Il CDF sul LCrude di marzo rimane all’interno di un range di prezzo compreso tra $52.00 e $55.00 il valore di resistenza massimo del relativo picco nei primi giorni di gennaio.
Intanto i Paesi OPEC e non-OPEC hanno cominciato a ridurre la loro produzione come da accordi che sono entrati in vigore il primo gennaio. Tale accordo prevede un taglio di 1,8 milioni di barili e i ministri dell’Energia hanno già reso noto la produzione ha già subito un taglio di 1,5 milioni di barili al giorno. Tale accordo dovrebbe incidere sulla produzione mondiale per circa il 2%.
Ma il dato che preoccupa maggiormente la tenuta di tale accordo è che in base ai dati Baker Hughes, il numero degli impianti di estrazione in funzione negli Stati Uniti la scorsa settimana è volato da 29 a 551.
Nel frattempo a Vienna si sono incontrati i cinque paesi Opec e Non Opec appartenenti al comitato di controllo per approvare il meccanismo di verifica sul rispetto dei tagli.
L’aspetto tecnico mostra un trend che nonostante la sua fase di trading range, sembra avere possibilità di rimanere in un percorso costruttivo. Tuttavia, chiusure di giornata costantemente sotto i $54, potrebbero indicare una fase di debolezza che potrebbe spingere nel brevissimo verso l’area di prezzo a $49, il livello chiave di supporto dinamico è certamente $47, che se infranto potrebbe dare il via ad un nuovo ribasso, al momento improbabile per le attuali dinamiche di questo mercato. La visione cambierebbe decisamente con il break out della resistenza citata all’inizio: in quel caso LCrude potrebbe arrampicarsi fino all’area di resistenza di $60.
Buon trading a tutti
Carlo Vallotto per ActivTrades.