Il 23 luglio si avvicina a grandi passi e chi segue Tesla sa bene quanto questa data possa fare la differenza. Il colosso di Elon Musk si prepara a comunicare i risultati del trimestre, un momento decisivo per chi sta valutando se investire in azioni Tesla, vendere o attendere sviluppi più chiari. I numeri di Tesla sono stati messi a dura prova negli ultimi mesi, tra consegne inferiori alle aspettative, margini in contrazione e progetti di guida autonoma che tardano a tradursi in ricavi solidi.
In molti si chiedono se acquistare azioni Tesla prima della trimestrale possa essere una strategia intelligente o se, al contrario, convenga aspettare segnali più concreti. Questa analisi risponde proprio a questo dubbio, entrando nel merito dei dati più recenti, delle promesse non mantenute e degli ostacoli che potrebbero frenare la crescita nei prossimi mesi.
Azioni Tesla: andamento consegne e produzione
Il cuore pulsante di Tesla resta la vendita di veicoli elettrici, e proprio qui emergono segnali poco rassicuranti. Nel secondo trimestre 2025, le consegne di auto sono scese a 384.122 unità, segnando un calo del 14% rispetto alle 444.000 auto dello stesso periodo del 2024. È il secondo trimestre consecutivo con un segno meno, a dispetto delle dichiarazioni di Elon Musk che prevedevano un aumento delle consegne tra il 20% e il 30% per quest’anno.
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Chi decide di investire in Tesla deve tenere conto che il costante ricorso agli sconti non sembra sufficiente a invertire la tendenza. I margini di profitto, di conseguenza, subiscono una contrazione sempre più evidente. Una situazione che rende le azioni Tesla vulnerabili, soprattutto se i volumi di vendita non tornano a crescere in modo sostenuto.
Trimestrale Tesla: il peso del segmento Energy
Un altro tassello importante è il comparto Energy, da molti considerato la chiave per la diversificazione di Tesla. Nel Q2 2025, la capacità di stoccaggio installata è cresciuta solo leggermente, passando da 9,4 GWh a 9,6 GWh, un incremento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Numeri che suggeriscono una stabilità del business energetico, ma che da soli non possono bilanciare la debolezza del core business automobilistico.
Sebbene questo segmento abbia rappresentato un’ancora di salvezza in passato, oggi il suo impatto sul fatturato complessivo è limitato. Chi punta sulle azioni Tesla dovrebbe valutare se il potenziale di crescita del comparto Energy sia davvero sufficiente a compensare un mercato auto che fatica a ritrovare slancio.
Investire in Tesla: margini operativi e cash flow
Un altro dato cruciale riguarda i margini operativi. Basti pensare che nel terzo trimestre 2024, Tesla vantava un margine dell’10,8%, sceso poi al 2,1% nel primo trimestre di quest’anno. Se anche nel Q2 la percentuale dovesse crollare ulteriormente, ci troveremmo di fronte a un segnale inequivocabile di debolezza strutturale.
L’aspetto più preoccupante è l’effetto domino sui progetti futuri. La spesa in conto capitale, necessaria per finanziare la guida autonoma, i robo-taxi e lo sviluppo di nuove tecnologie AI, è scesa del 46% anno su anno. Meno risorse significa meno possibilità di innovare, con tempi di sviluppo che rischiano di allungarsi ancora.
Guida autonoma e robo-taxi: un sogno che tarda a diventare realtà
Il vero fattore di fascinazione per molti investitori resta l’ambiziosa transizione verso l’intelligenza artificiale e i veicoli senza conducente. Dal 2016, Musk promette una svolta imminente, ma a distanza di quasi dieci anni le auto totalmente autonome continuano a essere un obiettivo da rimandare.
Finché il core business non genera margini adeguati, Tesla sarà costretta ad attingere a riserve di cassa — attualmente intorno ai 37 miliardi di dollari — per finanziare lo sviluppo. Tuttavia, se le vendite auto non tornano a crescere, questi fondi finiranno per esaurirsi, rendendo probabile un ricorso a nuovi aumenti di capitale, con conseguente diluizione per chi possiede azioni Tesla.
Valutazione attuale: un prezzo giustificato?
Molti si chiedono se acquistare azioni Tesla a questi livelli di prezzo abbia ancora senso. Oggi il titolo tratta con un forward P/E di 161, un multiplo tipico di aziende in piena espansione. Peccato che i numeri reali non raccontino una storia di crescita accelerata: margini in flessione, consegne in calo e profitti ridotti rischiano di minare questa narrativa.
Chi pensa di investire in azioni Tesla prima della trimestrale deve porsi una domanda semplice: sono pronto ad accettare una valutazione così elevata basata su promesse future, quando i dati attuali mostrano segnali di debolezza?
Conviene investire in Tesla prima della trimestrale?
Guardando ai dati, la prudenza è d’obbligo. Comprare azioni Tesla prima del 23 luglio equivale a scommettere sulla capacità del management di sorprendere gli investitori con annunci entusiasmanti. Ma se i numeri non sosterranno queste storie, il rischio di vedere il titolo scendere ulteriormente è reale.
Chi valuta di investire in Tesla dovrebbe monitorare con attenzione la reale solidità del core business, il peso del segmento Energy e la credibilità delle previsioni sul futuro della guida autonoma. Solo una strategia ben ponderata, basata su fondamentali solidi e una diversificazione intelligente, può evitare brutte sorprese.

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