I mercati cercano di combattere lentamente l’epidemia del coronavirus

L’elasticità della reazione dei mercati finanziari all’epidemia del coronavirus sta lentamente ma progressivamente aumentando. La reazione agli eventi infatti, fino a 5/6 giorni orsono, appariva quasi annoiata rispetto ai primi dati che segnalavano contagiati e deceduti, mentre nelle ultime due o tre sedute, l’accelerazione del risk off si è fatta sentire. Niente di che, diranno molti, specie se osserviamo che gli indici azionari americani, hanno perso circa il 3%, ma su altri mercati l’elasticità della reazione è apparsa nelle ultime ore in deciso aumento. Sul nostro mercato abbiamo assistito ad una discesa di AudUsd fuori dal comune, ovvero il 5% nel solo mese di Gennaio, che per una divisa è qualcosa di significativo, e anche NzdUsd ha ceduto oltre il 4%. Lo Jpy invece, sulla linea degli azionari si è rivalutato meno del 2% così come lo Yuan che ha perso circa l’1%.

La sensazione però è che ora i mercati comincino a prendere sul serio i numeri che arrivano dalla Cina, numeri che, se anche appaiono meno rilevanti di quanto l’opinione pubblica sembri voler far credere (molti esperti segnalano che l’influenza in Europa ha un incidenza di decessi di gran lunga superiore), cominciano a spaventare gli investitori. In realtà nelle ultime ore emergono notizie di passi in avanti che potrebbero essere definiti determinanti, nella lotta al virus, con l’Ospedale Spallanzani di Roma che sembrerebbe aver isolato il virus, ma anche altri ricercatori, all’estero, sembrano confermare di aver trovato delle terapie efficaci per combatterlo. Intanto il bollettino ufficiale parla di circa 360 decessi e di 17.000 contagiati, ma si comincia a segnalare che i guariti aumentano considerevolmente. Il Governo della Città di Pechino ha poi dichiarato che nella capitale cinese, le aziende riapriranno la produzione il 10 febbraio, e questo, sicuramente, avrà un impatto sul Pil cinese e conseguenze sull’economia globale.

I mercati quindi cominciano a muoversi perché, di fatto, le aspettative di crescita globale verranno in parte ridimensionate. Gli indici azionari sono quelli che hanno maggiore spazio di correzione mentre sui mercati valutari ricominceremo, almeno si spera, ad osservare i dati macro per poter analizzare gli andamenti delle principali rapporti di coppia. L’EurUsd sta accumulando in modo impulsivo e anche se per ora ha tenuto la trendline discendente che congiunge i massimi decrescenti su base giornaliera, una eventuale violazione dell’area 1.1100-10 aprirebbe la strada ad una accelerazione che potrebbe riportarlo anche sopra 1.1200, in un mercato pesantemente short di posizioni di #moneta #unica. Questa potrebbe essere la molla per un movimento veloce di rialzo. Il Cable consolida anche se per ora ha fallito il test delle resistenze chiave a 1.3220-30. Se superasse tale area, potremmo riparlare di 1.3300 e 1.3510-20 come livelli da osservare. UsdJpy, dicevamo, è rimasto nel range 108.30-110.30 e per ora, nonostante il risk off che ha prevalso, non ha dimostrato di poter rompere i supporti. Occorre qualcosa di più per vedere la violazione al ribasso. UsdCad è vicino ai primi target a 1.3250 ma potrebbe anche provare l’area superiore a 1.3320-25 prima di correzioni. Sulle oceaniche in settimana ci sarà la decisione della Rba sui tassi, in cui la maggior parte degli analisti si attendono tassi invariati. Ciò potrebbe aiutare AudUsd a riprendersi quota 0.6850.

Buona giornata e buon trading.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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