Comincia oggi la penultima settimana del 2017, e il mercato valutario si ritrova sempre nelle stesse aree e intorno agli stessi livelli. Senza grandi cambiamenti. Il tema resta sempre lo stesso, ovvero le aspettative sui tassi e sull’inflazione e le politiche monetarie delle diverse banche centrali. Ormai sappiamo tutto relativamente a queste aspettative e ci pare che il mercato abbia trovato delle aree di equilibrio importanti, da cui, per scostarsi, necessiterà di qualche notizia fuori dagli schemi. Ci pare però che, almeno nel breve termine, non vi siano le condizioni per una rottura significativa di questo equilibrio e di questi livelli.
L’Euro oscilla in questo trading range ormai da settembre quando andò a realizzare il massimo a 1.2090, per poi correggere fino a 1.1550 e non sembra avere la forza per rompere al rialzo, così come non dimostra sufficiente debolezza da rompere 1.1550. Ha trovato un livello e area di equilibrio e mentre questa fase di consolidamento sembra evidente, non pare evidente il prossimo movimento, se una rottura rialzista di 1.2090 oppure la violazione dei livelli sotto. Ci dovrà essere un evento scatenante, che dovrà farci capire in che direzione verrà violato questo equilibrio.
Stabilità che si ritrova anche sul UsdJpy che resta compreso tra 110.70 e 114.70, quasi 400 pips di perfetto trading range, slegato dai mercati azionari e posizionato in modo tale da farci pensare che se si dovesse ricollegare all’equity e la stessa dovesse cominciare a correggere, le probabilità di una rottura al ribasso secondo noi sarebbero superiori di un evento contrario. Non bisogna però assolutamente dimenticare che, allo stato attuale delle cose, il long EurUsd e lo short UsdJpy costano e non poco in termini di swap, e un eventuale perdurare di questa fase di congestione, creerebbe scompensi a chi vuole tenere posizioni contro tasso. Sulla sterlina vale lo stesso discorso. Rimane nel trading range compreso tra 1.3050 e 1.3650 e non pare avere alcuna intenzione di discostarsi da questi livelli. L’equilibrio regna grazie al fatto che le notizie positive sulla soluzione della prima parte delle trattative tra Ue e Uk sulla Brexit, sono compensate dalle incertezze future relative ai prossimi colloqui, che entreranno a gamba tesa su temi specifici legati agli accordi di libero scambio nei vari settori economici, temi sui quali ci potrà essere battaglia. Ma alla fine un accordo verrà raggiunto e secondo noi la sterlina potrebbe avere tanto spazio al rialzo, soprattutto alla luce del fatto che la Boe, dovrà alzare ancora il costo del denaro, considerato l’alto livello di inflazione presente.
Il differenziale di tasso sarà il tema dominante nel 2018 e se gli States alzeranno ancora i Fed Funds, come promesso dal Governatore Yellen nell’ultima conferenza stampa della scorsa settimana, beh allora dovremo pensare che il dollaro rispetto alle divise concorrenti, godrà di un vantaggio non da poco, anche contro le oceaniche, che allo stato attuale, non sembra vogliano seguire l’esempio della Banca Centrale più importante al mondo. Nzd e Aud infatti restano anch’esse in un trading range, leggermente indebolite nel 2017, proprio grazie al restringersi del delta tasso con gli Usa, e in assenza di un prossimo rialzo, saranno destinate ancora a restare in queste aree, anche se, proprio in questo periodo, offrono importanti segnali di recupero. Anche il dollaro canadese è da considerarsi a questa stregua, nel senso che subisce ancora la forza del dollaro ma ogni tanto reagisce sulle dichiarazioni di Poloz che ha promesso di alzare il costo del denaro nel prossimo futuro, seguendo l’onda di rialzo americano.
Insomma cari amici, finisce un anno apparentemente semplice, ma in realtà complicato, fatto di una price action che sta leggermente cambiando, fatta di tanti momenti di pausa e pochi movimenti importanti che vanno costruiti in base alle aspettative macro. L’analisi tecnica, si dice sconti sempre tutto, ed è vero, ma talvolta nei cambi non è sincronizzata con le questioni macro che ne influenzano gli andamenti di medio termine e ti fa entrare in ritardo. E nel medio termine ti ripaga di tanti costi che intervengono, compresi gli errori che nel trading sono inevitabili.
Queste prossime due settimane saranno poco significative e si alterneranno momenti di rialzo e ribasso ma molto lenti. Armiamoci di pazienza e pensiamo a goderci qualche giorno di riposo, perché il 2018 sarà esplosivo per tante ragioni, compreso il fatto che si affacciano con prepotenza, nel mondo del trading, le cryptovalute, e le catene a blocchi del blockchain, la vera rivoluzione di un nuovo mondo che ancora ci stupirà. Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
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