Nvidia è Cara? Scopri 3 Azioni AI Alternative con Enorme Potenziale

L’intelligenza artificiale e attirando capitali da ogni parte del mercato. Tuttavia, molti investitori iniziano a percepirlo come sopravvalutato e troppo esposto, sia per la concentrazione di portafoglio sia per le valutazioni elevate.

Questo non significa che Nvidia abbia esaurito il proprio potenziale, ma che la corsa all’AI non è monopolizzata da un solo player. L’ecosistema AI è composto da diverse società che, pur meno sotto i riflettori, svolgono un ruolo decisivo nella filiera tecnologica.

Alcuni analisti, tra cui Dan Ives di Wedbush, parlano di un ciclo di crescita pluriennale paragonabile all’avvento di internet, mentre Tom Lee di Fundstrat immagina un bull market di almeno dieci anni trainato da tassi in calo e utili in aumento.

In questo contesto, tre aziende meritano particolare attenzione come alternative a Nvidia: AMD, Broadcom e ASML.

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AMD: lo sfidante che cresce nei semiconduttori

AMD (Advanced Micro Devices) ha trasformato la propria immagine: da inseguitore costante a protagonista nell’high performance computing e nelle applicazioni AI.

La società ha registrato nel suo ultimo trimestre ricavi record pari a 7,7 miliardi di dollari, con un incremento superiore al 30% rispetto all’anno precedente. Il settore gaming ha sorpreso con una crescita vicina al 70%, sostenuta dalla domanda di processori Ryzen e GPU Radeon, oltre ai chip per console di nuova generazione.

Il comparto data center, pur in crescita più contenuta (+14%), ha superato i 3 miliardi di dollari di vendite. Un elemento decisivo è stata la ripresa delle spedizioni dei chip Instinct MI308, approvati per l’export, specificamente progettati per carichi di lavoro AI.

Guardando oltre i risultati trimestrali, il vero punto di forza di AMD è la roadmap tecnologica. Con il lancio della serie Instinct MI350 e l’integrazione dei team di ZT Systems, l’azienda consolida il proprio ruolo nei data center. Le partnership con colossi come Oracle rafforzano il posizionamento strategico nella costruzione di cluster AI di larga scala.

Per gli investitori che cercano azioni AI alternative a Nvidia, AMD rappresenta un’opportunità concreta di esposizione al settore con prospettive di crescita diversificate tra gaming, cloud ed elaborazione dati.

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Broadcom: il pilastro nascosto dell’infrastruttura AI

Broadcom (AVGO) si sta affermando come componente essenziale dell’intelligenza artificiale. L’azienda non produce solo semiconduttori, ma integra hardware, software e sistemi di rete capaci di sostenere i data center di prossima generazione.

Nel terzo trimestre ha registrato ricavi record di 16 miliardi di dollari, in crescita del 22% su base annua. La divisione AI ha contribuito per 5,2 miliardi, con un incremento del 63%. Le prospettive rimangono solide, con una guidance per il trimestre successivo che indica 17,4 miliardi di dollari di ricavi e un portafoglio ordini senza precedenti da 110 miliardi, trainato dalla domanda AI.

Dal punto di vista tecnologico, Broadcom ha introdotto lo switch Tomahawk 6 da 102,4 Tbps e il router Jericho 4, strumenti indispensabili per connettere cluster AI con centinaia di migliaia di nodi. Parallelamente, con VMware Cloud Foundation 9.0, l’azienda rafforza la sua presenza nel software, consentendo alle imprese di adottare soluzioni AI in ambienti privati o ibridi.

Questo mix rende Broadcom molto più di un fornitore di chip: è un abilitatore sistemico dell’AI, destinato a beneficiare di questa transizione tecnologica nei prossimi anni.

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ASML: la chiave di accesso alla produzione AI

Se Nvidia e AMD progettano i processori, ASML (ASML Holdings) fornisce le uniche macchine capaci di incidere transistor a dimensioni talmente ridotte da permettere lo sviluppo dei chip più avanzati.

La società olandese detiene una posizione dominante nella litografia EUV (Extreme Ultraviolet) e sta introducendo la nuova generazione High-NA EUV, che consentirà di portare avanti la legge di Moore e sviluppare semiconduttori con maggiore densità e potenza, fondamentali per l’intelligenza artificiale e le memorie ad alta banda.

Dal punto di vista finanziario, ASML prevede per il 2025 una crescita dei ricavi intorno al 15%, con margini lordi al 52%. Un elemento distintivo è la quota crescente di entrate derivanti da servizi e aggiornamenti (oltre il 25% del totale), che garantiscono stabilità in fasi cicliche.

Gli obiettivi di lungo periodo sono ancora più ambiziosi: entro il 2030 la società punta a raggiungere ricavi annuali tra i 44 e i 60 miliardi di dollari, sostenuti dalla domanda di chip AI e dall’espansione della capacità produttiva globale.

ASML rappresenta quindi una leva pura sulla crescita dell’AI, in quanto fornitore essenziale senza il quale l’intero settore non può svilupparsi.

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Perché diversificare nell’AI conviene

L’intelligenza artificiale è destinata a restare uno dei principali motori di crescita nei mercati finanziari per gli anni a venire. Limitarsi a puntare tutto su azioni Nvidia significa concentrare il rischio su un solo titolo, esponendosi a valutazioni elevate e possibili correzioni improvvise. Per chi desidera costruire una strategia solida, la scelta più lungimirante è guardare anche ad altre azioni AI che giocano un ruolo determinante nella catena del valore tecnologico.

Società come AMD, Broadcom e ASML non sono semplici alternative: rappresentano tasselli fondamentali per lo sviluppo dell’intero settore. Ognuna di esse opera in un’area chiave — dalla produzione di semiconduttori ad alte prestazioni, alle infrastrutture di rete fino alla litografia avanzata — garantendo così un’esposizione bilanciata e più resiliente nel tempo.

Diversificare significa partecipare a più fronti della rivoluzione AI, cogliendo le opportunità di crescita che derivano da segmenti diversi ma strettamente collegati. In questo modo, l’investitore può beneficiare non solo delle performance di Nvidia, ma anche di quelle aziende che rendono possibile il progresso tecnologico a livello globale. Puntare su più protagonisti significa aumentare le possibilità di rendimento e ridurre la dipendenza da un unico titolo, trasformando l’entusiasmo per l’AI in una strategia d’investimento concreta e sostenibile.

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