Mercati valutari ad un bivio. Cosa aspettarci?

Pausa di riflessione sui mercati, dopo alcune giornate interessanti da un punto di vista della volatilità. Si ha la sensazione che siamo vicini ad un bivio, in dipendenza da quanto accadrà sul fronte macro da qui ai prossimi 60 giorni. Gli appuntamenti più rilevanti sono infatti le probabili elezioni in Uk da una parte e il tentativo di accordo sui dazi tra Cina e Usa. A seconda di come si orienteranno questi due avvenimenti, il mercato potrà reagire in modo decisamente differente.

In questo momento il dollaro pare ancora sotto pressione, ma potrebbe rinvigorire nuovamente il trend di rialzo se qualcosa sul fronte macro dovesse andasse storto. Ovvero se tornasse il risk off che negli ultimi mesi è sembrato il tema dominante. Pertanto l’unico atteggiamento costruttivo da tenere in questi casi è vivere alla giornata, cercando di seguire le price actions.

Sul fronte dati, segnaliamo l’uscita, questa notte, dei prezzi al consumo in Cina, usciti migliori delle attese su base annua a +2.8% rispetto ad una previsione attesa di +2.7% mentre su base mensile nel mese di agosto, si è registrato un calo inferiore alle attese, -0.8%, il che evidenzia come la domanda interna paia in questa fase leggermente in calo, nonostante il fatto che potrebbe essere derivata da fattori stagionali.

Quello che comunque si evidenzia in questa fase è che il rallentamento globale c’è ma non sembra essere dell’intensità che qualcuno temeva potesse essere qualche mese orsono. Anche osservando i dati di altri paesi, sembra di essere in una fase più di soft landing piuttosto che hard one (ovvero un atterraggio controllato dell’economia). Gli stessi mercati azionari, solitamente termometro dello stato di salute di una economia, mantengono livelli insperati fino a qualche settimana fa, e gli indici americani sono ancora vicino ai massimi storici. E il deprezzamento delle principali valute contro dollaro alimenterà la ripresa globale, basata ancora una volta sull’export e sul mercantilismo, a scapito della domanda interna che invece latita, soprattutto sul piano degli investimenti.

Non crediamo quindi ad un rallentamento globale aggressivo, ma manteniamo una visione positiva della congiuntura nel prossimo futuro. L’unico vero problema potrebbe essere rappresentato dagli utili del settore bancario, che con nuovi Qe alle porte, potrebbero ulteriormente ridursi. Per molti analisti questo rappresenterà la vera sfida negli anni a venire, e per questa ragione auspicano un rialzo dell’inflazione e di conseguenza dei tassi.

Venendo all’analisi tecnica, segnaliamo la forza della sterlina, che fino a quando rimane al di sopra di 1.2190-00, potrebbe andare ad attaccare 1.2500 e, perché no, anche 1.2650 nel caso venissero confermate le elezioni oppure se Boris Johnson trovasse un accordo con la Ue. Ieri il Primo Ministro si è rivelato più cauto del solito dichiarando che un mancato accordo con la Ue sarebbe un insuccesso e un fallimento, nel tentativo di tendere la mano alla Ue stessa in favore di un agreement che sicuramente allenterebbe ulteriormente la tensione sulla valuta britannica. Da segnalare anche il tentativo di trovare un accordo con l’Irlanda per allentare, ma non completamente eliminare, i confini, come invece inizialmente era stato annunciato. Segnaliamo inoltre la risalita del UsdJpy alimentata da un risk on generalizzato, con i livelli di 107.50-60 a fare da baluardo. Nel caso di violazione attenzione al ritorno in area 109.00, molto probabile.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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