questa impostazione permette all’azienda di applicare tariffe decisamente superiori ai normali data center tradizionali, con margini operativi più favorevoli e una domanda crescente da parte di hyperscaler e laboratori di ricerca.
Capacità energetica assicurata e footprint strategico
IREN Limited sta sviluppando una capacità futura pari a 3 gigawatt tra Canada e Texas.
Una caratteristica rilevante è l’accesso già garantito alla potenza necessaria per la crescita, elemento che in un contesto statunitense caratterizzato da congestione della rete e tempi lunghi di interconnessione, assume un valore competitivo determinante.
L’azienda rappresenta uno degli esempi più concreti della trasformazione strutturale in corso nel settore dell’AI, dimostrando come la Fase 2 sarà guidata da operatori capaci di fornire compute diretta e scalabile.
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IonQ: il quantum computing come acceleratore della futura generazione AI
IonQ (IONQ) presidia un segmento dell’AI che nei prossimi anni potrebbe diventare
essenziale: il quantum computing. L’azienda si distingue per l’utilizzo della tecnologia “trapped ion”, un approccio diverso rispetto ai chip superconduttori adottati dai grandi competitor tradizionali.
Questa metodologia utilizza atomi carichi naturalmente presenti, consentendo connessioni affidabili tra qubit e livelli di fedeltà molto elevati. In prospettiva, tale architettura si presta a gestire calcoli complessi, ideali per l’ottimizzazione di sistemi AI di nuova generazione.
Un settore emergente con una solidità finanziaria rara
IonQ ha raggiunto un punto di svolta tecnico, dichiarando il completamento delle principali milestone funzionali che aprono a una fase di sviluppo ingegneristico orientato alla costruzione di sistemi fault tolerant.
Pur presentando ricavi ancora contenuti, l’azienda può contare su una struttura finanziaria di rilievo, con 3,5 miliardi di dollari in cassa e zero debiti. Questa caratteristica le offre un orizzonte temporale di ricerca e sviluppo superiore a dieci anni, elemento fondamentale in un comparto dove l’evoluzione richiede tempo e investimenti costanti.
L’intersezione tra quantum e AI generativa
Con l’aumento della complessità dei modelli AI, la necessità di soluzioni avanzate per il calcolo di problemi non gestibili dai sistemi classici sta diventando centrale. IonQ si colloca proprio in questa prospettiva, offrendo tecnologie che potrebbero diventare parte integrante del ciclo di sviluppo dei futuri modelli generativi, con potenziali applicazioni in cybersecurity, chimica computazionale e ricerca scientifica.
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La prossima fase dell’AI apre nuove opportunità d’investimento
Il settore della tecnologia sta attraversando un periodo di espansione alimentato dalla domanda di infrastrutture AI, potenza energetica e soluzioni di calcolo avanzate. Nvidia continuerà a guidare la “prima linea” dell’hardware, ma la crescita strutturale riguarderà le realtà che permettono a questa tecnologia di funzionare su scala globale.
Nebius, Iron Limited e IonQ incarnano la nuova generazione di società che potrebbero definire il ciclo AI dei prossimi anni. Per gli investitori, la Fase 2 rappresenta una finestra preziosa per individuare titoli con potenziale di espansione significativo e posizionamento strategico nel settore tech.
Come gli investitori dovrebbero muoversi

Gli investitori dovrebbero considerare la Fase 2 dell’AI come un’opportunità di lungo termine?
La seconda ondata dell’AI descritta da Dan Ives non riguarda movimenti speculativi, ma l’espansione delle infrastrutture necessarie a sostenere la crescita di Nvidia e dell’intero settore. Per chi investe con un orizzonte esteso, è utile valutare il ruolo di aziende come Nebius, Iren Limited e IonQ all’interno del proprio portafoglio. La priorità rimane comprendere la solidità finanziaria, la domanda effettiva e il posizionamento competitivo di ciascuna società.
Quali rischi vanno considerati quando si investe in società legate alla tecnologia AI?
Le aziende che operano nel settore AI, nei data center e nel quantum computing possono presentare significativa volatilità, cicli di investimento molto intensi e valutazioni elevate. È essenziale analizzare la sostenibilità dei ricavi, la capacità di espansione energetica, i contratti già acquisiti e la concorrenza. La crescita può essere rapida, ma richiede tempo e capitali per consolidarsi.
Conviene diversificare tra Nvidia, Nebius, Iren Limited e IonQ?
Una singola società non rappresenta l’intero ecosistema AI. Diversificare tra produttori di chip, operatori infrastrutturali e aziende attive nel quantum può ridurre l’esposizione a rischi specifici. Ogni segmento offre dinamiche distinte: Nvidia guida la parte hardware, Nebius e Iren garantiscono la compute verticale, IonQ rappresenta l’avanguardia del calcolo quantistico. Diversi settori, diverse traiettorie di crescita.
È possibile acquistare azioni attraverso piattaforme professionali a basso costo?
Sì, l’investitore può accedere ai principali mercati azionari tramite piattaforme regolamentate e a commissioni contenute come XTB, IG e Pepperstone. Questi intermediari permettono l’acquisto diretto di titoli quotati negli Stati Uniti, inclusi quelli del settore AI e tecnologico. Prima di aprire un conto è utile verificare le condizioni operative, la presenza di strumenti formativi e la qualità del supporto clienti.
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Tra il 62 e l'89% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
Quali sono le domande chiave da porsi prima di investire in aziende AI infrastrutturali come Nebius e Iron Limited?
- Dispongono di contratti pluriennali solidi?
- La capacità energetica garantita è realmente sufficiente per sostenere la crescita dichiarata?
- Hanno già rapporti con hyperscaler come Microsoft o Meta?
- L’espansione è finanziata in modo sostenibile?
Questi elementi aiutano a distinguere società con possibili margini di crescita da realtà più speculative.
Come valutare un’azienda di quantum computing come IonQ se i ricavi sono ancora modesti?
Il quantum computing è un settore in fase iniziale, perciò gli investitori dovrebbero concentrarsi su indicatori come capacità tecnologica, partnership strategiche, solidità finanziaria e autonomia operativa. La grande liquidità di IonQ e l’assenza di debiti rappresentano un punto di forza in un settore che richiede ricerca costante.
È consigliabile investire tutto subito o procedere gradualmente?
Molti investitori scelgono un approccio graduale tramite accumulo periodico (DCA), soprattutto in settori come l’AI che possono oscillare rapidamente. Un ingresso distribuito nel tempo può aiutare a ridurre l’impatto di eventuali ritracciamenti.
È necessaria una conoscenza tecnica avanzata per investire nel settore AI?
Non è indispensabile. È sufficiente comprendere i concetti essenziali: crescita della domanda di compute, potenza energetica richiesta dai data center, ruolo delle GPU e potenziale del quantum computing. L’obiettivo è capire quali aziende stanno fornendo soluzioni concrete e quali invece si trovano in fase ancora preliminare.
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