
Per molti investitori la domanda non è più se l’AI cambierà i mercati, ma come posizionarsi in modo intelligente per sfruttare questo cambio di paradigma. La crescita dei dati, la diffusione del cloud e l’esplosione dei modelli di intelligenza artificiale generativa stanno ridefinendo le priorità di aziende e governi. In questo contesto, capire dove investire diventa cruciale per chi costruisce un portafoglio orientato al futuro.
Dan Ives, analista tecnologico tra i più ascoltati a livello internazionale, ha individuato una lista di 10 azioni AI da possedere fino alla fine del 2025. La sua selezione si concentra su società che non stanno semplicemente seguendo la tendenza del momento, ma che rappresentano infrastrutture, piattaforme e casi d’uso fondamentali per l’intero ecosistema.
L’obiettivo di questo articolo è tradurre la sua visione in un quadro chiaro, approfondito e utile ai lettori che desiderano investire in AI con metodo e consapevolezza.
- 1. La tesi di Dan Ives: perché non siamo in una bolla AI
- 2. Nvidia: la prima scelta per investire in AI
- 3. Palantir: dall’analisi dati governativa alla diffusione commerciale
- 4. Tesla: quando l’AI diventa fisica
- 5. Le altre azioni tecnologiche nella lista di Dan Ives
- 6. Intel: un rientro nella corsa ai semiconduttori AI
- 7. OpenAI, Microsoft e il cuore dell’ecosistema AI
- 8. Dove investire oggi nell’AI: la sintesi operativa
- 9. Come gli investitori dovrebbero muoversi
La tesi di Dan Ives: perché non siamo in una bolla AI
Negli ultimi mesi sono aumentate le voci che paragonano il boom dell’AI alla bolla tecnologica di fine anni Novanta. Secondo Dan Ives questi confronti non tengono conto dei dati reali. Durante un recente viaggio in Asia, visitando produttori di semiconduttori e data center, l’analista ha riscontrato una domanda estremamente forte per l’hardware dedicato ai carichi di lavoro AI, con ordini che in molti casi superano di gran lunga la capacità produttiva.
Un punto chiave è il livello di adozione nelle imprese. Stime citate da Ives indicano che solo una piccola parte delle aziende statunitensi, intorno al 3%, ha già intrapreso un percorso strutturato di integrazione dell’AI nei propri processi. Nel resto del mondo le percentuali risultano ancora più contenute. Ciò significa che la fase attuale assomiglia a un avvio di ciclo, in cui l’attenzione degli investitori anticipa l’adozione di massa ma non la sostituisce.
Il confronto con la bolla Dot Com
Per comprendere meglio la differenza, Ives richiama la fase pre scoppio della bolla Dot Com. All’epoca era frequente trovare società con multipli di mercato basati quasi esclusivamente su presentazioni e promesse prive di ricavi significativi. Oggi le principali azioni tecnologiche legate all’AI appartengono a gruppi con ricavi miliardari, margini elevati, posizione finanziaria solida e un ruolo già essenziale nella vita quotidiana di consumatori e imprese.
Le big tech generano ogni anno centinaia di miliardi di dollari di free cash flow e investono una quota crescente di queste risorse in infrastrutture AI, data center e software avanzato. Questa differenza di qualità degli utili, unita alla scala globale dei servizi, è uno degli elementi che porta Ives a ritenere che il settore non sia in una fase speculativa simile a quella del passato.
Nvidia: la prima scelta per investire in AI
All’interno della lista di Dan Ives, Nvidia occupa una posizione centrale. L’azienda è diventata il riferimento per l’hardware dedicato all’AI, grazie alle sue GPU ottimizzate per l’addestramento e l’esecuzione di modelli complessi. Numerosi hyperscaler e piattaforme cloud basano gran parte delle loro soluzioni AI proprio su tecnologie Nvidia.
Secondo l’analista, il rapporto tra domanda e offerta di chip AI Nvidia è fortemente sbilanciato, con richieste che superano la disponibilità in misura superiore a dieci volte. Questa sproporzione indica un potenziale di crescita ancora significativo e suggerisce che molte stime sugli utili a breve termine siano prudenti rispetto agli ordini effettivi che arrivano dal mercato.
Prospettive di crescita e ruolo nel portafoglio
Nvidia non è solo un produttore di semiconduttori, ma una piattaforma completa che unisce hardware, software e strumenti per sviluppatori. Questo ecosistema crea barriere all’ingresso elevate per la concorrenza e rende l’azienda un tassello chiave per chi valuta dove investire all’interno delle infrastrutture AI. Ives ritiene che le previsioni sugli utili possano essere riviste al rialzo tra il 15 e il 20% nel giro di un anno, sottolineando come il mercato stia ancora adeguando le proprie aspettative alla rapidità dell’adozione dell’AI.
✅ Acquista Azioni senza Commissioni con un Broker regolamentato
Palantir: dall’analisi dati governativa alla diffusione commerciale
Un’altra protagonista della selezione di Ives è Palantir, società specializzata in piattaforme di analisi dati e soluzioni software avanzate. Inizialmente conosciuta per i contratti con governi e agenzie di sicurezza, Palantir sta ampliando la propria presenza nel settore privato, offrendo strumenti che permettono alle imprese di integrare modelli AI e analytics in modo operativo e scalabile.
L’analista descrive Palantir come una realtà con un vantaggio competitivo distintivo: un ricco catalogo di casi d’uso già collaudati in contesti critici, che ora può essere adattato a settori come manifatturiero, sanitario, logistico e finanziario. Questa transizione verso il segmento commerciale apre la strada a una potenziale moltiplicazione dei ricavi nel medio periodo.
Il potenziale di valutazione
Ives ritiene che le prenotazioni commerciali di Palantir possano crescere più volte rispetto ai livelli attuali. In uno scenario di forte espansione, l’azienda potrebbe avvicinarsi a una capitalizzazione nell’ordine del trilione di dollari nel giro di pochi anni. Per un investitore che desidera esporsi alle azioni AI con un accento sui software di analisi e sulle applicazioni pratiche nei dati, Palantir rappresenta una scelta strategica da valutare con attenzione, pur essendo consapevoli della volatilità che accompagna spesso i titoli a elevata crescita.
✅ Acquista Azioni senza Commissioni con un Broker regolamentato
Tesla: quando l’AI diventa fisica
Nel ragionamento di Dan Ives non poteva mancare Tesla. L’azienda è spesso percepita come un produttore di auto elettriche, ma la sua strategia punta a un obiettivo più ampio: sfruttare l’intelligenza artificiale per creare una piattaforma di mobilità autonoma e servizi collegati. La guida assistita avanzata e i dati raccolti dalla flotta in circolazione costituiscono una base preziosa per l’evoluzione verso veicoli sempre più autonomi.
Secondo l’analista, il 2025 potrebbe segnare un passaggio decisivo con il lancio e l’implementazione su larga scala di servizi come i Robotaxi. In un tale scenario Tesla non verrebbe più valutata soltanto per le unità vendute, ma per la capacità di generare ricavi ricorrenti da software e servizi basati sull’AI.
Target price e ruolo strategico
Ives indica per Tesla un obiettivo di prezzo base intorno ai 600 dollari e uno scenario rialzista che potrebbe spingersi verso gli 800 dollari, ipotizzando una forte riuscita dei progetti legati all’autonomia. Nella costruzione di un portafoglio orientato alle azioni tecnologiche, il titolo viene considerato uno dei due poli principali dell’AI applicata al mondo fisico, insieme a Nvidia. Questa combinazione di hardware, software e dati rende Tesla una scelta rilevante per chi desidera investire in azioni AI non solo lato infrastruttura, ma anche nei servizi percepiti direttamente dagli utenti finali.
✅ Acquista Azioni senza Commissioni con un Broker regolamentato
Le altre azioni tecnologiche nella lista di Dan Ives
La selezione di dieci titoli di Ives comprende anche altri nomi di rilievo, pur senza includere alcune grandi realtà come Amazon, Salesforce e IBM. Queste ultime restano presenti nel suo paniere più ampio dedicato all’AI, ma non fanno parte del nucleo ristretto che l’analista considera essenziale. La scelta si basa sul grado di esposizione diretta alla crescita dell’intelligenza artificiale, sulla qualità delle piattaforme e sulla capacità di generare ricavi incrementali legati a questa tecnologia.
Le aziende che compongono la lista, secondo la visione di Ives, hanno un ruolo determinante nel definire infrastrutture, servizi e casi d’uso che domineranno i prossimi anni. Per un investitore italiano interessato a capire dove investire nel comparto tecnologico globale, questi titoli rappresentano la parte più avanzata di un trend che può integrare altre strategie, come ETF tematici o fondi focalizzati sull’innovazione.
Intel: un rientro nella corsa ai semiconduttori AI
Nel commento di Dan Ives trova spazio anche Intel, che negli ultimi anni ha perso terreno rispetto ad altri protagonisti del settore. L’azienda sta però vivendo una fase di rilancio, sostenuta da iniziative governative e da un piano di investimenti in nuove fabbriche di chip. Il suo obiettivo è diventare un partner rilevante nella produzione di semiconduttori avanzati, inclusi quelli utilizzati per l’AI.
Sebbene la sfida competitiva resti impegnativa, la situazione attuale appare più favorevole rispetto al recente passato. Per un portafoglio che cerca esposizione diversificata ai semiconduttori, Intel può rappresentare una componente da valutare, soprattutto in una logica di medio e lungo periodo legata al reshoring produttivo e alla sicurezza delle catene di fornitura.
✅ Acquista Azioni senza Commissioni con un Broker regolamentato
OpenAI, Microsoft e il cuore dell’ecosistema AI
Un tassello importante della visione di Ives riguarda il ruolo di OpenAI e della partnership con Microsoft. L’analista ritiene che questi attori non siano un elemento di concentrazione rischiosa, ma una base infrastrutturale su cui molte altre aziende costruiranno servizi e applicazioni. I modelli linguistici di nuova generazione, uniti alla capacità di distribuzione del cloud di Microsoft, costituiscono un motore fondamentale della trasformazione in corso.
Per chi vuole investire in AI, la presenza in portafoglio di azioni collegate a piattaforme cloud e modelli sviluppati su larga scala rappresenta una modalità per catturare il valore che deriverà dall’uso quotidiano dell’intelligenza artificiale in ambito produttivo, creativo e organizzativo.
✅ Acquista Azioni senza Commissioni con un Broker regolamentato
Dove investire oggi nell’AI: la sintesi operativa
La lista delle 10 azioni AI proposta da Dan Ives non è una previsione infallibile, ma una mappa utile per orientare le decisioni di chi guarda ai prossimi anni con un approccio di lungo periodo. Titoli come Nvidia, Palantir e Tesla incarnano tre pilastri differenti della trasformazione: infrastrutture hardware, piattaforme software e applicazioni nel mondo fisico.
Per un investitore italiano che desidera capire dove investire nel settore dell’AI, può essere sensato valutare una combinazione di questi titoli, bilanciandoli rispetto al proprio profilo di rischio, all’orizzonte temporale e all’esposizione già presente verso le azioni tecnologiche. Affiancare analisi fondamentali, studio dei bilanci e un controllo costante della volatilità permette di trasformare il tema “AI” da semplice moda di mercato a componente strutturale di un portafoglio moderno.
In sintesi, la visione di Dan Ives suggerisce che siamo ancora nelle prime fasi di un ciclo destinato a ridisegnare interi settori economici. Approcciare le azioni AI con metodo, selettività e consapevolezza può offrire un vantaggio competitivo significativo a chi costruisce oggi le basi dei propri risultati di domani.
Come gli investitori dovrebbero muoversi

Qual è il modo più semplice per iniziare a investire in azioni AI?
Molti investitori alle prime armi scelgono di avvicinarsi alle azioni AI tramite piattaforme di investimento regolamentate che permettono di acquistare direttamente titoli come Nvidia, Tesla o Palantir. Tra le opzioni disponibili, diversi utenti utilizzano broker professionali a costi contenuti come XTB, IG e Pepperstone, che consentono di accedere ai mercati internazionali con commissioni competitive. Ogni piattaforma ha caratteristiche, strumenti e costi differenti: per questo è importante confrontarle in base alle proprie esigenze.
Quali rischi deve considerare chi vuole investire nell’intelligenza artificiale?
Il settore dell’AI è in rapida crescita ma presenta anche elevata volatilità. Le valutazioni possono variare in modo significativo nel breve periodo e i titoli più innovativi sono spesso esposti a correzioni improvvise.
Prima di investire in azioni tecnologiche, è utile valutare la propria tolleranza al rischio, l’orizzonte temporale e la capacità di sopportare eventuali ribassi. Anche società solide possono attraversare fasi di forte oscillazione.
È necessario costruire un portafoglio diversificato se si investe in AI?
Sì, una diversificazione equilibrata permette di ridurre i rischi legati all’esposizione su un singolo titolo o settore. Anche se le azioni AI presentano un potenziale interessante, possono beneficiare di un portafoglio più ampio composto da altri segmenti come energia, sanità, industria o servizi finanziari. Diversificare non elimina il rischio, ma può renderlo più gestibile sul lungo periodo.
Qual è una strategia prudente per investire in azioni AI nel 2025?
Una strategia spesso adottata dagli investitori consiste nel metodo del “Gradual Buying” o acquisto frazionato nel tempo. Piuttosto che entrare sul mercato con un unico investimento, è possibile distribuire gli acquisti in più momenti, evitando così di dipendere troppo da un singolo prezzo di ingresso. Questa tecnica è utilizzata sia da investitori esperti sia da principianti che vogliono ridurre la volatilità nel breve periodo.
Conviene acquistare società già molto capitalizzate come Nvidia o Tesla?
Titoli come Nvidia e Tesla hanno già raggiunto capitalizzazioni elevate, ma continuano a essere considerati da molti analisti come punti di riferimento per investire nell’intelligenza artificiale. La scelta dipende dalle aspettative personali, dal livello di rischio accettabile e dalla visione a lungo termine. Le grandi società offrono stabilità e un ecosistema consolidato, mentre aziende più piccole possono presentare potenziale di crescita maggiore ma rischi più elevati.
È possibile investire nell’AI senza acquistare singole azioni?
Sì, alcuni investitori preferiscono esporsi all’AI attraverso ETF tematici o fondi specializzati che includono più titoli tecnologici all’interno della stessa soluzione. Questa scelta riduce la necessità di selezionare singole aziende e permette di ottenere un’esposizione più ampia sul settore, pur mantenendo la volatilità tipica delle strategie focalizzate.
Come scegliere la piattaforma giusta per acquistare azioni AI?
Ogni piattaforma offre funzionalità, commissioni e strumenti differenti. Broker come XTB, IG e Pepperstone mettono a disposizione conti a basso costo, grafici professionali e accesso ai principali mercati globali. Prima di aprire un conto è consigliabile confrontare costi di negoziazione, regolamentazione, facilità d’uso e qualità del servizio clienti. Una piattaforma affidabile e regolamentata è essenziale per operare con sicurezza.
I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Tra il 62 e l'89% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro a causa delle negoziazioni in CFD. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.
Quali errori dovrebbe evitare chi investe per la prima volta nell’AI?
Tra gli errori più comuni c’è l’acquisto impulsivo dopo forti rialzi, l’esposizione eccessiva a un singolo titolo e il mancato controllo delle emozioni durante le fasi di volatilità. È utile fissare obiettivi chiari, documentarsi con costanza e non basare le decisioni solo sul breve termine. La crescita dell’AI sarà progressiva e richiederà pazienza, capacità di valutare i bilanci e comprensione delle strategie aziendali.
È possibile combinare investimenti AI con altre strategie di portafoglio?
Sì. Molti investitori integrano le azioni AI con titoli difensivi, ETF ampi e strumenti a reddito fisso per mantenere un buon equilibrio tra crescita e stabilità. L’AI può rappresentare una componente dinamica del portafoglio, da affiancare a settori meno volatili allo scopo di ridurre eventuali flessioni dei mercati.
L’AI è una scelta adatta ai principianti?
Il settore può essere adatto anche a chi è all’inizio, purché venga affrontato con prudenza. È importante comprendere che l’AI è un investimento orientato al futuro e che il valore dei titoli può subire oscillazioni significative. Studiare i fondamentali delle aziende, informarsi tramite fonti affidabili e scegliere broker regolamentati rappresenta un buon punto di partenza.
Le informazioni riportate in questa sezione hanno finalità esclusivamente informative. Non costituiscono consulenza finanziaria né raccomandazioni operative. Le opinioni non riflettono necessariamente la visione di Doveinvestire.com. Ogni investimento o operazione di trading comporta rischi: è sempre opportuno svolgere analisi personali prima di prendere decisioni.
Resta Aggiornato sulle Nostre Notizie
Se hai trovato utile questo articolo, condividilo sui tuoi social e segui Doveinvestire su Google News, Facebook, Twitter per non perderti nessun aggiornamento. Unisciti alla conversazione lasciando un commento con le tue opinioni ed esperienze
Per ricevere ogni aggiornamento in tempo reale, attiva le notifiche dal pulsante Segui o unisciti al nostro canale Telegram di Dove Investire
Dove Investire: La tua Guida per Investire nel Mercato Azionario
Approfondimenti, analisi dettagliate e informazioni aggiornate ti aiutano a muoverti con sicurezza nel complesso mondo del mercato azionario. L'inflazione, i tassi di interesse e le trimestrali non sono solo numeri: con le nostre guide, scoprirai come questi elementi influenzano davvero le tue opportunità d'investimento.
Scopri le migliori opportunità per investire in azioni con broker di qualità:
- XTB – Uno dei Broker più grandi al mondo per operazioni di trading effettuate sul mercato. Investire in azioni con XTB è semplice e sicuro oltre a non applicare alcuna commissione sull'acquisto di azioni e ETF.
- Pepperstore – Uno dei Broker più apprezzati in Europa e nel mondo. Offre la possibilità di fare trading in sicurezza grazie a piattaforme professionali e regolamentate
- IG – Offre l'accesso gratuito alla piattaforma di trading con 30.000 € di fondi virtuali con cui fare pratica senza rischi su materie prime, indici, Forex, azioni, criptovalute e altri mercati come obbligazioni, tassi di interesse e opzioni
Investire nel momento giusto e con la strategia corretta è essenziale per evitare rischi e massimizzare le opportunità. Noi di Dove Investire non promettiamo miracoli, ma forniamo contenuti reali e approfonditi per aiutarti a fare scelte informate nel mercato azionario.
Dove Investire è la tua fonte di fiducia per comprendere a fondo il mondo degli investimenti.



























