
Il conto alla rovescia è iniziato: il 27 agosto 2025 Nvidia presenterà la sua trimestrale. Un evento che non riguarda solo un titolo, ma l’intero futuro dell’intelligenza artificiale.
Da semplice produttore di schede grafiche per videogiochi, Nvidia è diventata il leader incontrastato dei semiconduttori AI. Oggi detiene circa il 92% del mercato GPU ad alte prestazioni, un dominio costruito grazie all’innovazione e alla piattaforma proprietaria CUDA, che ha creato un ecosistema solido e quasi impossibile da replicare.
Ogni chatbot, piattaforma cloud e sistema di raccomandazione che utilizziamo poggia, in gran parte, su un chip Nvidia. Senza questa potenza di calcolo, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale si fermerebbe.
- 1. Perché il 27 agosto è una data cruciale
- 2. I giganti tecnologici che alimentano la crescita
- 3. Tesla abbandona Dojo: un segnale potentissimo
- 4. Il nodo Cina: da ostacolo a catalizzatore
- 5. La tesi rialzista: Nvidia come Microsoft degli anni ’90
- 6. La tesi ribassista: attenzione alla valutazione
- 7. Nvidia: occasione da cogliere o rischio sopravvalutato?
Perché il 27 agosto è una data cruciale
Il mercato si aspetta un risultato straordinario. Gli analisti stimano:
- Ricavi attesi: 45,75 miliardi di dollari (+52% su base annua).
- EPS previsto: 1 dollaro per azione (+47% rispetto allo scorso anno).
Numeri che, se confermati, rafforzerebbero ulteriormente la leadership di Nvidia. Tuttavia, le aspettative sono così elevate che persino una trimestrale “in linea” potrebbe deludere gli investitori. Qui si gioca una partita ad alto rischio, con il titolo pronto a volare o a ritracciare bruscamente.
I giganti tecnologici che alimentano la crescita
Il boom di Nvidia non si regge solo sul brand, ma sui colossali investimenti dei big tech:
- Meta Platforms ha annunciato un piano di spesa fino a 72 miliardi di dollari per potenziare metaverso e modelli AI.
- Alphabet (Google) porterà i capex 2025 a 85 miliardi, per sostenere la battaglia con i modelli Gemini.
- Microsoft continua a integrare AI su Windows, Office e Azure, richiedendo una flotta immensa di GPU Nvidia.
Questi investimenti non sono ciclici di breve periodo: rappresentano l’inizio di un ciclo di spesa pluriennale da trilioni di dollari.
Tesla abbandona Dojo: un segnale potentissimo
Per anni Tesla ha tentato di sviluppare un supercomputer proprietario, il progetto Dojo, per addestrare i sistemi di guida autonoma. A luglio, Elon Musk ha dichiarato il progetto “un vicolo cieco evolutivo”. Tesla ha quindi deciso di affidarsi interamente alle GPU Nvidia.
Questo passaggio elimina uno dei principali rischi per gli investitori: la perdita di un cliente chiave. Al contrario, rafforza la posizione monopolistica di Nvidia e conferma che persino un colosso innovativo come Tesla non riesce a competere con la sua tecnologia.
Il nodo Cina: da ostacolo a catalizzatore
Un altro tassello fondamentale riguarda la riapertura del mercato cinese. Dopo le restrizioni USA, Nvidia aveva registrato perdite per 4,5 miliardi di dollari. Ora, grazie a un accordo siglato dall’amministrazione Trump, Nvidia potrà tornare a vendere chip AI in Cina, con l’obbligo di versare il 15% dei ricavi al governo USA.
Per gli investitori, si tratta di un’opportunità netta: meglio l’85% di un mercato enorme che lo 0% precedente. Tuttavia, le implicazioni su margini e profittabilità saranno da chiarire durante la conference call del 27 agosto.
La tesi rialzista: Nvidia come Microsoft degli anni ’90
I sostenitori vedono Nvidia come la pietra angolare dell’economia digitale futura. Con la leadership nei data center, nel gaming, nella visualizzazione professionale e nell’automotive, l’azienda dispone di diversi motori di crescita.
Chi crede in questo scenario sostiene che il prezzo attuale rappresenti solo la base per una scalata ancora più imponente, con Nvidia destinata a diventare la Microsoft dell’era AI.
Un dato emblematico: 1.000 dollari investiti nel 2005 oggi varrebbero oltre 1,1 milioni. Una crescita che gli ottimisti ritengono destinata a proseguire.
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La tesi ribassista: attenzione alla valutazione
Gli scettici, invece, sottolineano che il titolo prezza già uno scenario di perfezione. Con multipli elevatissimi, anche una trimestrale stellare potrebbe non bastare a spingere le quotazioni oltre.
I rischi principali:
- Ciclicità del settore: dopo la corsa agli investimenti, le big tech potrebbero rallentare.
- Innovazioni dirompenti: la storia insegna che nessun leader è eterno.
- Eccesso di aspettative: quando l’asticella è troppo alta, basta poco per innescare prese di profitto.
Nvidia: occasione da cogliere o rischio sopravvalutato?
Il 27 agosto sarà una data spartiacque. Più dei risultati, conteranno le parole del CEO Jensen Huang sulle prospettive future: domanda, margini sul mercato cinese, roadmap tecnologica.
Gli investitori devono chiedersi: il titolo riflette già il miglior scenario possibile? Oppure la rivoluzione AI ha ancora così tanta strada da percorrere da rendere Nvidia imprescindibile in portafoglio?
La risposta dipende da orizzonte temporale e tolleranza al rischio. Nvidia è un’azienda fenomenale, ma il suo futuro come investimento resta il vero interrogativo.
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