Pmi della zona Euro ai massimi livelli degli ultimi sette anni, e le borse ovviamente ringraziano.
I Bond, che sono stati abbondantemente venduti sia al termine del 2017 che in questa prima parte dell’anno, tentano una stabilizzazione. Con ogni probabilità sull’obbligazionario la pressione ribassista va a motivarsi anche per la diminuzione degli acquisti da parte di Bce. Una diminuzione, che dovrebbe andare a premiare i titoli di qualità, e questo spiega anche come mai si sono viste le vendite sul BTP italiano nelle ultime sedute.
La forza delle borse americane continua a favorire il processo di normalizzazione dei tassi di interesse previsto per il 2018, con conseguente ribasso sul TBond.
C’è qualche presa di profitto su petrolio, rame e oro ma il trend rialzista delle #materie #prime non mi parrebbe in vista di una sua inversione.
Sul petrolio suggerisco attenzione massima sul prezzo di 62. Non solo rappresenta gli ultimi massimi, ma secondo i miei sistemi tecnici è un importante snodo di valore. Un suo superamento con buoni volumi e su base settimanale potrebbe rappresentare ulteriore spinta a salire.
Oggi tornano gli acquisti sulle banche, e di conseguenza Piazza Affari ringrazia, grazie anche alla complicità di acquisti su titoli arrivati in aree di buon supporto, quali ad esempio Unicredito.
Negli Stati Uniti le borse continuano la marcia su livelli stellari, trainate da un Nasdaq nuovamente esplosivo anche come volatilità rialzista e sul quale il superamento di alcuni importanti livelli tecnici su singoli titoli (Amazon sopra 1180, Netflix sopra 192, Alphabet sopra 1070) ha nuovamente creato ordini di acquisto senza stare troppo a guardare i prezzi.
Il tutto mentre 15.000 di Bitcoin rappresenta una resistenza importante e il lato superiore di un box 15.000-14.000 che potrebbe preludere a un nuovo incremento di volatilità sulla principale cryptovaluta. Suggerisco di studiare comunque attentamente il grafico del Bitcoin, dove l’analisi tecnica tradizionale sembra davvero ancora molto efficace.
La volatilità di breve su molti strumenti azionari è abbastanza calda, a partire dal Dax e dal Nasdaq. Sull’America oggi potrebbe essere seduta di consolidamento, almeno sul comparto hi-tech, con mood apparentemente non favorevole ai ribassisti che potrebbero dover attendere ancora.
Attenzione per le borse europee in caso di un eventuale superamento di quota 1,2070 di eurodollaro: potrebbe non essere graditissimo.
Buon trading a tutti
Giovanni Lapidari per ActivTrades
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