Mentre l’attenzione degli investitori resta concentrata sull’intelligenza artificiale, in silenzio si sta preparando una rivoluzione ancora più profonda: quella del calcolo quantistico (Quantum Computing).
Questa tecnologia, basata sui principi della meccanica quantistica, promette di risolvere in pochi secondi problemi che oggi richiederebbero migliaia di anni di elaborazione. Le implicazioni per la sanità, la finanza, la cybersecurity e la ricerca scientifica sono immense, e i primi vincitori di questa corsa potrebbero generare profitti impensabili.
In questo approfondimento analizziamo cinque società chiave che stanno costruendo le fondamenta del futuro quantistico: D-Wave Quantum, IBM, Alphabet (Google), Nvidia e Microsoft.
Ognuna segue una strategia diversa, ma tutte condividono un obiettivo comune: dominare la prossima era tecnologica.
- 1. D-Wave Quantum Inc. (QBTS): il pioniere puro del calcolo quantistico
- 2. IBM (IBM): la rinascita quantistica di un colosso storico
- 3. Alphabet Inc. (GOOGL): Google guida la corsa al Quantum e all’AI
- 4. Nvidia Corporation (NVDA): il ponte tra AI e Quantum
- 5. Microsoft Corporation (MSFT): il colosso del cloud punta sul Quantum
- 6. Analisi comparativa e prospettive
- 7. Conclusione: il futuro appartiene al Quantum
D-Wave Quantum Inc. (QBTS): il pioniere puro del calcolo quantistico
Tra le società quotate, D-Wave Quantum rappresenta la scommessa più audace ma anche la più pura nel settore. È una delle poche aziende che applica già oggi la tecnologia quantistica per risolvere problemi concreti.
Il progetto più recente — una piattaforma ibrida sviluppata per la polizia del Nord Galles — ha ridotto i tempi di risposta alle emergenze del 50%, dimostrando l’impatto pratico della sua tecnologia.
Nel 2025 i ricavi hanno segnato un aumento del 42% anno su anno nel secondo trimestre e del 289% nel primo semestre, toccando 18,1 milioni di dollari.
Il motore della crescita è il modello Quantum Computing as a Service (QCaaS), che permette alle aziende di utilizzare potenza di calcolo quantistica via cloud, insieme alle vendite dirette dei propri sistemi.
Con partnership strategiche con GE Vernova, Nikon e NTDO, D-Wave sta espandendo la propria presenza in Europa grazie a un accordo da 10 milioni di euro. La società dispone di 819 milioni di dollari in cassa dopo un collocamento azionario da 400 milioni, risorse che le consentono di finanziare la ricerca e sviluppo verso il nuovo sistema Advantage 3 da 100.000 qubit.
Il rovescio della medaglia? Elevata volatilità del titolo e perdite operative consistenti, dovute agli investimenti massicci in innovazione e marketing. Ma per gli investitori disposti a tollerare il rischio, D-Wave resta una scommessa affascinante su un settore destinato a esplodere nei prossimi dieci anni.
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IBM (IBM): la rinascita quantistica di un colosso storico
Molti pensano a IBM come a un gigante del passato, ma la realtà è ben diversa.
L’azienda è diventata un fornitore “full stack” di soluzioni quantistiche, integrando hardware, software e servizi cloud in un’unica piattaforma.
La recente installazione del sistema IBM Quantum System 2 in Giappone — la prima fuori dagli Stati Uniti — conferma la sua leadership globale.
IBM non si limita al quantistico: la società ha un ruolo centrale anche nell’infrastruttura AI e cloud ibrido, come dimostrano le collaborazioni con AMD per equipaggiare Zephra con GPU MI300X e potenza di calcolo destinata a modelli generativi di nuova generazione.
Nel terzo trimestre 2025 i ricavi hanno raggiunto 16,3 miliardi di dollari, +9% rispetto all’anno precedente, con il business AI che ora vale oltre 9,5 miliardi. La strategia è chiara: combinare la solidità finanziaria con innovazione costante, mantenendo un dividendo regolare che attira anche gli investitori più conservatori.
Gli analisti di RBC Capital mantengono un rating “outperform”, con target medio a 288 dollari per azione.
IBM è una delle poche realtà in grado di offrire stabilità, rendimento e crescita tecnologica allo stesso tempo: una combinazione rara in un mercato sempre più competitivo.
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Alphabet Inc. (GOOGL): Google guida la corsa al Quantum e all’AI
Il colosso Alphabet, attraverso Google Quantum AI, è tra i protagonisti assoluti della nuova frontiera computazionale.
Il suo nuovo chip quantistico “Willow” ha raggiunto un livello di prestazioni tale da completare in 5 minuti un’operazione che i supercomputer tradizionali impiegherebbero 10 settilioni di anni per elaborare. Un risultato che segna una svolta nella scalabilità dei sistemi quantistici.
Nel frattempo, Google continua a dominare anche sul fronte AI e cloud. Nel terzo trimestre 2025, Alphabet ha superato per la prima volta i 100 miliardi di dollari di fatturato trimestrale, con un incremento del 15,9% anno su anno.
Il segmento Google Cloud cresce del 34%, mentre il backlog ha raggiunto un record di 155 miliardi di dollari. L’app Gemini AI conta già oltre 650 milioni di utenti attivi mensili, a testimonianza dell’enorme adozione globale delle sue tecnologie.
Nonostante le indagini antitrust negli Stati Uniti, il titolo ha superato i 3 trilioni di dollari di capitalizzazione. Secondo Morgan Stanley, il target price a 270 dollari riflette la convinzione che Alphabet continuerà a guidare sia la rivoluzione AI sia quella quantistica, grazie alla combinazione di risorse, talento e infrastruttura globale.
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Nvidia Corporation (NVDA): il ponte tra AI e Quantum
Parlare di rivoluzione tecnologica senza citare Nvidia è impossibile. L’azienda di Jensen Huang è la regina indiscussa dei chip AI, ma sta giocando un ruolo decisivo anche nel calcolo quantistico.
Attraverso le sue librerie QAX, Nvidia fornisce agli scienziati strumenti essenziali per simulare e correggere errori nei sistemi quantistici, accelerando la ricerca a livello mondiale.
Nel terzo trimestre fiscale 2025, Nvidia ha registrato 35,1 miliardi di dollari di ricavi, in crescita del 94% anno su anno, con 30,8 miliardi provenienti dai data center.
Il portafoglio ordini supera i 500 miliardi di dollari fino al 2026, segnale di una domanda esplosiva e sostenuta.
Con una quota di mercato tra l’80% e il 95%, Nvidia domina il settore dei chip avanzati, mantenendo un vantaggio competitivo grazie al controllo sulla produzione e impacchettamento dei semiconduttori. La società collabora con il Dipartimento dell’Energia USA per costruire i supercomputer AI più potenti al mondo e con la Corea del Sud per lo sviluppo di infrastrutture AI nazionali.
Gli analisti di Citi, tra cui Atif Malik, ritengono che Nvidia sarà tra i principali beneficiari dell’espansione delle infrastrutture AI e quantistiche, consolidando la sua posizione come titano tecnologico imprescindibile.
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Microsoft Corporation (MSFT): il colosso del cloud punta sul Quantum
Ultima ma non per importanza, Microsoft è forse la più sottovalutata nella corsa al quantum.
Attraverso la sua piattaforma Azure Quantum, l’azienda ha siglato una partnership con Atom Computing per il primo computer quantistico di livello 2, in grado di correggere gli errori in modo efficiente: un passo decisivo verso l’uso pratico della tecnologia.
Durante la conference call del quarto trimestre 2025, Satya Nadella ha definito il quantum “il prossimo acceleratore del cloud”.
E i numeri parlano chiaro: nel primo trimestre fiscale 2026, Microsoft ha registrato 77,7 miliardi di dollari di ricavi, +18% anno su anno, con Azure in crescita del 40%.
Le prenotazioni commerciali sono salite del 111%, alimentate dalla domanda per servizi AI e cloud ibrido.
Il nuovo accordo con OpenAI prevede un impegno di 135 miliardi di dollari e fino a 250 miliardi di utilizzo Azure entro il 2032, una sinergia che garantirà flussi di cassa giganteschi.
Gli analisti fissano un target medio a 634 dollari, mantenendo un giudizio “Buy”.
Microsoft unisce stabilità finanziaria, leadership nel cloud e una visione quantistica a lungo termine, rendendola un pilastro per qualunque portafoglio orientato al futuro.
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Analisi comparativa e prospettive
Il valore di mercato di queste società mostra bene le diverse fasi del settore:
- D-Wave: 12,4 miliardi di dollari
- IBM: 285 miliardi
- Alphabet: 3,4 trilioni
- Microsoft: 3,9 trilioni
- Nvidia: 4,9 trilioni
Le cifre mettono in luce una distinzione cruciale: D-Wave è una “pure play” con crescita esplosiva ma rischiosa, mentre i colossi come IBM, Alphabet, Nvidia e Microsoft offrono un’esposizione più bilanciata al quantum, grazie alle loro risorse e alla redditività consolidata.
Sorprendentemente, D-Wave vanta un margine lordo dell’82,5%, superiore persino a Nvidia (69,8%), segnale del valore della sua proprietà intellettuale e dell’approccio software-centrico. Tuttavia, resta in perdita, con un EPS negativo, a differenza dei giganti che registrano profitti elevati (Microsoft $13,7 per azione, IBM $6,32).
Per gli investitori, la scelta dipende dal profilo di rischio: puntare sul potenziale esplosivo di D-Wave o sul potere industriale dei grandi player che integrano il quantum nei loro ecosistemi.
Conclusione: il futuro appartiene al Quantum
Il Quantum Computing è destinato a ridefinire ciò che oggi consideriamo possibile.
Dalla sicurezza informatica alla simulazione molecolare, dall’AI alla finanza, la capacità di calcolo quantistica rappresenta una svolta epocale per l’economia globale.
Chi saprà posizionarsi oggi sui protagonisti di questa trasformazione potrà beneficiare di rendimenti potenzialmente enormi nei prossimi anni.
Che si scelga un pioniere come D-Wave o colossi come IBM, Alphabet, Nvidia o Microsoft, il denominatore comune resta uno solo: il Quantum è il futuro.
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