La Fed si prepara al primo rialzo dei tassi dal 2018. Come reagiranno i mercati?

Come spesso è accaduto anche in passato, i mercati stanno cominciando a digerire anche le pessime notizie provenienti dal fronte geopolitico, quasi ignorandole. Mentre due settimane orsono, allo scoppio delle ostilità in Ucraina e l’invasione Russa, il mercato aveva tremato con movimenti estremamente volatili sulle materie prime ma anche su equity e valute, dopo tre settimane di guerra, stiamo cominciando a notare una specie di assuefazione alle cattive notizie che giungono dal fronte.

Al di là delle considerazioni di ognuno di noi al riguardo, è però un fatto che i prezzi e le price action stiano cominciando a normalizzarsi, riducendo sempre di più la volatilità di breve in presenza di news esogene. Così succede per esempio che l’EurUsd nelle ultime sedute, abbia ridotto drasticamente le oscillazioni giornaliere, rispetto per esempio alle due settimane precedenti e sia di fatto rimasto tra 1.0900 e 1.1000, livelli che a questo punto rappresentano delle trigger area di possibili breakout futuri. La stessa cosa, vale per la sterlina che dopo essere rimasta sotto pressione nelle ultime 10 15 sedute, ha cominciato a reagire e dai minimi di 1.3000 ha corretto una sessantina di pips, ma senza grandissimo entusiasmo e con una estensione tutto sommato ridotta. Rimane invece forte il UsdJpy che dopo il test dei precedenti massimi in area 118.45 50, ha corretto ieri una cinquantina di pips scendendo temporaneamente al di sotto di 118 per poi tornarci in serata.

Siamo in presenza di divergenze ribassiste che potrebbero decretarne una correzione ma almeno fino a stasera, potrebbe rimanere ampiamente rialzista. Scriviamo stasera perché alle 19.00 si riunirà la Federal Reserve, attesa sicuramente ad un rialzo del costo del denaro di almeno 25 basis points. Sarà interessante ascoltare Powell per capire quanti incrementi dei tassi, la Fed potrebbe portare avanti da qui alla fine del primo semestre.

Noi abbiamo sempre pensato che, in ragione delle tensioni sul fronte geopolitico e alle recrudescenze di una pandemia non ancora totalmente sconfitta, avremmo assistito ad una congiuntura in rallentamento nei primi mesi del 2022 e qualcosa in tal senso si comincia ad intravedere, e non solo nel vecchio continente. In Germania l’Istituto Zew ha rilasciato una previsione di possibile recessione per la seconda metà dell’anno in corso. Le buon notizie arriva dal petrolio e oro che sono scesi significativamente nelle ultime sedute, specialmente l’oro che è arrivato addirittura ieri in serata, a ridosso dei 1.900 dollari dopo aver toccato un massimo a 2.070 e tutto questo in meno di sei sedute. Il petrolio è tornato sotto quota 100 e ora si trova, sul crudo, a 96 dollari. L’Euro dicevamo ha recuperato mentre l’equity Usa ieri ha chiuso in positivo, mostrando voglia di ulteriore recupero nelle prossime ore.

Vedremo stasera se il rialzo dei tassi sarà già scontato nei prezzi attuali oppure no, senza dimenticare che prima della Fed, saranno comunque pubblicati i dati relativi alle vendite al dettaglio di febbraio americane, oltre all’inflazione canadese. Tutti davanti ai monitor quindi stasera pronti ad ascoltare Jerome Powell.

Saverio Berlinzani per ActivTrades.

Profilo dell’analista

Saverio Berlinzani

Nel 1989 inizia il suo percorso lavorativo nel mercato valutario come spot trader per il Banco Lariano. Dal ’91 per la Banque San Paolo di Parigi come trader su lira e franco francese. Dal ‘92 presso il Banco Lariano di Milano spot trader su tutte le valute SME. Dal ’95 per Swiss Bank Corporation capo cambista – Lugano, Ginevra, Londra.

In questi anni, oltre alla specializzazione sul mercato dello spot come market maker, ha sviluppato conoscenze del mercato dei derivati come trader di posizionamento per l’Istituto (Opzioni vanilla ed esotiche), nonché conoscenza diretta delle valute legate ai paesi emergenti (carry trades).

Dal ’98 è rientrato in Italia come Libero professionista in qualità di Consulente Finanziario e Patrimoniale – Presidente e socio fondatore di una società broker in forex. Dal 2009 ad oggi, trader indipendente nel mercato valutario fondatore del sito www.saveforex.it, community di traders con cui condivide quotidianamente in tempo reale la sua operatività forex attraverso una chat e un webinar live.

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