La Federal Reserve, chiamata ieri a decidere sui tassi, ha lasciato il costo del denaro invariato allo 0.25%, come da attese. Nello statement e successivamente Powell in conferenza stampa la banca centrale americana è stata molto attenta nello sbilanciarsi a favore di Qe o tapering, per evitare che il mercato si allontanasse da quell’equilibrio che fa comodo a tutti, specialmente in una fase congiunturale come quella attuale. Nello statement si è letto che la banca centrale rimane impegnata ad usare tutti gli strumenti necessari adatti a garantire la crescita e a supportare la ripresa. Sono state anche rilasciate le previsioni di crescita, disoccupazione e inflazione per gli anni a venire con un indice dei prezzi che dovrebbe crescere del 4.2% nel 2021, 2.2% nel 2022 e 2.1% nel 2023, ovvero in linea con le previsioni di medio termine del 2%. La disoccupazione è attesa in calo al 4.8% nel 2021, al 3.8% nel 2022 e al 3.5% nel 2023.
Se la ripresa continuerà al ritmo attuale la Fed segnala che il tapering inizierà presto, lasciando intendere che già nella prossima riunione di novembre potremmo attenderci qualche riduzione degli acquisti di asset attualmente a 120 miliardi mese. La Fed vede poi la crescita del Pil al 5.9% nel 2021, 3.8% nel 2022 e 2.5% nel 2023. Per quanto riguarda i tassi, sono previsti in crescita già a partire dal 2022 mentre il tapering è previsto terminare entro la metà del 2022. Ma non pensate che queste dichiarazioni, apparentemente hawkish, non siano state accompagnate dal continuo ripetere che la banca centrale rimane supportava e ampiamente accomodante, nonostante i progressi dell’economia. La variante delta ha sicuramente intaccato la ripresa e i tassi rimarranno ai livelli attuali fino a quando il mercato del lavoro non avrà raggiunto la piena occupazione, e l’inflazione non avrà raggiunto il 2% di medio termine, considerando il tempo in cui è rimasta sopra tale livello e quello in cui è rimasta sotto il fatidico 2%.
Poi ha parlato Powell che è rimasto equilibrato, nonostante abbia chiaramente affermato che il tapering è imminente e che i tassi potrebbero anche salire nel 2022. Nonostante tutto, i timori del virus stanno ancora pesando sulla crescita dell’occupazione, anche se dovrebbero dissolversi con il passare del tempo. L’inflazione è alta e ci vorrà qualche mese perché si stabilizzi, mantenendo ancora rischi al rialzo. Se i prezzi saliranno ancora la Fed è pronta ad agire. I rischi per la congiuntura comunque rimangono ancora presenti.
In definitiva la Fed è rimasta fedele al suo credo, ovvero quello di essere trasparente nei confronti dei mercati, ma allo stesso tempo prudente, per evitare scossoni sui mercati, i quali hanno comunque reagito, con le borse salire e in recupero mentre il dollaro è rimasto stabile contro le principali valute. Nulla cambia quindi e, al di là del fatto che le aspettative di tapering sono imminenti, sembra che già tutto questo sia già riflesso nei prezzi dei principali rapporti valutari. Nelle prossime ore, oltre alla Bank of England, attesa alla decisione sui tassi, vedremo se il mercato prenderà una decisione o se rimarrà nei trading range.
Saverio Berlinzani per ActivTrades.
Profilo dell’analista
Saverio Berlinzani
Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.
In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).
Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.
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