Persiste, a livello geopolitico, la tensione tra Stati Uniti e Iran in seguito all’uccisione del Generale Iraniano Soleimani, anche se a ben vedere, si tratta solo, al momento di minacce verbali. L’opinione pubblica pensa ancora che si tratti di un fatto che mette a rischio i rapporti tra i due paesi, già difficili, ma non contribuirà ad una escalation eventuale degli eventi.
Il Gold, come abbiamo più volte ribadito, sembra essere il vero termometro della vicenda, segnala ancora tensione, anche se in leggera diminuzione visto che siamo tornati a 1.565 dollari per oncia contro i 1.588 dollari fatti registrare ieri in apertura. Stanotte poi i prezzi dei Cfd sono scesi fino a quota 1.554, ovvero hanno chiuso il gap aperto in apertura di seduta di domenica sera.
Sul fronte valutario, dopo una giornata in cui lo Jpy, in ragione del risk off presente, aveva alzato la testa spingendo il dollaro sotto quota 108.00, assistiamo ad una ricaduta della valuta giapponese, segno che anche i mercati minimizzano gli eventi, con il UsdJpy quindi tornato in area 108.40-50 area, primo livello chiave che se superato, potrebbe riportare i prezzi a 109.00. Il dollaro peraltro rialza la testa contro le oceaniche, soprattutto il dollaro australiano, che fatica a reggere i guadagni realizzati durante le ultime sedute del 2019. La sterlina tiene i livelli di 1.3150 e non pare soffrire particolarmente il nulla di fatto che ancora registriamo sul fronte della Brexit. EurUsd in area 1.1180, stabile e poco volatile, ma con la cronica difficoltà a salire verso le resistenze chiave per via di un delta tasso estremamente penalizzante. Viviamo ancora una fase dove le decisioni, a livello di investimento, non sono ancora state prese, e di conseguenza c’è ancora incertezza, ma quel che pare evidente è un certo nervosismo che rende il mercato certamente più volatile degli ultimi mesi del 2019. I cross rimangono nei range delle ultime settimane e per il momento non offrono particolari opportunità.
Sul fronte dati, questa settimana è quella dei payrolls, cominciando già mercoledì con i dati sull’adp (rapporto sull’occupazione). Già questa potrebbe essere una scadenza importante e da non sottovalutare perchè finalmente torneranno a prevalere i dati macro, che sono la chiave per interpretare le mosse di politica monetaria delle banche centrali, vero ago della bilancia per i movimenti valutari. Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
Chi è ActivTrades
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