Il titolo ASML ha perso oltre l’8% in una singola seduta dopo la pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali. A prima vista, sembrerebbe una bocciatura netta da parte degli investitori. Eppure, osservando a fondo i numeri e i fondamentali, emergono segnali che raccontano una storia molto diversa.
Uno dei dati più interessanti riguarda il rapporto prezzo/utili (forward P/E): attualmente si attesta a 27,36, ben al di sotto della media decennale di 29,13. Questo potrebbe indicare una sottovalutazione del titolo rispetto ai suoi standard storici. Un dato che da solo non basta, ma che, incrociato con altri elementi, suggerisce una possibile reazione spropositata del mercato.
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Modello di business resiliente e flussi ricorrenti
Tra gli aspetti più solidi del modello ASML spicca la crescita della divisione servizi, ovvero il business legato alla manutenzione dei macchinari. Nonostante il calo degli ordini, questa componente ha generato 2,1 miliardi di euro, in forte aumento rispetto agli 1,5 miliardi di un anno prima.
Questa voce rappresenta un flusso di cassa ricorrente, stabile e ad alta marginalità, che consente alla società di ammortizzare i cicli negativi del mercato e garantire una base finanziaria solida anche in contesti incerti.
Domanda crescente di chip e ruolo chiave dell’IA
La spinta principale alla domanda futura arriva dall’espansione dell’intelligenza artificiale in settori sempre più ampi: automotive, elettronica di consumo, robotica, Internet of Things. Ogni dispositivo intelligente richiederà chip sempre più sofisticati e densi, prodotti proprio grazie alle macchine litografiche EUV di ASML.
In particolare, il nuovo sistema 5200B High-NA promette un aumento della produttività del 60%, permettendo un passaggio decisivo alla tecnologia single exposure EUV: un cambiamento che potrebbe ridefinire l’intero settore.
Prenotazioni solide e guidance ambiziosa
Nonostante il calo a breve termine, ASML mantiene un portafoglio ordini superiore ai 30 miliardi di euro. Anche se sono stati cancellati 1,4 miliardi a causa delle restrizioni sull’export verso la Cina, il livello rimane comunque robusto.
L’azienda ha ribadito le sue prospettive a lungo termine: per il 2030 prevede ricavi tra 44 e 60 miliardi di euro e margini lordi compresi tra il 56% e il 60%. Numeri ambiziosi, ma supportati da una domanda strutturale in crescita.
Cosa significa il crollo di ASML per Nvidia, AMD e TSMC?
Nvidia e AMD: impatto minimo nel breve periodo
Il rallentamento di ASML riguarda soprattutto le vendite di macchinari ai produttori di chip (le cosiddette “foundries”) come TSMC, Samsung e Intel, non le aziende fabless come Nvidia o AMD.
Poiché questi big del design di chip non acquistano direttamente i macchinari ma si affidano a partner come TSMC, la flessione di ASML non dovrebbe influenzare in modo significativo le prospettive di crescita di Nvidia e AMD nel breve termine.
TSMC: partner strategico e cliente chiave
TSMC, da parte sua, continua a investire nelle sue fabbriche di ultima generazione e rappresenta oltre il 30% del fatturato di ASML nel secondo trimestre. Nonostante le tensioni con la Cina e la complessità logistica, Taiwan resta uno snodo essenziale nella supply chain globale dei semiconduttori.
Nel secondo trimestre, Taiwan ha rappresentato il 35% delle vendite di ASML, contro il 16% del trimestre precedente. La Cina ha mantenuto una quota del 27%, in linea con il processo di normalizzazione dopo il boom del backlog legato al post-pandemia.

Analisi fondamentale: ASML resta un colosso con fondamentali solidi
Numeri chiave del trimestre:
- Ricavi netti: €7,7 miliardi
- Vendite di sistemi: €5,6 miliardi
- Gestione della base installata: €2,1 miliardi (in forte crescita annua)
- Margine lordo: 53,7%, in calo ma ancora robusto
- Margine operativo: 34,6%
- Utile netto: pari al 29,8% dei ricavi
- Prenotazioni nette: €5,5 miliardi, di cui €2,3 miliardi in sistemi EUV
Previsioni a lungo termine: la visione 2030
Il management di ASML punta a ricavi compresi tra €44 e €60 miliardi entro il 2030, con margini lordi attesi tra il 56% e il 60%. La guidance, però, resta prudente per il biennio 2025–2026, a causa di incertezze geopolitiche (soprattutto legate a Cina, Taiwan e USA) e al possibile impatto di nuove tariffe commerciali.
I tre rischi che spaventano gli investitori
La forte correzione del titolo può essere ricondotta a tre elementi:
1. Incertezze geopolitiche e tensioni commerciali
Le frizioni tra USA, Europa e Cina, unite alla minaccia di nuovi dazi, stanno rallentando gli investimenti dei clienti principali di ASML, tra cui Intel e TSMC.
2. Restrizioni sull’export verso la Cina
Le limitazioni imposte dall’Occidente stanno riducendo l’accesso al mercato cinese, che rappresentava una parte significativa del backlog. Il taglio da 1,5 miliardi di euro è stato un campanello d’allarme.
3. Mancanza di outlook per il 2026
Durante l’ultima conference call, ASML non è stata in grado di confermare le previsioni per il 2026, generando ulteriore incertezza. Questo silenzio è stato percepito come un segnale negativo dal mercato.
La vera opportunità: il futuro della litografia avanzata
ASML detiene un monopolio tecnologico virtuale nel segmento della litografia EUV, un settore fondamentale per la produzione dei chip più avanzati. Il futuro del settore dei semiconduttori passa inevitabilmente per le sue tecnologie.
La transizione verso la litografia ad alta apertura numerica (High-NA) permetterà di aumentare efficienza, resa e qualità dei chip, supportando le esigenze future dell’AI e delle infrastrutture digitali globali.

Conviene comprare azioni ASML adesso?
Quando un’azienda leader globale come ASML perde oltre l’8% in poche ore, la tentazione di restare alla finestra è forte. Ma è proprio in queste fasi che si manifestano le migliori opportunità per chi ha una visione lucida e orientata al lungo termine.
ASML non è un titolo qualunque. È il cuore pulsante della produzione di semiconduttori avanzati, con una posizione di forza tecnologica che nessun concorrente è riuscito a eguagliare. Le sue macchine litografiche EUV sono essenziali per produrre i chip che alimentano l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, dell’automazione, dell’elettronica di nuova generazione.
Chi comprende la dinamica della domanda futura di chip — alimentata dalla crescente integrazione dell’IA in auto, dispositivi connessi e infrastrutture — sa che la capacità produttiva dovrà espandersi drasticamente. E questa espansione non potrà prescindere dalla tecnologia ASML. I numeri parlano chiaro: forward P/E inferiore alla media storica, margini attesi superiori al 56% entro il 2030, portafoglio ordini superiore a 30 miliardi di euro. Dati che, presi singolarmente, potrebbero sembrare comuni. Ma visti insieme, raccontano una storia di forza strutturale e potenziale inespresso.
Il mercato, oggi, sta scontando rischi di breve termine: tensioni geopolitiche, restrizioni sull’export verso la Cina, mancanza di una guidance dettagliata per il 2026. Eppure, nulla di tutto questo toglie rilevanza al vantaggio competitivo accumulato negli anni da ASML. Al contrario, apre una finestra temporanea di prezzo che potrebbe non ripresentarsi con facilità.
L’investitore attento sa che la differenza tra un titolo costoso e un’occasione imperdibile spesso si nasconde nella lettura dei fondamentali, non nei titoli dei giornali. E ASML, oggi, offre una combinazione rara: solidità, prospettiva e valutazione attraente.
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